La storia
Come noto si tratta di una vicenda politico amministrativa complessa e fonte di contenziosi giudiziari legati alla determinazione dei canoni concessori stabiliti dall’Agenzia del Demanio e apparsi incongrui. Il Comune di Rimini – dopo aver acquisito nel 2017 la proprietà dei beni del compendio “Marina centro” e quindi subentrando all’Agenzia del Demanio in tutti i rapporti attivi e passivi, inclusa la determinazione e la riscossione dei canoni – ha avviato un percorso di rideterminazione dei canoni attraverso una negoziazione con l’Agenzia del Demanio, con l’obiettivo di arrivare ad importi più equi e in linea col mercato.
Il futuro
La Giunta comunale ha quindi deciso con l’atto approvato nell’ultima seduta di rinnovare per un anno le concessioni amministrative d’uso a favore degli attuali utilizzatori, così da assicurarne continuità alle attività commerciali, rideterminando il canone con una riduzione del 40% dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Questo varrà per dieci dei dodici concessionari che insistono nel comparto, mentre per due concessionari non si procederà al rilascio in quanto non è stato mai pagato alcun corrispettivo.
La scelta di rinnovare per un anno le singole concessioni d’uso è coerente il processo di rigenerazione urbana della marina avviato con il Parco del Mare e che ha nel coinvolgimento dei privati una leva di innovazione e di sviluppo. Ad oggi gli stessi utilizzatori del compendio hanno manifestato all’Amministrazione l’intenzione di presentare proposte di intervento attraverso specifici accordi urbanistici pubblico-privati, oggetto già di confronti tra Ente ed operatori.
“Si va ad una proroga delle concessioni e ad una ridefinizione dei canoni dopo un confronto con gli operatori e con gli altri enti coinvolti, dal Demanio alle Agenzie delle Entrate, andando ad individuare degli importi equi in linea col mercato e che tengono in considerazione le particolarità del periodo – commenta l’assessore al Patrimonio del comune di Rimini Gian Luca Brasini – E’ un’azione attraverso la quale diamo un quadro di certezze agli operatori, ridefinendo già dal livello nazionale canoni sostenibili e restando aperti ad eventuali rimodulazioni nel caso dovessero subentrare nuovi elementi. In questi anni l’Amministrazione ha preso in mano una situazione complessa e sta gestendo questa fase di transizione, da una parte cercando la sinergia con le attività, dall’altra agendo sul fronte legislativo, con l’obiettivo primario di creare le condizioni generali per un rilancio dell’intero comparto e di tutti gli operatori della marina. Anche e soprattutto in questa fase storica così difficile, abbiamo il dovere di guardare al futuro e porre le basi per coltivare il protagonismo dei privati”.
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