Rimini prima in classifica tra i comuni balneari in cui il Pil è spinto dal turismo

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RIMINI – Con circa un miliardo e mezzo di euro generati dal turismo Rimini risulta ai vertici della classifica stilata dal G20 spiagge e riportata dal Corriere della Sera.

Con 1,4 miliardi di euro generati dal turismo Rimini è il primo comune balneare d’Italia per valore aggiunto grazie all’industria dell’ospitalità.

È quanto emerge da un’analisi della ricchezza dei comuni balneari pubblicata da Corriere della Sera ed elaborata dal G20 Spiagge, la rete nazionale delle destinazioni balneari, che prende le mosse da una analisi di Sociometrica sui comuni turistici che ha elaborato i dati Istat delle presenze turistiche in Italia nei 3.390 comuni che producono valore aggiunto e ricchezza generata grazie al turismo.

Fra questi Rimini risulta la prima destinazione balneare d’Italia, con circa 1,44 miliardi di euro che corrisponde all’1,64% della ricchezza turistica di tutta Italia. Al secondo posto Bibione (San Michele al Tagliamento), con 1,3 miliardi, al terzo Cavallino-Treporti con 1,2 miliardi di euro. Completano la top ten Jesolo, Caorle, Palermo, Lignano Sabbiadoro, Sorrento, Riccione e Cervia.

Complessivamente la costa riminese arriva a un valore aggiunto di 4,1 miliardi di euro, in linea con le spiagge del Veneto Orientale (4,4 miliardi di euro). La Costiera amalfitana si ferma  invece 832 milioni di euro di valore aggiunto.

“La fotografia scattata da questo studio – commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad – conferma la leadership di Rimini nel turismo balneare nazionale: un comparto industriale che crea ricchezza e lavoro, imprenditorialità nei servizi complementari e aumenta il reddito del territorio intrecciandosi con altri comparti come quello dei trasporti, del commercio al dettaglio, solo per citarne alcuni. Numeri che dimostrano come Rimini, grazie al lavoro strategico che continua ad adottare, abbia affrontato in modo decisivo il tema del mantenimento della propria leadership, non solo in termini di ripensamento delle strutture alberghiere ma, ancor prima, in termini di ripensamento dei propri prodotti turistici che rappresentano un traino per acquisire fiducia nel fare nuovi investimenti e alimentare un circolo virtuoso. Sono nati così progetti come il Parco del Mare, il Piano di Salvaguardia della Balneazione, la riqualificazione del centro storico con molteplici attrattori culturali di rilievo internazionale e una qualità diffusa dello spazio pubblico volta ad accompagnare il turismo riminese per 365 giorni l’anno e restare incontrastati leader nel turismo nazionale”.