La dichiarazione del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi
RIMINI – Dichiarazione del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi:
“La Romagna, le città e i territori della Romagna, possono cogliere le sfide che pone da subito la nascita del Governo Draghi. La riconversione energetica deve essere il fondamentale asset di investimento dei 209 miliardi di euro previsti dal Next generation UE. Per le Regioni, i Comuni non significa stare a guardare, ma l’esatto opposto. Come accade in Germania: Avrai , se fai” “ avrai se presenti progetti di radicale riconversione ambientale, se hai il coraggio di tenere la botta per progetti di investimento infrastrutturale seri che generino ambienti sostenibili, qualità della vita, occupazione e benessere, andando oltre le proteste per i cambi d’abitudine nell’immediato” . Metro mare fino Ravenna e Venezia . Alta velocità. Bicipolitana su tutta la Romagna. E 45. Ma oggi sopra tutto: istituire un tavolo romagnolo per un Piano Energetico Romagnolo di area vasta. È lo sbocco naturale di ciò che è stato fatto negli ultimi 15 anni: politiche comuni su fiere, idrico, università, trasporti, sanità. I Comuni capoluogo, la stessa Confindustria e Camera di Commercio, lavorano da tempo su progetti di sinergia strategica e infrastrutturale, a partire dalle vocazioni, e per superare le ostilità e le concorrenze campanilistiche. Con l’energia deve essere lo stesso. Diamoci un obiettivo a 5, 10, 20 anni. Diciamo qual è l’obiettivo coinvolgendo pienamente la popolazione su questo. 1° step 1000 mega watt nei primi anni? Poi 5000, 20000 mila ? Bene, mettiamo sulla carta un insieme di pluralità di norme e azioni forti per arrivarci:
a) pannelli fotovoltaici su milioni di m 2 di superficie utilizzabile, privilegiando il recupero delle aree degradate e dismesse e edifici da rigenerare ?
b) utilizzo di tutti i super bonus dal 110 agli altri settori, con il moltiplicatore di procedure e uffici dedicati nei comuni?
c) Riconversione del traffico urbano in mobilità sostenibile ? Una Green Mobility Card che ti permetta di viaggiare, integrandoli, con alta velocità, treni regionali, bici, autobus, così come avviene in Giappone e in Olanda?
d) rinaturalizzazione e riforestazione specifica per m 2 quadro per abbassamento temperatura?
e) Individuazione e collocazione degli impianti eolici, impianti di eolico pulito di nuova generazione, rispettando l’ambiente, senza escamotages all’italiana, senza pensare che l’unico criterio sia ‘palificare’ il mare, e soprattutto là dove sono chiare le vocazioni visto che non tutti i luoghi sono uguali?
g) Perché non investire sull’idrogeno, dato che l’Europa farà questo? E qui si potrebbe persino auspicare uno sviluppo progettuale a partire dal know how di Ravenna e da Rimini, che con una relazione con la repubblica di San Marino, possono riflettere su parchi industriali sostenibili e energetici di nuova generazione
Lanciare un Piano Energetico Romagnolo, attrarre grazie ad esso investitori mondiali, offrire loro una pianificazione chiara negli scopi e negli step, è la conseguenza, lo sbocco naturale di quanto accaduto in Romagna dall’inizio del terzo Millennio. Ma va fatto senza scorciatoie, E senza rifare gli errori del passato: se non costruiamo (fin dentro il mare) non mangeremo, poi magari finisce che non mangi perché hai distrutto il territorio, il mare, il paesaggio.
Ma è la prospettiva da cogliere, ed è una prospettiva che non può essere limitata a un solo Comune pur grande che sia”.