Il progetto Rimini Open space, introdotto già nella primavera di due anni fa come intervento di supporto alle attività economiche in piena fase dia pandemia e prorogato dalla Giunta fino alla fine dell’anno, prevede la possibilità per gli operatori di ampliare – dove le condizioni oggettive e il Codice della strada lo consentano- fino al 50% della somma della superficie interna dell’esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato.
Dal 1° aprile inoltre, concluso il periodo di esonero dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi previsto dalla legge di Bilancio, l’Amministrazione Comunale ha voluto mantenere una forte agevolazione, introducendo una riduzione del 30% sul canone rispetto all’occupazione di suolo pubblico complessiva e riferita a tutte le categorie economiche (ambulanti, pubblici esercizi, esposizioni di merci, parcheggi per attività commerciali, manifestazioni fieristiche, attività sportive, ricreative e di spettacolo…). E’ inoltre prevista la proroga al 31 ottobre della scadenza dei termini previsti in via ordinaria per il pagamento del canone.
“Rimini open space si conferma un’azione di supporto importante per accompagnare gli operatori economici in questa stagione che auspichiamo possa essere quella del ritorno alla normalità – sottolinea l’assessore alle attività economiche Juri Magrini – Lasciata alle spalle la fase di emergenza pandemica, con il superamento di gran parte delle restrizioni introdotte nei mesi passati per fronteggiare il virus, oggi ci sono migliori condizioni affinché le attività possano riprendere a lavorare a pieno regime. Grava però pesantemente il tema del rincaro delle bollette e dei costi dell’energia, che incidono sulla sostenibilità economica dei diversi esercizi e sulla capacità di spesa dei loro dei clienti. Il progetto Rimini open space in questo quadro rappresenta quindi una leva per non disperdere l’opportunità di ripartenza”.
Per richiedere la concessione è sufficiente presentare all’ufficio competente un’autodichiarazione in cui si dichiara che l’occupazione rispetta le disposizioni del Codice della Strada e non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell’autobus o di passi carrabili, che la stessa non occluderà il libero ingresso nei negozi, nelle abitazioni, nei cortili e che sarà collocata ad almeno 5 metri dalle intersezioni stradali. Le istanze presentate e le concessioni rilasciate sono poi trasmesse alla Polizia Municipale e all’Ufficio Arredo Urbano per le verifiche e i provvedimenti di competenza. Dal 1° luglio inoltre, per il rilascio delle occupazioni di suolo pubblico, gli uffici comunali competenti dovranno anche acquisire l’autorizzazione della Soprintendenza, così come previsto dal decreto legge Mille proroghe.
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