RIMINI – Mercoledì 11 dicembre, ore 17.30 al Museo della Città si conclude la seconda parte di Lingue di Confine ’19, dedicata alla produzione teatrale in dialetto riminese.
Nell’ultimo appuntamento del progetto promosso dai Musei Comunali di Rimini in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Rimini, la Biblioteca Civica Gambalunga e Città Teatro, e sostenuto dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’impegno della Regione per salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna, la compagnia teatrale Città Teatro metterà in scena al Museo della Città lo spettacolo Natale in casa scritto da Francesco Gabellini e interpretato da Francesca Airaudo e Francesco “Checco” Tonti.
La trama di Natale in casa
Marito e moglie si trovano in casa durante la notte di Natale. Devono andare ad interpretare San Giuseppe e la Madonna per il presepe vivente, ma accade un imprevisto che assume i toni del giallo. Nel cercare la soluzione i due si raccontano, passando dal dramma leggero ad una irresistibile comicità. E come in tutte le grandi storie, il finale ci suggerisce qualcosa da imparare.
Dopo La Custode e Detector, monologhi dello stesso autore prodotti da Città Teatro nei quali Airaudo attrice è diretta da Tonti (La Custode) e Tonti attore è diretto da Airaudo (Detector), la coppia oramai consolidata si ritrova in questo testo il terzo “atto” del personale omaggio a Francesco Gabellini. Dal monologo al dialogo, dunque, i due si confrontano attraverso un testo dai toni comici e dolci, tipici della penna di Gabellini.
Chiuderà l’incontro la presentazione delle raccolte di monologhi teatrali scritti da Gabellini Zimmer Frei (Il Vicolo Editore 2016) e Il pacifista (Il Vicolo Editore 2019)
Francesca Airaudo, attrice e cantante, inizia la sua formazione alla Scuola di Cultura Teatrale di Riccione diretta da Giorgio Albertazzi. Il lavoro sul dialetto romagnolo come lingua di scena inizia nel 2009 quando, con Giorgia Penzo e Francesco Gabellini, dà vita a La butega de dialet, laboratorio stabile di teatro e dialetto presso il teatro Corte di Coriano. Seguono spettacoli e collaborazioni con Daniela Piccari, Elena Bucci e Checco Tonti, con il quale porta in scena La Custode, Detector e Natale in casa, tutti a firma di Francesco Gabellini. Nel 2019 debutta nello storico ruolo di Tiresia in Stal Mami Reloaded, un omaggio a Liliano Faenza e alla plurirappresentata commedia riminese Stal mami, prodotto dalla Sagra Musicale Malatestiana. Nel cinema partecipa a Da Zero a Dieci, regia Luciano Ligabue e La Signora Enrica, con Claudia Cardinale, regia Ali Ilhan. Nel 2012 è fra i soci fondatori di Città Teatro, unione di diverse realtà teatrali del riminese.
Francesco Tonti, diplomato presso la scuola di teatro di Bologna Galante Garrone nel 2002 con il massimo dei voti, nel 2004 fonda la Compagnia dei Ciarlatani, con cui approfondisce la ricerca sul comico dedicandosi in modo particolare al clown, al teatro di strada, al mimo, alla giocoleria e all’equilibrismo. Nel teatro di prosa lavora con Jurij Ferrini e Giorgio Comaschi. Per il cinema ha recitato in Ora o mai più di Lucio Pellegrini, Radiofreccia di Luciano Ligabue, Bugs Bunny e il cormorano di Edoardo Gabbriellini. Riveste il ruolo del militare Franco per la serie tv Non pensarci, con Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston per la regia di Gianni Zanasi e Lucio Pellegrini. Tra il 2011 e il 2014, in collaborazione con Francesca Airaudo, con la quale è tra i fondatori di Città Teatro, cura una trilogia di spettacoli scritti da Francesco Gabellini.
Città Teatro è una associazione teatrale nata dall’unione di artisti attivi nel territorio della provincia di Rimini dal 1994. Fondata nel 2012 come cooperativa teatrale, nel 2015 si è trasformata in associazione della quale attualmente fanno parte Francesca Airaudo, Mirco Gennari e Giorgia Penzo, artisti provenienti da La Compagnia del Serraglio e Maan Ricerca e Spettacolo. Città Teatro si occupa di produzione spettacoli, formazione, direzione artistica e organizzativa di rassegne, eventi e progetti site-specific. La compagnia si è occupata, nei recenti anni di lavoro sul territorio, di riscoperta del dialetto come lingua di scena, incontrando tanti autori e attori appassionati, depositari non solo della memoria storica delle forme del teatro in vernacolo, ma anche fautori della sopravvivenza del dialetto sulle strade del Teatro d’autore.
Francesco Gabellini Poeta e drammaturgo, è nato nel 1962 a Riccione. È uno dei più importanti autori dialettali romagnoli. Come poeta ha pubblicato diverse raccolte di versi: Aqua de silénzie, Da un scur a cl’èlt, Sluntanès, Caléndre, A la mnuda e i suoi versi si trovano in numerose antologie. Ha vinto diversi premi oltre a essere finalista nel 2000 al Premio Lanciano e nel 2012 al premio Ischitella-Pietro Giannone. Come drammaturgo è autore di alcuni monologhi molto apprezzati dalla critica: L’ultimo sarto, finalista alla 48ª edizione (2005) del Premio Riccione per il Teatro; Detector, messo in scena da Ivano Marescotti nella stagione 2010-2011, riproposto da Francesco Tonti di Città Teatro; La Custode, messo in scena nel 2011 da Francesca Airaudo. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia Nel 2016 ha pubblicato un libro che raccoglie cinque monologhi per il teatro, sempre in dialetto romagnolo, dal titolo Zimmer frei, Il Vicolo Editore, Cesena. Sempre durante il 2016 è risultato vincitore del Premio Galbiate di Poesia e secondo classificato al Premio Renato Giorgi di Sasso Marcon. Nel 2019 esce il suo ultimo monologo teatrale, Il pacifista, ancora per Il Vicolo.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti
Info: tel.0541.704426 – 28 www.museicomunalirimini.it