Riduzioni per agriturismi e per chi dona cibo venduto alle onlus. L’assessore Brasini: “Chieste a Regione e Governo di consentire agevolazioni tariffarie per famiglie e imprese e un fondo Covid per far fronte alle mancate entrate”
RIMINI – Sono orientate ad incentivare una minore produzione di rifiuti e alla tutela dell’ambiente le modifiche e le integrazioni al regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti discusse questa in seduta congiunta della I e V commissione.
“Modifiche – ha precisato nell’introduzione l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – sulle quali incombono scadenze di legge non procrastinabili, ma che non riguardano il più complessivo ragionamento che a livello provinciale, regionale e nazionale si sta portando avanti rispetto alla revisione del sistema tariffario e degli sgravi e delle misure a sostegno delle imprese e degli enti locali legati all’emergenza Covid e che non possono essere affrontati attraverso un regolamento comunale.
Di queste misure, indispensabili per dare un supporto al nostro tessuto imprenditoriale e in particolare al settore dei servizi e della filiera turistica provati dall’emergenza in corso, si è discusso ieri in Consiglio d’ambito di Atersir, organismo attraverso il quale ci stiamo interfacciando col Governo per consentire ai comuni di introdurre adeguate riduzioni tariffarie a famiglie e imprese, garantire liquidità agli enti locali e istituire un Fondo regionale COVID-19, a fronte di mancate entrate dalla Tari che per la Regione si stima possano aggirarsi intorno ai 100 milioni.
A quel tavolo abbiamo portato le esigenze specifiche del nostro territorio e le sofferenze di un intero comparto economico bloccato per mesi e per il quale si prospetta una stagione di sacrifici. Attraverso Anci regionale abbiamo inoltre chiesto alla nuova authority Arera il rinvio dell’introduzione del nuovo di calcolo delle tariffe, che racchiude un paradosso inaccettabile: nel caso infatti in cui anche i gestori accordassero riduzioni del costo del servizio per il 2020, queste non potrebbero essere approvate perché l’attuale normativa non lo consente. Non c’è comunque sconto che possa consentire ai Comuni di reggere il peso delle mancate entrate, ecco perché serve un fondo per poter consentire agli enti locali di andare incontro a cittadini e imprese”.
Le modifiche al regolamento discusse oggi – che per Legge devono essere approvate improrogabilmente entro il 30 aprile – è mirata ad incentivare, attraverso riduzioni tariffarie, una minore produzione di rifiuti, andando a sgravare la filiera della raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti. Nello specifico le principali agevolazioni introdotte, che vanno ad integrare quelle in vigore, prevedono:
a) il riconoscimento di una riduzione tariffaria per il recupero di rifiuti da destinarsi alla produzione di bio-gas, allo scopo di incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti e promuovere le attività̀ di recupero dei materiali organici altrimenti inutilizzabili;
b) riduzione per i casi di donazione gratuita alle Onlus di cibo invenduto, al fine di promuovere e sensibilizzare i cittadini ad una maggiore riduzione degli sprechi alimentari, particolarmente rilevane in questo periodo emergenziale;
c) riduzione del 30% per le imprese agrituristiche che producono un minore quantitativo dei rifiuti rispetto ad altre attività e che utilizzano il materiale organico per la concimazione dei campi di coltivazione;
d) si introduce la riduzione del 15% della TARI per le “utenze non domestiche” per le aree scoperte utilizzate stagionalmente o ad uso non continuativo ma ricorrente (ad. es. alcuni periodi dell’anno). Aree quindi utilizzate solo temporaneamente, andando quindi ad equiparare queste utenze alle attività̀ stagionali strettamente intese;
e) è inoltre eliminato l’addebito del costo di spedizione di 2 euro della bolletta del gestore ed è spostata dal 30 novembre al 16 dicembre la scadenza dell’ultima rata TARI, come previsto dal Decreto Crescita.