Il sindaco Gnassi: “Le scuole al centro di una ritrovata relazione tra cittadini e territorio”
RIMINI – “Nel giro di due anni, saranno quasi duemila i bambini che si siederanno sui banchi delle tre nuove scuole che il Comune di Rimini ha realizzato e sta realizzando e sulle quali investiremo una cifra superiore ai 25 milioni di euro”. Prima il ‘villaggio’ del Villaggio I Maggio, completato a settembre 2014, poi la nuova scuola XX Settembre, con il cantiere in partenza a giorni e infine il nuovo polo scolastico Fa bene, in corso di progettazione e inserito nel piano triennale dei lavori Pubblici: sono questi i tre progetti cardine del piano di interventi di edilizia scolastica avviato dall’amministrazione comunale. Lo stato dell’arte è stato presentato dal sindaco Andrea Gnassi e il vicesindaco Gloria Lisi allo stand che il Comune ha allestito ad Ecomondo, dedicandolo in gran parte alla “scuola sostenibile”.
Un percorso iniziato nel 2014 con la scuola elementare del Villaggio I Maggio, una struttura di tre cicli con mensa e palestra che ospita 500 bambini e che ha comportato un investimento di 6 milioni di euro. A novembre invece inizieranno i lavori per la scuola d’infanzia XX settembre, una struttura in legno, completamente antisismica, ad alte prestazioni, per evitare dispersioni termiche e surriscaldamento degli ambienti e che sarà in grado di inserirsi al meglio nel tessuto urbano e allo stesso tempo che diventi un luogo di incontro per la comunità, sull’esempio della scuola del Villaggio Primo Maggio. Tre sezioni, per un totale di 80 bambini e un investimento di 1,5 milioni di euro.
Ambizioso il progetto per Rimini nord, dove sorgerà il nuovo polo scolastico Fa bene, che comprenderà una scuola primaria di tre cicli (investimento 8 milioni), quattro sezioni per l’infanzia (2 milioni di euro) e tre cicli di scuola media, per 600 ragazzi (8 milioni), oltre a palestre, aree esterne e campi sportivi. Un investimento di 18 milioni di euro per la realizzazione di un polo scolastico unico per innovazione e tecniche di costruzione in Italia, progettato per essere propulsore della riqualificazione urbana complessiva per l’intera Rimini Nord.
“Il tema non è solo quello, ovvio, del mettere al centro del progresso della nostra città l’educazione – commentano il sindaco Andrea Gnassi e il vicesindaco Gloria Lisi – C’è una ragione di più nell’aver voluto realizzare scuole con caratteristiche in termini di bellezza, utilizzo di energie rinnovabili, dislocazione degli spazi, coinvolgimento di alunni, insegnanti e famiglie nel ‘disegno’: la ragione è quella di volere fare delle scuole il centro di una ritrovata relazione tra cittadini e territorio. Per ricucire le fratture della nostra città abbiamo pensato alla scuola: il rammendo delle periferie parte di lì, da luoghi che non sono un ‘lezionificio’ ma spazi aperti ai quartieri, presidi di cultura e allo stesso tempo presidi di socialità in territori oggetto di sensibili cambiamenti demografici negli ultimi anni”.