RIMINI – Il 17 e 18 giugno torna il circo felliniano di Al Meni (www.almeni.it) e festeggia il suo decimo anno con un abbraccio che avvolge tutta la Romagna. Per tutto il prossimo fine settimana, il tendone del gusto modificherà lo skyline del lungomare di fronte al Grand Hotel e sarà una festa di sapori e solidarietà.
L’evento, ispirato alla poetica onirica di Fellini declinata sul cibo, ideato da Massimo Bottura e CheftoChef emiliaromagnacuochi, insieme a Rimini Street Food, a Slow Food Emilia Romagna e al Comune di Rimini, unirà i grandi talenti dell’alta cucina italiana e internazionale e i grandi prodotti alimentari e di alto artigianato provenienti da tutta la Regione.
Alle 11.30 di sabato 17 Massimo Bottura e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad daranno il via ai cooking show. Sul palco-cucina del tendone, si alterneranno nell’arco dei due giorni, un gruppo di venti chef che come sempre arriverà da ogni parte del Pianeta, e che quest’anno conterà tredici rappresentanti femminili, un numero probabilmente mai visto in una importante kermesse culinaria, ad eccezione di quelle espressamente “dedicate” alle donne.
Fuori dal tendone il Mercato con i prodotti della Regione che conta il maggior numero di Dop e Igp al mondo, l’alto artigianato di Matrioska, lo street food gourmet, i racconti gastronomici negli spazi di Slow Food Emilia-Romagna.
Forse mai così appropriato il tema scelto per questo decennale, l’abbraccio, rivolto in particolare al grande numero di produttori romagnoli che stanno tuttora vivendo le conseguenze drammatiche dei cambiamenti climatici. Abbraccio che non vuole essere solo simbolico ma si concretizza nell’azzeramento del contributo di partecipazione al mercato per coloro che sono stati fortemente danneggiati da alluvioni e allagamenti.
L’organizzazione e le istituzioni, parti attive di Al Meni, hanno da subito manifestato all’unanimità la volontà di contribuire con un aiuto concreto per sostenere la filiera di produttori, cercando di agevolare la loro ripresa con la partecipazione gratuita al mercato.
“Volete aiutarci? TUTTI in vacanza in Romagna! – afferma Massimo Bottura – Il 17 e il 18 giugno celebriamo e supportiamo insieme l’Emilia-Romagna al grande Circo dei sapori sul lungomare di Rimini. Together, we are the Revolution!”
“Per questa decima edizione – commenta l’Amministrazione Comunale di Rimini – abbiamo scelto il tema dell’abbraccio trattato da diverse prospettive come quella della solidarietà e vicinanza nei confronti dei produttori e delle realtà artigianali colpite duramente dall’alluvione, ma anche quella della sostenibilità come nel caso del progetto Hadria 37 a sostegno dell’opera di Fondazione Cetacea, così come della inclusività e dell’etica di associazioni come il Tortellante, laboratorio terapeutico-abilitativo, fondato a Modena nel 2016 da Massimo Bottura e Lara Gilmore, dove giovani nello spettro autistico si dedicano alla produzione di pasta fresca fatta a mano e che sarà presente con i suoi celebri tortellini sul lungomare riminese, fino al grande tema del cambiamento climatico trattato da Slow Food nei suoi approfondimenti”.
Street food stellato e solidarietà
All’apertura del tendone, dopo il saluto di Massimo Bottura, la crew della Francescana Family con Jessica Rosval, canadese, head cheffe di Casa Maria Luigia, che ha già collezionato importanti premi per la sua cucina, ma anche per l’impegno sociale nella formazione di giovani donne migranti. Cucinerà in contemporanea con il connazionale Allen Huynh, studente modello all’ALMA, già da diversi anni con un ruolo determinante nella brigata all’Osteria Francescana. Luca Marchini porterà un saggio della sua cucina stellata direttamente dall’Erba del Re di Modena, che proprio quest’anno festeggia vent’anni. Da un piccolo borgo in provincia di Udine arriva Anna Barbina, con esperienze da Niko Romito e Antonia Klugmann, ora conduce la sua AB Osteria Contemporanea. Arrivato in Via Stella a Modena a diciassette anni, Francesco Vincenzi ha consolidato la sua cifra, fra territorialità e tecnica, in Franceschetta 58; insieme a lui sul palco Chiara Pavan del Venissa dell’isola di Mazzorbo a Venezia, laurea in filosofia e studio serrato di fauna e flora della laguna che spesso diviene parte integrante della sua cucina “ambientale”. Isabelle Gemmer Pering dopo diverse esperienze negli stellati tedeschi è tornata l’anno scorso a Bad Soden Altenhain suo paesino natale a Nord di Francoforte, per aprire il suo ristorante Bellas Lokal collaborando strettamente con agricoltori e vignaioli locali. Si “esibirà” con Marta Cerbino che dopo Beck e Camanini, ha aperto Languorino sul lago di Bolsena. A chiudere la prima giornata, Massimiliano Mussoni, da oltre un ventennio chef de La Sangiovesa, vero luogo di culto della cultura culinaria romagnola, condividerà i fuochi con la ventottenne Emilie Qvist Kjaergaard, danese, cresciuta nella fattoria biologica dei genitori, dopo un periodo all’Amass di Copenhagen ha aperto un ristorante in un minuscolo villaggio di pescatori nel Nord dello Jutland e ora sta avviando un nuovo progetto a Zurigo.
Il benvenuto al pranzo della domenica lo darà Martina Mosco, che da brododigò di Ferrara porterà il suo approccio contemporaneo al pesce “povero”, insieme a Vania Ghedini, che guida, con la supervisione di Massimiliano Alajmo, Sesamo a Marrakech, lo stile della maison di Rubano che incontra la materia prima locale. Torniamo in Romagna con Giuseppe Gasperoni de Il Povero Diavolo con la sua abilità nel sapere contemporaneizzare i sapori identificativi della Romagna. Arriva invece da Tel Aviv Naifa Mulla, divenuta popolare per la sua partecipazione al “Top Chef” israeliano, che rivisita con arguzia e brio la cucina delle sue origini. Da quel tempio del Culatello di Zibello che è Antica Corte Pallavicina Massimo Spigaroli porterà la sua cucina “gastro-fluviale”, fra pesce d’acqua dolce e vegetali della Bassa Parmense. Per Marina Gasi invece è il mare l’ispiratore dei piatti del suo ristorante sulla costa istriana di Novigrad. La granitica tradizione emiliana, intessuta di gnocco fritto e pasta tirata a mano, seguirà Giovanna Guidetti dalla sua Osteria la Fefa fin sotto il tendone in Piazza Fellini e si abbinerà alla proposta naturalmente ricercata di Alessandra del Favero, veneta, trasferitasi a Parigi per seguire, insieme al compagno Oliver Piras, la cucina de Il Carpaccio by Da Vittorio. Dall’Alma9 di Villa Monty Banks di Cesena, lo chef torinese Ivan Milani racconterà nei piatti come si è innamorato della terra di Romagna, mentre Avivit Priel Avichai le caleidoscopiche suggestioni del mercato delle spezie di Tel Aviv, vicino al suo Ouzeria.
Il mercato dei prodotti di eccellenza
In questo anno particolare, molti dei produttori che erano soliti partecipare al mercato sono stati duramente colpiti nei territori e nelle produzioni dai mutamenti del clima. Il mercato di Al Meni vuole continuare a raccontare, anche in loro nome, l’eccellenza di una regione che si riprenderà grazie al supporto di tutte le persone che da sempre amano ciò che producono e come lo fanno. Il mercato quest’anno riempirà gli spazi ombreggiati di Piazzale Fellini e raccoglierà sempre i migliori prodotti emiliano romagnoli con alcune incursioni ai confini: il Parmigiano Reggiano, i salumi di suino di Mora Romagnola, miele e zafferano, prodotti innovativi come fermentati e aglio di Voghiera bianco e nero, pani straordinari dell’Appennino romagnolo, oltre al meglio di frutta e verdura, peperoncino romagnolo, biscotti e tanto altro. Uno spazio come sempre è dedicato ai produttori dei Presidi Slow Food con la ciliegia moretta di Vignola e il Parmigiano Reggiano di Vacca bianca modenese. Una parata di eccellenze che si conferma e cresce ogni anno e che consente, oltre alla possibilità di acquistare, anche quella di conoscere attraverso il racconto dei protagonisti. La selezione dei prodotti è curata da CheftoChef Emiliaromagnacuochi, in collaborazione con Slow Food Emila-Romagna.
Street food stellato e solidarietà
Attorno al Circo, speciali punti street food gourmet portano il meglio della produzione artigiana nella rotonda di piazzale Fellini. La postazione dello chef Alberto Faccani, alle prese con la cucina da strada, coordinerà le mani dei cuochi di CheftoChef Emiliaromagnacuochi: Mariano Guardianelli (Abocar) e Davide Di Fabio (La Gioconda) e gli chef di Francescana e Franceschetta. Atteso ospite con il suo food truck il Tortellante, un laboratorio terapeutico – abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. La presenza del ristorante Quartopiano di Rimini, che è da anni la “terrazza sulla città”, vedrà lo chef Silver Succi dare forma e sostanza alla sua idea di street food portando il suo progetto gastronomico cosmopolita, pur nel solco della tradizione romagnola. I pescatori riminesi saranno protagonisti con i loro piatti a base di fritto di pesce, spiedini di gamberi e calamari, risotto alla marinara e l’immancabile piada con la postazione ‘vista mare’ targata ‘Associazione Rimini per tutti’. Immancabile la regina di Romagna, la piada, che avrà uno spazio dedicato del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina IGP
Dal cibo alla selezione dei vini, birre e bevande: Warsteiner, storica presenza a Rimini e in tutta l’Emilia-Romagna, porta ad Al Meni le sue birre e il marchio Rye River, il birrificio artigianale più premiato al mondo nel 2020, 2021 e 2022. La presenza di Warsteiner ad Al Meni si è concretizzata anche grazie alla partnership strategica con BBQ Geeks che, per questa edizione, proporranno le migliori preparazioni al Barbecue. EnGine e Necessaire firmano uno spazio innovativo dove saranno proposti drink ideati appositamente per Al Meni. ‘Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini’ presenta l’eccellenza dei vini del territorio riminese, con le sue massime espressioni nel bianco Rebola e nel rosso Sangiovese, portandoci alla scoperta anche di chicche enologiche con produzioni particolari. Birra Amarcord torna ad Al Meni con le sue inconfondibili birre caratterizzate da materie prime italiane e da un “know how” romagnolo, per abbinamenti perfetti sia per lo street food che per l’alta cucina. In evidenza, la Amarcord 100% italiana, impreziosita dal luppolo in fiore, coltivato nelle campagne di Ravenna. A conferma del profondo legame con il proprio territorio, quest’anno Birra Amarcord devolverà tutto il ricavato delle vendite di Al Meni alla C.R.I. del Comitato di Rimini per le necessità delle zone alluvionate.
Slow Food Emilia Romagna e CheftoChef nel tendone che si affaccia sul Circo
Nello spazio condiviso Slow Food – CheftoChef ci si incontra, si conoscono gli altri, si fanno scoperte, si assaggia. In dieci anni di Al Meni sono passati da qui produttori, cuochi, storici, scienziati, scrittori, medici, antropologi, biologi e azdore, pescatori, marinai, salinari, educatori, vignaioli… per parlare di cibo in tutte le sue declinazioni. Quest’anno i temi da approfondire saranno due: le donne e il cambiamento climatico che ha toccato la Romagna tanto da vicino fino a colpirla al cuore.
I personal shopper di Slow Food accompagneranno turisti e food lovers alla scoperta dei prodotti del Mercato di Al Meni e dei Presìdi Slow Food presenti.
Speciale Matrioska, il labstore degli artigiani fuori dal Circo
Di fronte al Circo 8 e 1⁄2 si produce meraviglia con gli oltre venti artigiani e designer di Matrioska labstore. Passione per il cibo e per il fatto a mano caratterizzano questo salone a cielo aperto all’insegna dell’inventiva e del saper fare. Nel dedalo ordinato dei cubi in tubi innocenti si potranno trovare ceramiche, profumi, abiti sartoriali, oggetti unici di design, bijoux, t-shirt, quaderni e taccuini fatti a mano.
Quest’anno al mercato si affianca l’Accademia, uno spazio dove creare e assaggiare, fra i benefici delle piante aromatiche, i profumi come elementi base di un piatto, l’utilizzo delle rose come essenza, ingrediente e rimedio erboristico.
Blue economy e cucina con HADRIA 37
In Piazzale Fellini, a pochi passi dal tendone, lo spazio di Hadria 37 accoglie coloro che vorranno conoscere il progetto di valorizzazione territoriale ideato dallo chef Mariano Guardianelli che ha l’obiettivo di informare e guidare le persone verso un consumo responsabile ed equilibrato dei prodotti ittici locali e di stagione. Le azioni di comunicazione promosse da Hadria 37 sostengono l’opera di Fondazione Cetacea attraverso campagne di raccolta fondi destinate alla salvaguardia del Mare Adriatico.
Domenica mattina il pic nic gourmet nei giardini del Grand Hotel
Come ogni domenica di Al Meni, i cancelli del Grand Hotel si apriranno per il raffinato déjeuner sur l’herbe: un pic nic speciale, organizzato nei giardini dello splendido Hotel liberty caro a Fellini, a cura di Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel di Rimini, e Roberto Rinaldini, maestro di pasticceria, in collaborazione con Massimo Bottura e gli chef di Al Meni. (Prenotazioni info@grandhotelrimini.com)
La sorgente urbana di Hera: acqua buona da bere gratuita, a beneficio dell’ambiente
Anche in questa decima edizione, il Gruppo Hera rinnova la sua collaborazione all’evento, sempre all’insegna della sostenibilità, con la Sorgente Urbana che fornirà gratuitamente acqua da bere, fresca, anche nella versione frizzante, attraverso vari erogatori distribuiti fra il tendone e l’area esterna. Scegliere l’acqua di rete, che passa attraverso circa 3.000 analisi al giorno, significa salvaguardare l’ambiente, eliminando le bottiglie di plastica e limitando quindi l’inquinamento. La partecipazione della multiutility permetterà, inoltre, di potenziare anche la raccolta differenziata in loco, grazie alla collocazione di numerosi contenitori nelle aree che vedranno una grande affluenza di visitatori, così da assicurare massima efficienza e pulizia diffusa. Il Gruppo Hera partecipa ad Al Meni sollecitando un uso responsabile della plastica e delle migliaia di bottigliette che normalmente si accumulano durante i grandi eventi.