Nel fine settimana 549 attività commerciali e 147 persone fermate dalle pattuglie della Polizia Locate. Denunciate 3 persone, incuranti dei divieti imposti
RIMINI – La presenza della Polizia Locale di Rimini, anche in questo fine settimana, ha assicurato un pattugliamento del territorio esteso e costante, necessario a garantire la sicurezza dei cittadini per evitare qualunque fenomeno di assembramento di persone; verificare il mantenimento dei contatti, ad una distanza interpersonale di almeno un metro, così come disposto e raccomandato da tutti gli ultimi provvedimenti del Governo per il contrasto, contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica derivante da Covid-19.
Controlli a cui si aggiunge anche quello sull’ordinanza contingibile e urgente con cui, il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, ha disposto il divieto di accesso a tutti i parchi e giardini pubblici comunali, fino al 3 aprile 2020.
I numeri nel bilancio della vigilanza, eseguita nel fine settimana dall’organo di polizia comunale, raccontano di un’operazione trasversale eseguita su tutto il territorio comunale e di un lavoro costante, strutturato su 9 turni di lavoro per ciascun giorno del fine settimana.
Oltre 50 gli agenti coinvolti, suddivisi fra le giornate di sabato 14 e domenica 15 marzo. Un attività di controllo imponente in cui è stata prevista anche la copertura delle ore notturne con 2 turni dedicati, uno tra sabato e domenica e l’altro nella notte successiva; 246 le persone controllate in tutto di cui 147 il sabato e 99 domenica, dalle quali sono state acquisite 37 autocertificazioni (19 sabato e 18 domenica).
Anche il controllo alle attività commerciali è stato corposo in quanto si è esteso a 549 esercizi pubblici, di cui 387 sabato e 162 nella giornata festiva, un impegno importante da cui è emerso un sostanziale rispetto del divieto agli assembramenti e delle distanze da mantenere, come prevedono le tante disposizioni adottate.
Sono state 3 in tutto le persone denunciate nel fine settimana, per l’ex articolo 650 al Codice penale, ovvero per non avere rispettato le disposizioni imposte, in materia di circolazione stradale per verificate necessità e di passeggiate evitando assembramenti.