Raggiunto nei primi otto mesi dell’anno l’importo delle sanzioni elevate nell’intero 2018. 590 i controlli effettuati dalla Polizia locale, 50 le sanzioni
RIMINI – Con 116.928 euro di sanzioni, elevate dal primo gennaio al 21 agosto di quest’anno per la violazione alle diverse normative che regolano la vendita di bevande alcoliche, sono stati ormai raggiunti i risultati dell’intero 2018 quando fu di 123.670 euro l’ammontare annuo delle sanzioni e 54 le infrazioni elevate. Un’attività di controllo e contrasto da parte della Polizia locale riminese alla vendita dell’alcol che quindi nel corso di questi primi mesi del 2019 è continuata intensificandosi.
“Se da una parte – è il commento dell’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – registriamo positivamente l’esito dei controlli da parte del personale della Polizia locale, dall’altra siamo seriamente preoccupati che le violazioni continuino, anche se i dati confermano una crescita delle sanzioni più per la vendita di bevande alcoliche oltre agli orari consentiti anziché per quelle previste per la vendita a minori.”
Sono state 41 totalmente le violazioni contestate per la vendita fuori orario, 29 per la vendita di bevande alcoliche in bottiglie di vetro tra le ore 22 e le ore 6 del mattino mentre 12 riguardano la vendita di bevande alcoliche tra le 24 e le 6. Tre nel corso del 2019 le sanzioni per la vendita di alcol a minori di 18 anni.
Le 50 infrazioni elevate, frutto di 590 controlli effettuati dal personale della Polizia locale, hanno così portato l’importo totale in questi primi otto mesi dell’anno a 116.928 euro, di cui 29.928 euro per violazione dell’art. 34 del regolamento di Polizia urbana del Comune di Rimini, 80.000 per le normative nazionali (DL 117/2007), 999 per vendita ai minori di 18 anni, 6.000 per la seconda violazione in recidiva.
Un’attività di controllo che non conosce pausa e che costantemente si deve confrontare anche con i sotterfugi che in alcuni casi sono adottati, come ad esempio il preparare, già pronte per la vendita fuori dagli orari consentiti, bottigliette di plastica contenenti bevande alcoliche, come birra o, in qualche caso, vodka, dando poi istruzioni ai clienti nel momento della vendita sul come nasconderle addosso per sfuggire ai controlli e alle conseguenti sanzioni.
“Tutti dati che ci porteranno ad intensificare i controlli – ha proseguito l’assessore Sadegholvaad – specie verso quelle realtà, come i minimarket, che i dati statistici rilevano come i luoghi in cui è più facile si possano verificare gli abusi, con l’obiettivo di far diminuire le violazioni piuttosto che aumentare il numero delle sanzioni perché gli abusi nel consumo di alcol che le diverse normative vogliono contrastare, ha sempre delle ricadute importanti e negative sulla convivenza civile. E’ anche per questo che, nelle more dell’attuale normativa, ci siamo dotati di ordinanze particolari in grado di fornire ai nostri operatori e più in generale alle forze dell’ordine strumenti con cui intervenire là dove attorno all’alcol e al suo consumo smodato in strada si verifichino situazioni di degrado.”