Rimini

Rimini: cappotti termici

Con la procedura agevolata introdotta dall’Amministrazione Comunale aumentano le richieste di interventi di privati per l’efficientamento energetico degli edifici

RIMINI – Negli ultimi mesi sono centinaia i riminesi che hanno approfittato delle agevolazioni previste dal superbonus 110 introdotto dal decreto rilancio nel 2020 per dare impulso alla rigenerazione degli edifici in ottica di risparmio energetico. Un obiettivo che è tra i princìpi che guidano i nuovi strumenti e regolamenti urbanistici adottati dal Comune di Rimini e che insieme alle agevolazioni fiscali introdotte a livello nazionale hanno contribuito a stimolare gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Parallelamente sono state molteplici le azioni adottate dall’Amministrazione per cercare di snellire le procedure a carico degli uffici e per limitare le incombenze per i privati. Tra le misure che stanno restituendo risultati positivi c’è l’introduzione di un iter semplificato per i cittadini che presentano domanda per l’installazione del cappotto termico o cappotto di facciata per i casi in cui l’area pubblica su cui si affaccia l’edificio interessato dall’intervento sia di proprietà del Comune di Rimini, oppure di proprietà privata ma ad uso pubblico.  La procedura, consultabile sul sito web del Comune di Rimini, disciplina passo dopo passo l’iter da seguire al fine di acquisire il titolo necessario alla presentazione della pratica edilizia. Grazie a questa nuova procedura sono già diversi gli interventi pronti a partire o in fase di avvio.

“Si tratta di un procedimento messo a punto anche attraverso il confronto con gli ordini professionali – commenta l’assessora alla gestione del territorio Roberta Frisoni – e che mira a rendere più agevole e quindi più rapida la presentazione delle pratiche per interventi che vanno nella direzione che l’Amministrazione sta perseguendo e cioè stimolare la rigenerazione del patrimonio edilizio anche in funzione del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Un aspetto quest’ultimo che, come testimonia anche la fase di crisi per il costo della produzione di energia a livello internazionale, rappresenta una delle sfide per lo sviluppo economico e sostenibile delle nostre città”.    

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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