RIMINI – Rimini calcio, dichiarazione dell’Amministrazione Comunale:
“L’amaro epilogo della mancata iscrizione della Rimini Calcio al campionato di Lega Pro non è stato un fulmine a ciel sereno. Troppi, negli ultimi mesi, settimane, giorni e ore, i balletti e le chiacchiere intorno a una società e a una squadra che, ancora una volta, purtroppo, deve fare i conti nella sua storia con l’indifferenza da una parte e la comparsa di personaggi francamente dimenticabili dall’altra.
Da almeno tre anni a questa parte, l’amministrazione comunale di Rimini ha sostenuto la gestione societaria nella fasi più critiche, in costante relazione con la società stessa, senza proclami e con fatti concreti. Fatti come la riqualificazione dell’impianto sportivo comunale; fatti, come gli incontri ripetuti con la società e le parti che di volta in volta sono state indicate come soggetti interessati e anche in relazione ai rapporti con la precedente gestione, proprio con l’obiettivo di ‘salvare il salvabile’ e cioè i colori biancorossi.
Il risultato di questo impegno, e della passione di chi ama davvero quei colori e lo sport di Rimini, è il gong di ieri pomeriggio, al termine di un periodo in cui si è visto e letto di tutto: avventurieri, appelli caduti nel vuoto, ostinata volontà di tenere le carte e i conti coperti quando invece il buonsenso (e le leggi) avrebbero consigliato il contrario. Ma ci sarà tempo e modo di giudicare anche questi comportamenti.
Martedì è fissato il momento ufficiale in cui la Federazione Italiana Gioco Calcio ratificherà le iscrizioni ai campionati e dunque dopo quel passaggio ufficiale l’amministrazione comunale formalizzerà gli atti e il percorso per restituire a Rimini la dignità ai colori biancorossi, oggi offesi. In linea con quelle che sono le normative sportive, l’amministrazione comunale farà la sua parte, responsabilmente e seriamente, per ripartire, prima di tutto con programmi sani e seri, evitando le ambizioni senza fondamenta e con troppe ambiguità.
L’amministrazione comunale di Rimini ha già preso i necessari contatti con la Lega Calcio e le istituzioni sportive per verificare ogni passaggio necessario a non disperdere neanche per un giorno una tradizione centenaria e per ripartire nel miglior modo possibile”.