RIMINI – Gli appuntamenti gambalunghiani sul Desiderio proseguono sabato 29 ottobre con Remo Bodei, filosofo, docente all’Università della California a Los Angeles e presidente del comitato scientifico del Festival Filosofia di Modena, che parlerà di Passioni e desideri.
Da anni impegnato nell’esplorazione del classico contrasto ragione-passioni, Remo Bodei, svelandone la storicità e il carattere culturalmente condizionato, sottolinea altresì la necessità per l’uomo di vivere entrambe le dimensioni. “Conoscere le passioni”, scrive il filosofo, “non sarebbe altro che analizzare la ragione stessa ‘contro pelo’”. Per dirla con Hegel, che condannava la distinzione tra una ragione ragionevole e un cuore irrazionale, come esiste spesso una ragione irrazionale, così può esistere evidentemente anche un cuore ragionevole. Oggi si direbbe che le passioni stiano cedendo uno spazio sempre maggiore ai desideri, e “cioè alle passioni d’attesa rivolte a beni o a soddisfazioni immaginati nel futuro”. Si propagano fantasie di appagamento individuale, incapaci di distinguere adeguatamente fra le proiezioni dei propri desideri e la realtà in cui ci si rispecchia. Se è pur vero “che tutta la nostra esistenza è guidata dal desiderio e dall’attesa del piacere”, sarebbe però necessaria “l’elaborazione di una logica dell’ulteriorità credibilmente legata a una riapertura affettiva verso il mondo”. Il che richiede di non rinunciare “né alla potenza innovativa e rigenerante del desiderio, né all’esigenza di norme”. Una sfida intellettuale che richiede coraggio e pazienza, ma anche un ripensamento dell’idea di limite “ in modo da essere meglio in grado di definire l’estensione della nostra libertà e di calibrare la gittata dei nostri desideri”.
Remo Bodèi, filosofo, ha insegnato nell’Università e nella Scuola normale superiore di Pisa e in varie università europee e statunitensi, oggi docente all’Università della California a Los Angeles. Segnalatosi con studi sull’idealismo tedesco, ha esteso i suoi interessi alla filosofia della storia di E. Bloch e alla cultura filosofico-letteraria romantica. In seguito si è impegnato in una personale ricostruzione storica del contrasto ragione-passioni, analizzandone le implicazioni sul piano etico-politico (Geometria delle passioni. Paura, speranza, felicità: filosofia e uso politico, Feltrinelli, 1991). Tra le sue ultime opere: Piramidi di tempo. Storie e teoria del déjà vu (Il Mulino, 2006); Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia (Bompiani, 2008); La vita delle cose (Laterza, 2009); Ira. La passione furente (Il Mulino, 2011); Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri (Feltrinelli, 2013); Generazioni. Età della vita, età delle cose (Laterza, 2014); Limite (Il Mulino, 2016).
La rassegna è stata riconosciuta quale attività di formazione per insegnanti per l’anno scolastico 2016/2017
Info: Biblioteca Gambalunga – tel. 0541 704486 – fax 0541704480
Programma dettagliato
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