MODENA – Il “rettangolo del Novecento”, luogo della storia e di un’identità legata al mondo del lavoro, in stretta connessione con il “quadrato dell’innovazione”, dove il recupero delle architetture industriali avrà come obiettivo la realizzazione del Distretto per l’Accelerazione e lo Sviluppo della Tecnologia. È l’acronimo Dast, lo stesso del programma sviluppato nel 2009 dopo un percorso di partecipazione, a caratterizzare la rigenerazione urbana che verrà avviata nell’ area dell’ex Fonderie riunite di Modena collocata nella fascia ferroviaria, a ridosso del cavalcavia Ciro Menotti, partendo dal restauro e dalla riqualificazione della palazzina da destinare a sede dell’Istituto storico.
Si tratta di un primo stralcio funzionale del masterplan relativo a tutta l’area dell’ex stabilimento industriale abbandonato negli anni Ottanta (43 mila metri quadrati, 11 mila dei quali di superficie coperta) che rappresenta il nuovo programma strategico per il comparto, con quattro stralci di interventi e la collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Democenter per la realizzazione di un distretto dedicato all’ innovazione nel campo delle tecnologie del settore Automotive e, più in generale, per la mobilità sostenibile, con opportunità anche per lo sviluppo di startup.
Il primo stralcio, relativo al recupero della palazzina, rappresenta il cosiddetto “rettangolo del Novecento”. Oltre al contributo regionale sono previste risorse del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per completare il finanziamento dell’opera. Il Comune ora ha tempo fino a giugno per sviluppare il progetto definitivo, poi è prevista la definizione dell’accordo di programma con la Regione e il prossimo anno potranno essere aggiudicati i lavori.
Nel quarto e ultimo stralcio si ipotizza, nella zona a est dell’area, la realizzazione di nuovi edifici per attività complementari al comparto che sarà completamente pedonalizzato (verranno mantenute solo le funzioni di carico e scarico), collegato alle reti in fibra comunali (Man), dotato di hot spot per il wi fi gratuito e di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadino.
Diversamente dal programma del 2009, non è più previsto l’insediamento di attività commerciali o residenziali, se non per funzioni strettamente connesse alle iniziative che verranno sviluppate nell’ area.
Nell’ intervento è prevista anche la riqualificazione della zona del monumento dedicato ai caduti del 9 gennaio 1950, mentre Hera ha in programma un bando, in collaborazione con il Comune, per realizzare un’iniziativa di street art che inserisca la torre piezometrica nel percorso sulla memoria storica.
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