RIFUGI – Stagione 2021 del Teatro Piccolo Orologio Centro Teatrale MaMiMò

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Drammaturgia contemporanea e artisti del panorama teatrale nazionale per una stagione “diffusa” che metterà in relazione il Teatro Piccolo Orologio con i rifugi culturali di Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – Dopo i quattro durissimi mesi di chiusura a causa dell’emergenza coronavirus e una prima, importante, boccata d’ossigeno arrivata con la rassegna estiva #Trovarsi, il Centro Teatrale MaMiMò si affaccia sulla Stagione 2020/2021 con la consapevolezza – condivisa con il comune di Reggio Emilia da cui ha avuto in gestione lo spazio del Teatro Piccolo Orologio e la programmazione – che il Teatro deve tornare ad essere, prima di tutto, un luogo di bellezza, condivisione, socialità. Con e per le persone, con e per la città e i luoghi di senso che la caratterizzano. E proprio partendo da questa base che il nuovo anno sarà diverso dai precedenti, non tanto nei contenuti che vedranno sempre la drammaturgia contemporanea e compagnie di rilievo nazionali in cartellone, ma nei luoghi. Lo scoppio della pandemia legata al Covid19 e le restrizioni sul numero di spettatori dovute alle norme di distanziamento sociale hanno spinto MaMiMò ad immaginarsi una Stagione 20-21 diversa dalle precedenti: una stagione, intitolata RIFUGI, che oltre al Teatro Piccolo Orologio sarà diffusa nei luoghi della cultura di Reggio Emilia. Una scelta dettata dal desiderio di mettersi in relazione con i rifugi culturali della città di cui è stato riscoperto il valore durante la quarantena, esperienza che ha messo in evidenza la necessità, per la sopravvivenza dell’individuo, di rimanere in relazione con gli altri e con i luoghi di senso dell’ambiente in cui vive. Ogni spettacolo nelle location “diffuse” sarà associato ad un luogo che ne richiamerà ed amplificherà il contenuto.

Altra novità sarà la suddivisione della stagione “in due tempi”, che vedrà la prima parte svilupparsi da settembre a dicembre e la seconda, che verrà presentata a dicembre, da gennaio ad aprile.

“Il settore dello spettacolo dal vivo – dichiara l’assessora alla cultura del Comune di Reggio Emilia Annalisa Rabitti – è uno dei settori maggiormente colpiti in questi mesi per il fatto che si basa sul principio di vicinanza sociale e della prossimità. Non a caso i teatri sono stati i primi luoghi a essere stati chiusi e sono gli ultimi a riaprire. È arrivata l’ora di affrontare questa sfida della riapertura dei teatri e di nuove modalità di fruizione dello spettacolo. In questa nuova fase di ripartenza che vuole riscrivere le opportunità culturali per i cittadini salutiamo con entusiasmo la nuova stagione del Centro Teatrale MaMiMò che non mancherà di sorprendere gli appassionati per temi e proposte. Anche il rapporto con il pubblico viene ricreato, per  consentire a tutti e a tutte di seguire gli eventi in cartellone. Per questo, per ottemperare alle norme di sicurezza legate al Covid – 19, la Stagione 20-21 è diversa : una stagione, intitolata non a caso  RIFUGI, che oltre al Teatro Piccolo Orologio sarà diffusa nei luoghi della cultura di Reggio Emilia: dalla sala del Tricolore, al cortile dell’Orologio, al Binario 49.  Forte dei risultati ottenuti in questi anni, con un costante incremento di eventi e pubblico, arrivando a più di cento aperture con un totale di circa diecimila spettatori a stagione, il Centro Teatrale MaMiMò porterà avanti anche quest’anno un progetto culturale di alta qualità, diretto a un pubblico di tutte le generazioni, che si confronterà con analisi del presente capace di porre dubbi e nuove domande, prima fra tutte la necessità della relazione con gli altri e con i luoghi ricchi di senso dell’ambiente in cui vive. Una segnalazione merita anche un importante riconoscimento nazionale conseguito da MaMiMò che consiste nella prossima partecipazione alla Biennale di Venezia – Biennale Teatro 2020 con il debutto dello spettacolo “Elia Kazan Confessione Americana.”

“La stagione che andiamo a presentare è un progetto che abbiamo costruito e rimontato più volte in questi mesi– introduce Angel Ruozzi, co-direttrice artistica di MaMiMò -. Alla fine, forti della dell’esperienza avuta con la rassegna Trovarsi che si è svolta in estate nel cortile dell’Orologio, abbiamo deciso di puntare sulla necessità delle persone di incontrarsi, affermando la necessità del teatro di incontrarsi e comunicarsi attraverso la materialità e la presenza. Da qui la volontà di pensare e programmare una stagione inventandosi una forma diversa. Una stagione che oltre al Teatro Piccolo Orologio prevedesse anche altri luoghi di senso della nostra città, una stagione diffusa associando ciascuno spettacolo ad uno spazio che ne può valorizzare e amplificare i contenuti, favorendo connessioni inedite.”

“Ringraziamo la città e la cittadinanza – afferma Marco Maccieri, co-direttore artistico di MaMiMò – per la vicinanza e la numerosa risposta agli eventi che abbiamo programmato in questi mesi. Usciamo da un periodo in cui la discussione pubblica è stata incentrata prevalentemente sull’emergenza sanitaria, lasciando da parte altre importanti tematiche quali la pedagogia, l’ambiente e la bellezza del vivere la cultura. Questa stagione rappresenta per noi una sfida, sia a livello organizzativo e artistico che di senso, per rilanciare una proposta culturale viva e diffusa che possa stimolare l’incontro e la voglia delle persone di tornare a vivere il teatro in modo sereno e consapevole.”

L’apertura della stagione 2020/2021 del Centro Teatrale MaMiMò inizia con una festa di apertura, domenica 20 settembre dalle 17.30. Fra il Cortile dell’Orologio e il Teatro Piccolo Orologio verranno presentate sia le attività della Scuola MaMiMò che il Cartellone di spettacoli. Una giornata all’insegna della cultura che vedrà due ospiti d’eccezione come Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe. Martinelli, alle 20.00 nel Cortile, presenterà il suo documentario “The sky over Kibera”, un film d’arte che racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum di Nairobi, Kibera, dove il regista ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili. Alle 21.00, Ermanna Montanari aprirà la stagione sul palcoscenico di via Massenet con Miniature Campianesi. Ermanna Montanari ha realizzato Miniature Campianesi come un “libro dei segreti”, sul modello di un antico messale. La pluripremiata attrice, autrice, scenografa e fondatrice del Teatro delle Albe racconta Campiano, suo paese natale nella campagna ravennate, rievoca il mondo della sua infanzia e prima giovinezza: una terra, un luogo dell’anima, che parla a tutti noi. Racconti che condensano frammenti di vita, impreziositi in scena dai disegni di Leila Marzocchi.

Sabato 3 ottobre, dalle 20 alle 22, il palcoscenico sarà sempre quello del Cortile dell’Orologio per la messa in scena degli 8 esiti della seconda edizione del Corso Animateria, organizzato da Teatro Gioco Vita, Teatro delle Briciole e Teatro del Drago. Gli attori specializzati nei linguaggi del teatro di figura (teatro d’ombre, burattini, teatro su nero, teatro degli oggetti etc.) animeranno il Cortile e gli spazi del Centro Sociale Orologio con spettacoli per bambini e adulti.

Sabato 17 ottobre prima fuoriuscita della stagione. Alle ore 21.00, lo spettacolo SIMPLON della Compagnia Karakorum Teatro andrà in scena a Binario 49 (via Giuseppe Turri 49, Reggio Emilia), presidio culturale e spazio multidisciplinare gestito dall’Ass. Casa d’Altri in zona stazione. Uno spettacolo di e con Stefano Beghi, con la regia dello stesso Beghi e di Marco Di Stefano, con le musiche dal vivo di Marco Prestigiacomo.

FARSI SILENZIO, di e con Marco Cacciola, drammaturgia Tindaro Granata, produzione Elsinor Centro di produzione Teatrale, andrà in scena venerdì 30 ottobre alle ore 21.00, luogo in via di definizione. Un viaggio alla riscoperta della lentezza e del silenzio attraverso la quotidianità della vita.

Il 13 novembre alle ore 21.00, la Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia (P.zza Prampolini 1), luogo di importanza e valore fondamentale per la città, culla del Tricolore, ospiterà PICCOLA PATRIA di Lucia Franchi e Luca Ricci, con Simone Falloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori, con la partecipazione in video di Alessandro Marini, per una produzione CapoTrave/Kilowatt – Infinito.

Con DUE PASSI SONO di e con la coppia Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi si tornerà al Teatro Piccolo Orologio il 27 e il 28 novembre, alle ore 21.00. Favola poetica vincitrice del Premio Scenario Ustica 2011, di In-Box 2012 e del Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2013 e ancora in grado di emozionare il pubblico di tutta Italia.

Dopo il debutto del 19 settembre alla Biennale di Venezia, la nuova produzione del Centro Teatrale MaMiMò ELIA KAZAN. CONFESSIONE AMERICANA, arriverà al Teatro Piccolo Orologio dall’11 al 13 dicembre. Sul palcoscenico di via Massenet saliranno Woody Neri, Valeria Perdonò, Luca Mammoli, Irene Maiorino, Carlo Amleto Giammusso, guidati dalla regia di Pablo Solari e dalla drammaturgia di Matteo Luoni.

Il 19 dicembre, ore 21.00 in luogo da definire, spazio ad un viaggio dentro all’arte contemporanea con ART di Yasmina Reza, per una produzione del Teatro della Tosse di Genova che vedrà in scena Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi con la regia di Emanuele Conte. Art è una commedia crudele e divertente sull’amicizia, tradotta in oltre trenta lingue, Premio Moliére nel 1994.

Il primo appuntamento del 2021, che segnerà la fine della prima parte della Stagione, sarà VOGLIO LA LUNA, il 6 gennaio, ore 17.00, al Teatro Piccolo Orologio. Il classico appuntamento nel giorno della Befana sarà rivolto alle famiglie e vedrà in scena Fabio Spadoni, Simone Guerro, Silvia Barchiesi con la regia di Simone Guerro e Lucia Palozzi, produzione Teatro Pirata. “Voglio la luna!” (finalista al Premio Scenario Infanzia 2010), interpretato da Fabio Spadoni, attore affetto dalla sindrome di down, è uno spettacolo che non indulge mai ai sentimentalismi e mostra come si possa lavorare con i disabili senza l’obbligo di premere sulla commozione, senza far leva sul pietismo.

La seconda parte della stagione, che inizierà a gennaio per concludersi ad aprile, vedrà in scena la compagnia MaMiMò con La donna più grassa del mondo, Alfredino. L’Italia in fondo a un pozzo e la nuova produzione, che vedrà in scena tutti gli attori MaMiMò, Il Racconto d’Inverno di W. Shakespeare. Dalla sospensione della scorsa stagione verranno riprogrammati Sognando la Kamtchatka di Corrado Accordino accompagnato da Massimiliano Loizzi e Marco Ripoldi del Terzo Segreto di Satira e Lemon Therapy della compagnia Quinta Parete. E ancora My Place di Silvia Gribaudi, Le donne baciano meglio – produzione del Teatro della Tosse di Genova, Donna di Porto Pim di Teatro Gioco Vita e Vuoti d’Amore della compagnia Nove Teatro.

Oltre al Comune di Reggio Emilia, affidatario del Teatro Piccolo Orologio al Centro Teatrale MaMiMò, sono partner di MaMiMò il MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Emilia-Romagna.

Main sponsor del cartellone del Teatro Piccolo Orologio sono Iren e Zanni Maglieria; gli sponsor sono Assicoop, Centro Sociale Orologio, La pronta Cucina, Bar Le Monelle, Orafo Reverberi, Forno Pane Dolce Pane.

I biglietti per la prima parte della Stagione RIFUGI saranno in vendita a partire da martedì 15 settembre.
Programma completo su www.mamimo.it

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Prenotazioni online su http://mamimo.eventbrite.it
Prenotazioni telefoniche e via email 0522 383178 / biglietteria@teatropiccolorologio.com dal lunedì al venerdì e nei giorni di spettacolo dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30

COVID-19: Informazioni importanti

Si prega di prestare attenzione alla cartellonistica informativa presente all’entrata e uscita del Teatro.

Tenuto conto dell’attuazione in ingresso del Teatro di misure preventive che possono richiedere tempi di afflusso in sala più dilatati, si raccomanda di presentarsi all’ingresso del Teatro con adeguato anticipo.

All’ingresso della sala potrà essere rilevata ad ogni spettatore la temperatura corporea. Con temperatura superiore ai 37,5 gradi non sarà consentito l’accesso.

Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutto il tempo di permanenza all’interno del Teatro e ovunque, negli ingressi e uscite, non sia possibile mantenere la distanza interpersonale di un metro.

L’accesso ai servizi igienici del Teatro è consentito ad una sola persona per volta e sempre indossando la mascherina.