Modena

“Riflettori accesi” ai Musei civici, tra flauti e leprotto

Proseguono i percorsi digitali su Facebook e Instagram con oggetti curiosi e le loro storie

MODENA – Prosegue anche nella settimana da martedì 24 a venerdì 27 novembre la campagna sui social Facebook e Instagram dei Musei Civici “Riflettori accesi sulle sale spente” che, durante la chiusura delle sale a causa dell’emergenza sanitaria, accende la curiosità dei visitatori su oggetti delle raccolte museali dal carattere insolito,.

Tre nuove presentazioni sono programmate a partire da martedì 24, per continuare mercoledì 25 e venerdì 27 novembre, per raccontare di altrettanti oggetti.

Tra questi, una coppia di rocchetti in ceramica per il filo che facevano parte del corredo funebre di una donna vissuta circa 2.700 anni fa. L’urna cineraria che ne ha preservato le ceneri fu sepolta in una necropoli rinvenuta a Casinalbo, a pochi chilometri da Modena. Una serie di altri elementi presenti nella tomba, quali fusaiole, un servizio ceramico da banchetto, spilloni in bronzo e bracciali, indicano l’elevato rango della defunta, che si denota anche nel passaggio all’aldilà come tessitrice, ma soprattutto padrona di casa.

I riflettori si accendono poi su due piccoli flauti in avorio lunghi meno di un palmo. Chi visita i Musei Civici difficilmente li nota subito, data la ridotta dimensione. Realizzati alla fine del 1600 e donati due secoli dopo ai Musei dal conte Luigi Valdrighi, hanno nomi particolarmente curiosi: si tratta infatti di un Sopranino in Do di manifattura norimberghese e di un Flagioletto francese in Re.

Una piccola ciotola degli inizi del Cinquecento spicca per il motivo che la decora. È realizzata in ceramica con la tecnica della “ingobbiatura”, con un rivestimento a base argillosa bianco, che può essere poi graffito lasciando intravedere, sotto al graffio, il colore originale della terracotta, e che può fare da base per altre colorazioni, come la vernice ocra, per il manto di una lepre che vi è rappresentata sopra un prato verde. Trattandosi di una ceramica da tavola, ci si domanda se il leprotto che tranquillo si riposa sull’erba non sia un’anticipazione del “menù del giorno”…

Ancora per tutto novembre, sui profili Facebook e Instagram (@museicivicimodena) le sale dei Musei si riaccendono tre volte a settimana, per il tempo di un racconto.

Informazioni online (www.museicivici.modena.it).

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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