Rifiuti: “Per un buon raccolto miglioriamo la raccolta”

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All’Università di Parma 2.500 nuovi contenitori da interno per la differenziata. Entro fine 2021 saranno collocati in Ateneo in 700 batterie, partendo dalle strutture con maggior affluenza di studenti

PARMA – “Per un buon raccolto miglioriamo la raccolta”. È questo lo slogan della nuova “tappa” di “Facciamo quadrato”, la campagna dell’Università di Parma per un futuro sostenibile. I rifiuti l’oggetto di questo nuovo “capitolo”, che invita tutti, personale e studenti, a fare la raccolta differenziata e a farla bene.

La riorganizzazione dei raccoglitori di rifiuti in Ateneo nell’ottica della sostenibilità è partita all’inizio del 2021 al Campus Scienze e Tecnologie con il posizionamento di nuovi contenitori da esterno in batteria, poi proseguito per tutto l’anno. A questi si sono poi aggiunti una trentina di nuovi posaceneri da esterno tra il Campus e i Plessi di via Kennedy e di via d’Azeglio. 

Ora si parte con i nuovi contenitori da interno, 2.500 nel complesso: 700 per la carta, 700 per la plastica, 700 per l’indifferenziato, 400 per il vetro. 

Questi nuovi raccoglitori saranno posizionati in batteria all’interno delle strutture dell’ateneo, in due combinazioni: vetro + carta + indifferenziato + plastica e carta + indifferenziato + plastica. Entro fine 2021 saranno posizionate 300 batterie del primo tipo e 400 del secondo, partendo dalle strutture con maggior affluenza di studenti come le aule didattiche e le biblioteche. A seguire i contenitori saranno distribuiti nelle altre strutture.

Contestualmente saranno tolti i raccoglitori “vecchi” dalle aule, dai corridoi e dagli uffici. Lo scopo è che lo studente, il dipendente o il visitatore abbiano in un solo punto di raccolta tutte le componenti dei rifiuti.  Ci saranno meno contenitori sparsi lungo i corridoi ma più grandi, poiché i nuovi hanno una capienza di 100 litri per ogni sezione.

Il cartone utilizzato per i fusti è certificato Forests Stewardship Council – FSC, una certificazione internazionale che garantisce una gestione forestale rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Le cover sono realizzate da granuli di plastica derivanti dalla raccolta differenziata. In aderenza ai principi di economia circolare il materiale plastico ha il marchio “Plastica Seconda Vita”.

Per la fornitura l’Ateneo si è avvalso di un’azienda specializzata con certificazioni ambientali.

«Quello della sostenibilità è un tema in cui crediamo molto e sul quale siamo estremamente impegnati – spiega il Prorettore Fabrizio Storti, coordinatore del Gruppo “Ateneo sostenibile” – e al suo interno la “partita” della riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata è molto importante. Non basta differenziare, ma occorre anche differenziare bene: questo è uno dei punti imprescindibili per vincere la sfida. La riorganizzazione dei raccoglitori di rifiuti in Ateneo nell’ottica della sostenibilità vuole essere un invito in questa direzione: ci auguriamo che siano in tanti ad accoglierlo e a dare il loro contributo con comportamenti virtuosi e responsabili, perché il gioco di squadra è fondamentale. Ricordo infatti che il non corretto conferimento di un singolo rifiuto obbliga a smaltire nell’indifferenziato tutto il contenitore corrispondente, vanificando gli sforzi di tante persone attente al rispetto dell’ambiente».