Nel giro di otto anni quindi si è registrato un aumento di circa venti punti percentuali (pari ad un aumento del 50%), a fronte di una quantità di rifiuto prodotta rimasta sostanzialmente stabile e che si aggira sulle 117 mila tonnellate. Questi dati – che non tengono conto della raccolta differenziata che le attività economiche decidono di gestire autonomamente con gestori terzi – assumono maggiore rilievo se paragonati alla media italiana, che, considerando la raccolta differenziata nel 2015, era ferma al 47,6% e alla media regionale, che era a quota 57,5% (fonte Ispra, rapporto rifiuti urbani 2016).
Andando nello specifico, tra le varie tipologie di rifiuto differenziato sono i compostabili quelli ad incidere di più, con una percentuale del 42,1%. Ogni riminese differenzia 188,7 kg di rifiuto compostabile, ben 109,6 kg in più di quanto accadeva otto anni fa. La seconda voce è la carta, che rappresenta il 23,4% del rifiuto differenziato: sono 104,8 kg procapite, contro i 100,5 kg che ogni cittadino differenziava nel 2008. Stesso trend per il vetro (pari al 9,7% del totale) e per la plastica (9,4%): rispettivamente si differenziano 43,6 kg di vetro a testa (+5,5 kg rispetto al 2008) e 42,3 kg di plastica, in pratica il doppio rispetto al 2008 (21,1 kg).
“Sul fronte della raccolta differenziata Rimini, negli ultimi anni, si è distinta per performance virtuose e questo nonostante sia una delle città che, in virtù della sua componente turistica, produce una maggiore quantità di rifiuto – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini – Dal 2008 ad oggi abbiamo assistito ad una graduale ma costante crescita della percentuale di differenziata, a testimonianza della bontà delle azioni messe in atto, rivolte sia ai cittadini, sia agli operatori del turismo e infine alle aziende. Questo ovviamente non significa che dobbiamo dormire sugli allori; al contrario, dobbiamo potenziare i servizi affinché si vada verso una raccolta differenziata sempre più capillare, puntuale e con quantitativi sempre superiori. L’impegno individuale di ciascuno di noi è fondamentale e deve essere finalizzato a realizzare sempre più una buona raccolta differenziata per tipologia, al fine di dare impulso al riciclo dei materiali e per diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati destinati a discariche o inceneritori, come recentemente raccomandato in un importante documento della Commissione Europea sull’importanza della raccolta differenziata nell’economia circolare”.
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