Sotto la torre duecentesca e davanti alla chiesa parrocchiale si susseguono, poi, durante entrambe le serate, spettacoli di falconeria, giocoleria, fuoco, musica medievale, duelli e battaglie. Lungo i vicoli del paese, al chiarore delle torce, è possibile riscoprire antichi arti e mestieri, gustare piatti tipici nelle numerose locande, cimentarsi in attività ludiche del tempo.
Figuranti in accampamenti civili e militari mostrano scene di vita quotidiana, usanze belliche e abitudini culinarie, offrendo la possibilità di fare qualsiasi domanda per risolvere dubbi o curiosità sulle pratiche medievali del XII secolo.
L’evento sarà aperto Venerdì 16 alle ore 17.00 dalla conferenza tenuta dagli storici Paolo Bacchi e Marisa Collina dal titolo “Tracce della cultura germanica nelle fiabe e leggende dell’Alto Appennino tosco-bolognese”.
Alle ore 17.00 di Sabato 17, nella chiesa parrocchiale, appuntamento con la tradizionale conferenza tenuta dal professor Renzo Zagnoni, in cui verranno affrontate le vicende che videro Casio come sede del Capitanato della Montagna per ben due secoli.
Parteciperanno all’intrattenimento:
Parteciperanno all’intrattenimento:
•Compagnia San Giorgio e il Drago – Accampamento, giochi, dimostrazioni militari;
•Compagnia d’Arme delle Spade, Legiones in Agro Boiorum – Accampamento e duelli;
•Contrada Borgo San Luca – Sbandieratori e musici;
•Fabio Bonciolini, I Falconieri del Granducato di Toscana – Falconeria;
•Kanseil – Folk band;
•Mercenari nel Medioevo – Spettacoli di fuoco e acrobazia;
•Compagnia del Sipario Medievale – Mercato di antichi mestieri;
•Mercanti Ravignani – Antichi mestieri;
•I Dolciniani – Antica tintoria e antichi mestieri;
•Ingegneria del Sollazzo – Giochi artigianali in legno;
•Costanza Borsari, Nila Cozza, Rossella De Falco – Arpiste;
•Francesca Genuizzi – Intrattenimento su trampoli;
•Gian Battista Fiorani – Barabba il Predicatore.
Ingresso a offerta libera.
Parcheggi gratuiti attorno al borgo serviti da navetta
La principale manifestazione di Castel di Casio è la Rievocazione Medioevale, che si svolge ogni anno in due serate del penultimo weekend di agosto.
Forte della presenza nel paese dei resti di una torre e di mura duecentesche, l’evento si svolge al fine di rievocare e far conoscere un passato storico importante, che vide il paese di Castel di Casio, tra XIII e XIV secolo, come sede del Capitanato della Montagna bolognese.
Per il fondamentale ruolo politico svolto al tempo da questo centro, situato in posizione intermedia tra le città rivali di Bologna e Pistoia, confluivano qui genti da entrambi i versanti appenninici. Era in questo luogo infatti che si tenevano le sedute giuridiche, che venivano risolti problemi burocratici, che erano eseguite le condanne, e che aveva luogo l’importante mercato mensile, il quale radunava mercanti anche da città lontane (Bologna, Pistoia, Lucca, Pisa ecc.).
La particolarità di questa manifestazione è quella di essere nata dai paesani, grazie all’idea di un personaggio del posto, Carlo Cosimi, che organizzò una sceneggiata con i ragazzi del paese prendendo spunto dalla presenza dei resti medievali, la quale negli anni è cresciuta divenendo uno dei più importanti appuntamenti estivi del territorio.
La Rievocazione è un grande momento di aggregazione per il paese, che si spoglia degli abiti della modernità per indossare, assieme ai suoi abitanti, quelli di un tempo passato che gli conferì potere e splendore. Particolarmente attivi nell’organizzazione e nella partecipazione all’evento sono i giovani, che si impegnano nel mantenere vivo questo ormai tradizionale appuntamento e che si dedicano con entusiasmo sia alla sua preparazione – attraverso la creazione di insegne medievali, aiuto nell’allestimento del paese, realizzazione di costumi ed oggetti -, che partecipando come protagonisti, vestendo i panni di figure tipiche del Medioevo, spesso da loro proposte, ed eseguendo spettacoli di intrattenimento autonomamente preparati.
Per l’imponenza della manifestazione, è ormai richiesta la presenza di artisti esperti (musici, compagnie d’armi, falconieri, sbandieratori, giullari, mangiafuoco…), ma non si è persa la partecipazione attiva dei paesani e degli abitanti del circondario, che ancora oggi contribuiscono cospicuamente alla riuscita della manifestazione con la loro viva partecipazione.
Ogni anno viene preso in esame un tema specifico, attorno a cui ruota l’intera manifestazione. Storici locali tengono conferenze in cui viene esposto l’argomento di interesse, al fine di renderlo fruibile al pubblico.
L’evento richiama pubblico da tutta la provincia e oltre, concentrando un elevato numero di visitatori a Castel di Casio, che in questo modo possono apprezzarne la valenza storica e l’assetto urbanistico, ancora ricalcante quello di epoca medievale.
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