BOLOGNA – Riapre le sue porte ai fedeli e all’intera comunità locale la chiesa parrocchiale di San Sebastiano, a Renazzo, frazione del Comune di Cento, nel ferrarese. Gravemente lesionata dal sisma del maggio 2012, viene restituita definitivamente al culto dopo importanti lavori di consolidamento e restauro. Un momento atteso e importante, sancito dalla celebrazione, nel pomeriggio di ieri, di una solenne messa di ringraziamento presieduta dall’Arcivescovo Matteo Zuppi.
L’investimento complessivo per il ripristino di un edificio di grande interesse storico – qui vi lavorò il Guercino per importanti dipinti – è stato di 1,8 milioni di euro: 1,5 milioni dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali messo a punto dalla struttura del Commissario alla ricostruzione, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, a cui si è aggiunto il co-finanziamento di 300mila euro dell’Arcidiocesi di Bologna.
“Come avevamo detto, dopo la ricostruzione privata, abitazioni e imprese, e le scuole, stiamo accelerando sulla ricostruzione del patrimonio pubblico e culturale, luoghi, e fra questi senza dubbio ci sono le chiese e gli edifici di culto- sottolinea Bonaccini, presente alla cerimonia- che sono punti di riferimento per il territorio, essenziali per l’identità e la coesione sociale di una collettività. In una giornata di festa come quella di oggi, siamo quindi orgogliosi di aver contribuito a restituire ai parrocchiani e alla comunità di Renazzo la chiesa di San Sebastiano, proseguendo in una collaborazione con le autorità ecclesiastiche che da subito, nei drammatici giorni successivi al sisma, si è dimostrata efficace. Continuiamo a lavorare per la completa rinascita anche dei centri storici- chiude il presidente della Regione- per una ricostruzione che ci sta restituendo una terra più bella e sicura di prima”.
Le prime tracce della chiesa di Renazzo risalgono al XV secolo. Successivamente ricostruita tra il 1745 e 1754, fu teatro del lavoro del giovane Guercino, maestro del Barocco, che vi dipinse “La Madonna col Bambino in trono e i Santi Francesco, Antonio Abate e Bovo”, “La Madonna col Bambino in gloria e i Santi Pancrazio e Monaca” e “Il miracolo di San Carlo Borromeo”.
Con il sisma del 2012 la chiesa aveva subito lesioni lungo le linee di ammorsamento tra la facciata e le pareti laterali, danneggiamento di alcuni tiranti in copertura, uno dei quali spezzato (soffitto a volte in mattoni), e altri danni non strutturali.
Ricostruzione, dalla Regione quasi 248 milioni per chiese e luoghi di culto
Nei mesi scorsi la Giunta regionale ha assegnato ulteriori risorse alle Diocesi dell’Emilia-Romagna per opere di ricostruzione relative a chiese e luoghi di culto, portando lo stanziamento complessivo a quasi 248 milioni, fondi ai quali si aggiungono quelli propri degli enti.
Nei mesi successivi al terremoto, erano stati subito riaperti al culto 54 edifici, con interventi di messa in sicurezza per una spesa di 15 milioni. Inoltre, ne erano stati realizzati 15 provvisori attraverso lo stanziamento di 6,3 milioni.
(Nelle foto la Chiesa restaurata e un momento della messa solenne con il presidente Bonaccini)
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