BOLOGNA – Un aiuto fondamentale per i Comuni alle prese con il completamento delle pratiche tecniche per la ricostruzione post sisma 2012: l’arrivo di nuove procedure per assumere il personale straordinario necessario.
Il Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha infatti già programmato una nuova procedura selettiva con la quale coprire i posti vacanti, dato che diversi Enti locali si trovano in sofferenza per la carenza d’organico.
Con l’approvazione della Legge Finanziaria ci sarà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022 e con esso la possibilità di utilizzare personale straordinario.
Anche se la vera criticità, segnala l’Agenzia per la Ricostruzione, è la scarsa disponibilità di figure tecniche sul mercato, che sono quelle che interessano maggiormente gli uffici ricostruzione comunali. E questo anche a causa della forte richiesta di queste figure in un mercato dell’edilizia in forte ripresa ed espansione.
La situazione nei Comuni
Dopo anni in cui le assunzioni sono state autorizzate con norma nazionale con contratti di lavoro flessibile e rinnovate di anno in anno solo attraverso l’Agenzia di somministrazione lavoro, dal 2020, a seguito di specifica autorizzazione, il Commissario ha potuto avviare una procedura selettiva per garantire contratti a tempo determinato, sicuramente più tutelanti per i lavoratori.
La procedura selettiva non ha potuto garantire lo status quo in tutti i Comuni: alcuni lavoratori sono risultati idonei e vincitori e sono stati riconfermati, altri non sono stati ammessi. Ciò nonostante, il Commissario ha autorizzato i Comuni ad assumere il personale necessario per colmare le posizioni vacanti, garantendo i rimborsi delle spese agli Enti.
La vera criticità, trasversale a tutti gli enti coinvolti, è la scarsa disponibilità di personale sul mercato, in particolare per quanto riguarda le figure tecniche che interessano maggiormente gli uffici ricostruzione comunali.
Tra i motivi sicuramente l’attuale situazione del mercato dell’edilizia, che tra la ripresa economica e i bonus edilizi ha ripreso a correre. Molti tecnici hanno preferito inserirsi nel mercato dell’edilizia privata, che attualmente offre prospettive più a lungo termine. Altri lavoratori, invece, hanno trovato collocazione stabile e definitiva, con la partecipazione a concorsi per lavoro a tempo indeterminato, presso gli stessi Comuni o altri Enti.