“Nessuna discriminazione al contrario. La volontà, però, è quella di sottolineare che c’è stato un grandissimo sforzo e che le donne ne sono state parte fondamentale e decisiva – ha commentato l’Assessora alle Pari opportunità Nicoletta Paci. Certo che donne e uomini hanno contribuito nella stessa maniera: ma come Assessorato alle Pari opportunità abbiamo il dovere di mettere in risalto le imprese femminili e il ruolo fondamentale che le donne esercitano nella società contemporanea. Mettere in risalto il loro apporto cerca di contravvenire all’idea che quello che si compie non provenga da donne che hanno opportunità di partenza e carichi di cura molto impegnativi (e, spesso, differenti) da quelli degli uomini”.
A ricevere la pergamena, nel corso di una cerimonia pubblica, che si è tenuta mercoledì 22 luglio 2020, alle 18, sotto i Portici del Grano, dalle mani del Sindaco Federico Pizzarotti e dall’Assessora alle Pari opportunità Nicoletta Paci, a nome di tutte le donne dell’ente rappresentato sono state.
Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria: Isabella Raboini, Dirigente delle Professioni Sanitarie – Area Infermieristica.
Per l’Azienda USL: Silvia Paglioli, Dirigente del Dipartimento Sanità Pubblica.
Per le donne medico dell’Università di Parma: Tiziana Meschi, Professoressa del Dipartimento di Medicina e Chirurgia.
Per l’Ordine degli infermieri: Marina Iemmi, Presidente dell’Ordine.
Per l’Ordine dei Medici: Mariangela Dardani Consigliera dell’Ordine.
Nel corso della cerimonia è stato letta la testimonianza “Silenzio” di Eleonora Agostinelli: un racconto di quelle giornate di una ragazza figlia di medici. Un’idea, quella del riconoscimento alle donne, che prende forma dal tavolo sulla medicina di genere voluto e costituito dall’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Parma, guidato dall’Assessora Nicoletta Paci: un tavolo composto da dottoresse dell’Azienda Usl, dell’Azienda Ospedaliera, da docenti dell’Università di Parma. Proprio dalle componenti del tavolo è emersa, come urgente, la necessità di riconoscere il lavoro svolto dalle mediche, dalle infermiere, dalle specializzande, dalle caposala, dalle mediche di base: un lavoro di grande importanza, svolto con turni massacranti, con la paura e l’apprensione per sé e i propri cari. Un riconoscimento che è un ringraziamento per tutte.
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