RICCIONE – Domenica 14 aprile alle ore 11 sul lungomare della Repubblica di Riccione si svolgerà la commemorazione della morte del motociclista Angelo Bergamonti, vittima di un incidente sul circuito cittadino di Riccione il 4 aprile 1971 durante la gara della classe 350. La gara faceva parte del Campionato Italiano organizzato dal locale MotoClub Celeste Berardi di Riccione, una Temporada Romagnola caratterizzata quell’anno da una forte pioggia. Nella gara Bergamonti contendeva la vittoria con Giacomo Agostini, entrambi in sella ad una MV Agusta.
La commemorazione avverrà sul Lungomare della Repubblica, di fronte alla Zona 68, dove da tempo è stato eretto un cippo, assieme ad una stele monumentale, per ricordare Angelo Bergamonti.
Angelo Bergamonti, classe 1939, arrivava da Gussola, un paesino in provincia di Cremona. Aveva una grande passione per le moto e dopo le scuole cominciò a fare il meccanico in un’officina del paese. Ma il suo pensiero restava quello di correre in moto. Iniziò così, con alcune gare “in salita”, in principio con pochi successi, ma poi, grazie alla determinazione e alla grande passione, i risultati cominciarono ad arrivare.
La sua carriera nel motociclismo ha registrato varie vittorie, non solo nelle gare in circuito ma anche in cronoscalate dove vinse due titoli italiani. Correva su modelli di motociclette di varie case, in particolare Moto Morini, Aermacchi, Paton, LinTo e MV Agusta. Proprio dall’Agusta era stato ingaggiato come collaudatore per lo sviluppo del prototipo “350 sei cilindri” e pilota ufficiale al fianco di Giacomo Agostini, nel motomondiale 1970.
I grandi successi di Bergamonti
In quella stagione Bergamonti raccolse i successi più importanti, conquistando due vittorie in occasione del Gran Premio di Spagna, nella Classe 350 e nella Classe 500. La sua prima presenza nelle classifiche iridate del motomondiale risale già al 1967 con un terzo posto in occasione del GP delle Nazioni in sella ad una Paton nella classe 500. Lo stesso risultato lo conquistò anche l’anno seguente. Nei campionati italiani seniores conquistò il titolo Classe 125, 250 e 500 due nel 1967 e uno nel 1970.
La morte di Bergamonti nell’incidente alla Temporada Romagnola dell’aprile 1971 segnò anche la fine in Italia delle competizioni su strade normalmente aperte al traffico.
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