Dal 22 gennaio al 12 febbraio la seconda edizione del ciclo di conferenze sull’archeologia. Venerdì 22 gennaio il primo appuntamento: ospite Massimo Vidale
RICCIONE (RN) – Al via venerdì 22 gennaio al centro della Pesa la seconda edizione de “La memoria minacciata. Quale futuro per il passato?”, il ciclo di conversazioni sull’archeologia che hanno l’intento di accendere i riflettori su un patrimonio storico oggetto ormai ogni giorno degli attacchi della ferocia iconoclasta.
Il protagonista del primo appuntamento è il Prof. Massimo Vidale dell’Università di Padova con una conferenza dal titolo “L’idea del cambiamento. I diversi volti della distruzione del patrimonio culturale dell’Eurasia”.
“La mia presentazione cercherà di rispondere alla seguente domanda – afferma Vidale – : cosa spinge l’ISIS e gli altri fondamentalisti del Medio Oriente e dell’Asia Media alla distruzione del patrimonio archeologico? L’idea è che stiamo vivendo l'”idra” di un profondo cambiamento economico geopolitico: le distruzioni, come il mostro sconfitto da Eracle, hanno diverse origini e motivazioni, e personalmente ritengo che la religione c’entri ben poco. Nel cercare di spiegare queste cause, rifiuterò di dare visibilità alle tragiche rappresentazioni dei criminali religiosi, che sfruttano i nostri media e il loro sensazionalismo per fare proselitismo. Quindi non mostrerò nessuna delle immagini di distruzione di templi e statue che affollano il web. Piuttosto, cercherò di far vedere quanto ha fatto il nostro Paese, pur nella morsa di una profonda crisi, per contribuire al recupero di importantissime opere, in progetti di rilevanza mondiale dei quali, tuttavia, non si è quasi mai parlato”.
Massimo Vidale prima di diventare ricercatore all’Università di Padova, ha lavorato per circa 25 anni come archeologo direttore presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) di Roma. I suoi principali ambiti di lavoro sono le antiche tecnologie artigianali per lo studio dello sviluppo della complessità sociale negli stati arcaici dell’età del Bronzo e del Ferro, e l’archeologia protostorica dei paesi dell’Asia Media e del Vicino Oriente Antico. A partire dal 1976, ha svolto ininterrottamente ricerche archeologiche ed etnoarcheologiche in Italia, Iran, Kuwait, Iraq, Pakistan, Turkmenistan, India, Nepal, Indonesia, Tunisia ed Eritrea.
L’Istituzione Riccione per la Cultura dedica questa edizione della rassegna alla memoria dell’archeologo siriano Kahled al-Assad ucciso in maggio a Palmira dallo Stato Islamico.
L’iniziativa ha ottenuto il prestigioso patrocinio della Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO per “l’alto livello dei relatori e per il tema affrontato, di particolare complessità e attualità, pienamente coerente con i principi fondamentali dell’UNESCO”, e del MIBACT, oltre ad essere patrocinata anche dall’Università di Genova, Napoli, Padova e dal FAI giovani Emilia-Romagna.
Il calendario degli appuntamenti
Venerdì 22 gennaio Massimo Vidale
Venerdì 29 gennaio Romolo Loreto
Venerdì 5 febbraio Paolo Brusasco
Venerdì 12 febbraio Valerio Massimo Manfredi
Gli incontri del 22 e 29 gennaio, 5 febbraio si terranno al Centro della Pesa, mentre l’appuntamento del 12 febbraio avrà come sede il Palazzo del Turismo.
Inizio alle ore 21.00, ingresso libero.
In occasione delle serate sono previsti laboratori di archeologia per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni (i laboratori sono gratuiti ma è necessaria l’iscrizione: tel. 0541600113).