Il tema della seconda edizione è il ‘Reale’, che sarà sviscerato in molteplici direzioni da autori nazionali e internazionali. Saranno presenti in mostra al festival: Letizia Battaglia, Francesco Zizola, Oleg Oprisco, Antonio M. Xoubanova, Arimasa Fukukawa, Stuart Paton, Roberto Boccaccino, Camilla de Maffei, Marco Sconocchia, Nicolas Bruno, Arianna M. Sanesi, Alessandro Ruzzier, Lele Marcojanni. Così come Riaperture vuole interpretare la fotografia come chiave per riaprire spazi dimenticati della città, che diventano sedi espositive, il tema dell’edizione 2018 cerca di riaprire i concetti della realtà circostante e ribaltare le prospettive e i punti di vista. Reale è ciò che la fotografia fissa in modo onesto, crudo e senza sovrastrutture. Reale è la visione del fotografo, che costruisce una visione personale e artificiosa di ciò che ritrae, rendendola così altrettanto tangibile, quanto la realtà stessa. Dal fotogiornalismo che riproduce la realtà fedelmente, al surrealismo dell’immagine costruita dall’autore ma senza artifizi digitali, il Reale include il possibile e l’impossibile.
Dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile, il programma espositivo propone importanti autori italiani e stranieri. Letizia Battaglia, una delle fotografe contemporanee più importanti al mondo, sarà a Ferrara con ‘Fotografie’, una selezione dei suoi migliori scatti su Palermo e non solo, e sabato 7 aprile alle ore 16.00 sarà protagonista di un incontro dove racconterà il suo lavoro e la sua vita. Francesco Zizola, già vincitore World Press Photo, porta ‘In the same boat’, lavoro realizzato su una nave di Medici Senza Frontiere impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo, ma con inedite immagini realizzate con cellulare e una nuova video-installazione, ‘The yellow line’, progettata per Riaperture. Aumenta la partecipazione di autori internazionali, con la presenza di Oleg Oprisco, giovane fotografo ucraino tra i migliori esponenti della corrente surrealista, Nicolas Bruno, che con ‘Parasomnia’ trasforma in immagini le visioni legate al disturbo della paralisi del sonno, e Stuart Paton con ‘Ersatz’, la sua Milano decodificata da luci e ombre. Grazie alla collaborazione con D.O.O.R., studio polifunzionale visivo di Roma, saranno a Ferrara anche Antonio M. Xoubanova, reduce dall’esperienza ad Arles, che proporrà ‘Graffiti’, parallelismo tra segni sui muri e linguaggio urbani odierni, e Arimasa Fukukawa, che in ‘Triny’ racconta la realtà di una storia d’amore interrotta soltanto dalla morte. Riaperture ospiterà Roberto Boccaccino e ‘Potenza 100’, tentativo di ricostruzione dell’immaginario visivo della Basilicata, selezionato da Domus tra i candidati al Premio Basilico 2018, Camilla de Maffei con ‘Delta’, inedito viaggio introspettivo nel delta del Danubio, Marco Sconocchia con ‘We could be heroes’, rappresentazione senza filtri della working class londinese ai tempi della Brexit, già pubblicata sul Guardian, le derive calviniane di Alessandro Ruzzier in ‘Custodia’, con le periferie viste di notte, e Arianna M. Sanesi con ‘I would like you to see me’, un lavoro sul femminicidio e la violenza sulle donne.
Riaperture propone tra le novità dell’edizione 2018 anche una storia inedita e interamente prodotta da Riaperture: ‘EVM01’ è il racconto di Agenzia Luce, studio di stampa e sviluppo a Trieste, un artigianale esempio di successo che vive sul particolare rapporto tra Mauro e Valentina, in cui la chimica dello sviluppo riverbera nelle dinamiche lavorative, lente e accurate, e di vita. La storia è raccontata attraverso il documentario realizzato dal collettivo Lele Marcojanni. In sala saranno esposte le foto scattate da Riaperture all’interno dello studio e sviluppate e stampate proprio dalla stessa Agenzia Luce.
Il programma delle rassegne propone infine i selezionati del concorso fotografico nazionale, scelti dalla giuria composta da Massimo Mastrorillo (World Press Photo) e Giacomo Brini, presidente Ass. Riaperture. In palio premi offerti da Foto Pandini, e la possibilità di esporre durante i giorni del festival. ‘Autoritratti oggettivi’ è invece il progetto nella scuola media ‘I.C. Cosmè Tura’ di Ferrara (sede Barco), ideato e realizzato da Silvia Meneghini e Alice Pandolfi: tre classi (1a, 2 a e 3a media) coinvolte nella realizzazione di selfie ‘oggettivi’, ovvero con oggetti della propria realtà quotidiana, invece che con il proprio volto, rappresentati con la tecnica ‘flat lay’. Un progetto che attraverso la fotografia racconta come i giovani di oggi sono molto lontani da come vogliono far apparire sui social.
L’obiettivo di Riaperture Photofestival Ferrara è di riaccendere l’attenzione su luoghi pubblici o privati attualmente non in uso, per portare loro nuova energia: per questo le mostre saranno ospitate in sedi aperte per la prima volta alle immagini. La manifestazione sarà dunque dislocata a Factory Grisù, ex caserma dei Vigili del Fuoco ora consorzio di imprese innovative e oggetto di un percorso di rigenerazione, e a Palazzo Prosperi Sacrati, uno degli edifici storici più belli della Ferrara estense, situato al centro dell’Addizione Erculea e chiuso da anni. Altra (ri)apertura eccezionale sarà l’ex drogheria Bazzi, in piazza Municipale, chiuso da anni e in anteprima per Riaperture grazie a Kofler, la catena di ristoranti e birrerie che si è insediata nello stabile e inaugurerà il nuovo locale a luglio. Saranno riaperti per la prima volta dopo il terremoto del 2012 Palazzo Massari e l’adiacente Palazzina dei Cavalieri di Malta. E ancora, la chiesa di San Giuliano, in piazza della Repubblica, e Casa Niccolini, prossima a ospitare una nuova area della Biblioteca Ariostea. Infine, uno spazio commerciale al momento non in uso, situato nel centro storico di Ferrara in via Cortevecchia. Gli spazi aperti sono aumentati rispetto al 2017, grazie allo sforzo del Comune di Ferrara che ha concesso al pubblico luoghi oggetto di cantieri di ristrutturazione: sarà un festival ‘polveroso’, ma che entra direttamente nel vivo dei restauri della città post-sisma. Tutti i luoghi del festival saranno accessibili anche alle persone con disabilità.
Riaperture unisce l’indagine fotografica alla rigenerazione urbana, portando le immagini di artisti dalla portata internazionale e giovani ma già significativi autori in luoghi della città attualmente non in uso. Riaprire gli spazi della città e gli occhi di chi osserva la realtà, attraverso la fotografia, è l’obiettivo della rassegna fotografica. Due weekend che trasformeranno ancora una volta Ferrara in un collettivo laboratorio fotografico, grazie al ricco programma che comprende, oltre alle mostre, concorso, workshop, letture portfolio, visite guidate, talk, presentazioni, proiezioni e laboratori per bambini.
Sabato 7 aprile, alle ore 18 al Cinema Boldini, ci sarà in programma la proiezione di ‘Koudelka fotografa la Terra Santa’, un film di Gilad Baram, omaggio al grande fotografo e al suo lavoro. L’evento in collaborazione con Arci Ferrara. Venerdì 13 aprile, alle ore 21 a Ferrara Off, proiezione di ‘Monte Inferno’, film-documentario di Patrizia Santangeli sulla discarica di Borgo Montello, nel centro Italia. Sarà presente la regista.
Riaperture è il festival della fotografia che vuole mettere al centro di tutto i fotografi: saranno quindi proposti tre workshop diversi, tutti ospitati a Factory Grisù, per tre momenti decisivi nella formazione di un fotografo. ‘Raccontare’ è il workshop con Camilla de Maffei, che porterà la sua esperienza di El Observatorio, centro per la fotografia di Barcellona, per spiegare come si sviluppa un’idea fotografica. La fotografa Silvia Bigi spiegherà quali passi muovere nella realizzazione di un progetto con ‘Il progetto fotografico’. Infine, Alessandro Ruzzier porterà gli iscritti a fotografare la periferia di notte con ‘Custodia e altre città’.
Il programma, che si apre venerdì 6 marzo alle ore 10.00 con le mostre e sabato 8 aprile alle ore 10 con l’inaugurazione ufficiale nel cuore della manifestazione, a Factory Grisù, prevede anche letture portfolio: fotografi professionisti, curatori di mostre e progetti editoriali, photoeditor, saranno ospiti a Factory Grisù. Le letture saranno svolte da D.O.O.R. (Massimo Mastrorillo e Pamela Piscicelli), Sara Munari, Tommaso Parrillo, Sarah Carlet, Silvia Bigi, Arianna M. Sanesi, Niccolò Fano, Sandro Bini, Laura De Marco (Spazio Labo’), Nicolò Piuzzi.
Ricco anche il programma delle presentazioni: sabato 7 aprile alle 11.00 a Factory Grisù Francesca Ióvene e Jessica Soffiati presentano Camerae Magazine, rivista online che racconta dove avviene il processo creativo degli artisti; alle ore 16.00 Letizia Battaglia incontrerà il pubblico; domenica 8 aprile alle 11.00 a Factory Grisù D.O.O.R presenterà con Massimo Mastrorillo l’attività dello studio e il lavoro inedito di Antonio M. Xoubanova, per la prima volta presentata al pubblico, e alle ore 18.00 Francesco Zizola dialogherà con il pubblico. Sabato 14 aprile, alle ore 11, sarà presente il collettivo Synap(see), impegnato nell’indagine sui territori italiani, dedicandosi ogni anno ad una ricerca specifica, e alle ore 16.00 Spazi Indecisi, associazione romagnola autrice di un progetto e una mappatura in evoluzione per la rigenerazione urbana e culturale degli spazi in abbandono. Infine, nel primo weekend del festival saranno previste visite guidate di alcuni fotografi che racconteranno direttamente al pubblico le fasi del progetto esposto.
Sarà possibile acquistare il biglietto che dà diritto alla visione di tutte le mostre durante tutti i sei giorni del festival già online, sul sito ufficiale www.riaperture.com. Tra le agevolazioni previste, sconto per i possessori della MyFe Card. Tutto il programma aggiornato è consultabile su www.riaperture.com/festival/programma.
Riaperture è organizzato dall’associazione culturale omonima, fondata nel maggio 2016 da un gruppo di fotografi, professionisti e non, che si sono riuniti per cercare di portare a Ferrara qualcosa che prima non c’era: un festival di fotografia, innanzitutto, ma anche la spinta a riaprire attività commerciali abbandonate o spazi pubblici chiusi. «”Riaperture” – spiega il presidente dell’associazione Giacomo Brini – è un nome che sottolinea la volontà di riaprire una città e riaprire anche i nostri occhi sulla realtà circostante, attraverso la fotografia di qualità, con un festival organizzato grazie soprattutto alla passione volontaria degli associati».
Dal 17 al 19 marzo 2017 la fotografia riaccende quindi la luce su quella Ferrara che non si vede in cartolina o sui libri di storia: la Ferrara dell’ex caserme dei pompieri, dei cantieri di restauro, dei negozi chiusi, degli spazi in ristrutturazione. Quella Ferrara brulicante vita (passata o futura) che, fosse anche solo per sei giorni, tornerà a illuminarsi proprio grazie alla fotografia. Il festival Riaperture è fatto per chi «non vuole lasciarsi stare, dietro o davanti alla macchina fotografica», e risponde alla necessità di guardare alla realtà che ci circonda, sia locale che globale, con occhi nuovi. «Giudizi, valori, situazioni: tutto prende una luce diversa, più autentica e laterale, e la macchina fotografica diventa lo strumento per smuovere la terra sotto ai nostri piedi, vedere cosa c’è sopra, sotto, fuori, dentro».
Contatti
Giacomo Brini – Fabio Zecchi
email stampa@riaperture.com
web www.riaperture.com
facebook facebook.com/riaperture
Organizzazione, sponsor e partner del progetto
Riaperture Photofestival Ferrara è organizzato dall’associazione culturale Riaperture.
Ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Ferrara.
Ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
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