PARMA – Il primo giorno del secondo mese da Capitale Italiana della Cultura Palazzo del Governatore ha visto la reunion degli oltre 100 volontari che si sono prodigati nella tre giorni di inaugurazione.
Nell’Auditorium Carlo Mattioli i 142 volontari (34 attori, 32 giovani YoungER card under 29, 14 musicisti volontari, tra i quali docenti del Conservatorio di Parma e 76 “over 29”) che hanno distribuito materiale informativo, predisposto l’accoglienza dei partecipanti alla parata, distribuito gadget, informazioni, controllato l’ afflusso del pubblico, suonato e recitato si sono ritrovati a poca distanza dalle entusiasmanti giornate che hanno segnato l’avvio dell’anno in giallo di Parma.
Parmigiane e parmigiani che nonostante la fatica e il freddo hanno offerto la loro collaborazione con grandissimo entusiasmo e non vedono l’ora di rifarlo. Ma non solo. Dalla Sardegna, una volontaria è arrivata ed ha alloggiato in città a sue spese. Molte persone che solo di recente hanno scelto Parma come città di residenza, nati e vissuti altrove, hanno aderito al programma esprimendo così l’amore e l’appartenenza verso la città. I volontari in giallo, nella mattinata, sono stati accolti da Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, per un momento di ringraziamento e per scaldare i motori in vista dei prossimi appuntamenti di Parma Capitale Italiana della Cultura.
“Abbiamo bisogno dello spirito che avete dimostrato” ha detto ai volontari raccolti Michele Guerra “C’è bisogno di far festa passando contenuti, far diventare gli spazi meravigliosi di Parma spazi abitati. Noi abbiamo una posizione di coordinamento, ma è la risposta che darà la città ad iniziative e progetti che darà la misura del successo di Parma Capitale della Cultura”.
Insieme a Michele Guerra erano la Dirigente del Settore Cultura, Giovani e Sviluppo del Territorio Flora Raffa, Maria Pedrelli che ha coordinato la call dei volontari e Francesca Bigliardi del Centro di Servizi per il Volontariato. ” Un’organizzazione che funziona” ha sottolineato Flora Raffa non si vede. E’ trasparente come se tutto accadesse per caso. Ma non è affatto così nei fatti. L’aspetto più bello che ha mostrato questa macchina straordinaria nei tre giorni di inaugurazione è stata la sua potenzialità di essere una calamita intergenerazionale. La presenza spontanea di volontari non è un progetto a servizio degli altri o solo delle manifestazioni in calendario. La carica di energia ed entusiasmo che Parma 2020 ha portato in luce deve rimanere per tutti gli anni a venire. Un patrimonio di Parma e per Parma nel senso del volontariato culturale”.
Per tutti loro, e per tanti altri che si vorranno aggiungere è fissato per il prossimo 8 febbraio per una mattinata di formazione in vista delle prossime iniziative presso il C.d.V. di Via Bandini.
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