Cesena

Renato Serra, vita e opere al Rotary Club Cesena

da sx, Franca Solfrini, Davide Giunti e Massimo Cicognani

CESENA – “La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati, e che saranno; non vi aggiunge, non vi toglie nulla. Non cambia assolutamente nulla, nel mondo. Neanche la letteratura.” Da “Esame di coscienza di un letterato” (1915), saggio scritto da Renato Serra pochi giorni prima che il giovane ufficiale venisse inviato su quel fronte dell’Isonzo che gli si sarebbe rivelato fatale. Si tratta dell’ultima opera scritta dall’intellettuale romagnolo, un vero e proprio testamento spirituale, a tratti profetico, caratterizzato da profonde riflessioni sulla letteratura e la barbarie ineluttabile della guerra. A raccontare la vita e le opere del noto concittadino cesenate Renato Serra alla conviviale del Rotary Club Cesena, guidato dal Prof. Massimo Cicognani, è intervenuto come relatore Davide Giunti, Prof. di storia e letteratura presso l’Istituto Tecnico Economico “Renato Serra” di Cesena, apprezzato dai suoi studenti per la capacità divulgativa e la passione che sa trasmettere nelle materie di insegnamento. Renato Serra è stato uno scrittore e critico letterario italiano, nato a Cesena il 5 dicembre 1884. Il rapporto con la sua città natale è stato molto intenso e affettuoso, come si evince dalle sue lettere alla madre e dalle sue opere. Serra ha sempre amato la sua casa, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita, e la sua famiglia, soprattutto la madre Rachele, a cui era molto legato. La sua casa, situata in viale Carducci, è diventata un museo, dove si possono ammirare i suoi oggetti personali, i suoi libri e le sue foto. Serra ha descritto la sua città e la sua provincia con sensibilità e acutezza, cogliendone gli aspetti storici, sociali e culturali. Si laureò in lettere all’Università di Bologna con una tesi sul Petrarca, sotto la guida di Carducci e fu direttore della Biblioteca Malatestiana di Cesena dal 1909. Nel 1915, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Renato Serra si arruolò volontario e partì per il fronte, dove scrisse il suo celebre saggio “Esame di coscienza di un letterato” pubblicato su La Voce. Il 20 luglio 1915, durante la Terza Battaglia dell’Isonzo, Serra cadde sul Monte Podgora, a soli trent’anni. L’incontro si è tenuto i giorni scorsi a Cesena presso il Ristorante Scottadito.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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