Reire, società del settore food, ha presentato il 14 maggio a Reggio Emilia il nuovo magazzino e il “Bosco di Reire”

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Un investimento di 8 milioni di euro per 4000 metri quadrati di innovazione logistica e tecnologica. Presentato anche il progetto del “Bosco di Reire”, 18mila metri quadrati di benessere per la Comunità

REGGIO EMILIA – Reire, azienda che opera da oltre quarantacinque anni in Italia e all’estero nel settore food con il commercio di materie prime per l’industria alimentare, ha inaugurato un nuovo magazzino di 4mila metri quadrati, totalmente automatizzato, nella sede principale di via Rinaldi a Reggio Emilia. La struttura, che ha comportato un investimento di circa 8 milioni di euro, raddoppia la capacità logistica dell’azienda.

La nuova struttura si inserisce all’interno dell’area dall’ex cantina sociale Cavazzoli, che ha cessato l’attività nel 1992, ed è completamente riqualificata per stabilirvi, nel 1999, la sede direzionale e operativa di Reire srl.

L’espansione della storica attività commerciale di Reire e l’avvio di un’attività industriale strutturata di miscelazione e confezionamento, nel 2004 ha reso necessario un primo ampliamento dei locali, di circa 2000 metri quadrati, dedicati a sala lavorazione e magazzini per le materie prime in polvere, preparati e mix funzionali in polvere e additivi in polvere.

La successiva rapida apertura verso nuovi mercati e l’aumento del numero delle referenze, arrivate ad oltre 650, hanno quindi creato la necessità di realizzare un ulteriore ampliamento dei locali dedicato allo stoccaggio.

Il magazzino di 4mila metri quadrati è stato realizzato con soluzioni tecnologiche di E80 Group, leader mondiale del settore, che ha sviluppato per Reire un progetto customizzato innovativo, di intralogistica integrata, completamente automatizzato.

L’impianto greenfield, ricavato in parte nell’infrastruttura esistente riqualificata, risponde all’esigenza di efficientare la qualità del servizio offerto da Reire, ottimizzando le operazioni della supply chain, attraverso un sistema flessibile e modulare capace di monitorare in tempo reale tutti i processi, di cui garantisce affidabilità e sostenibilità.

Inoltre incrementa il livello di sicurezza per tutti gli operatori e la tracciabilità del prodotto, massimizzando la capacità di stoccaggio in uno spazio ristretto.

Tutte le operazioni, dalla preparazione degli ordini allo stoccaggio fino spedizioni, sono integrate e gestite da un’unica piattaforma software (SM.I.LE80) che dialoga con il sistema di pianificazione risorse (ERP) di Reire, assicurando la supervisione continua e a distanza dell’intera soluzione intralogistica.

Il magazzino con scaffalatura a doppia profondità ha una capacità di stoccaggio di oltre 3000 pallet. Tutte le merci in ingresso vengono controllate e identificate dal sistema automatizzato prima di essere stoccate a magazzino.

Oggi Reire, grazie al lavoro di 32 dipendenti e alle innovazioni tecnologiche adottate, commercializza oltre 13.000 tonnellate di prodotti all’anno, per un valore di circa 30 milioni di euro.

Ai fini della tutela dei clienti e dei propri lavoratori, Reire è certificata ISO 9001, ISO 22005 e ISO 45001 ed è in possesso della certificazione di conformità al biologico per stoccaggio e commercializzazione.

Reire è in grado di rispondere alle esigenze dei clienti dell’industria alimentare a cui fornisce materie prime in polvere: latte e i suoi derivati, uova, carboidrati, amidi, grassi vegetali, cacao e caffè, derivati del cocco, proteine vegetali e additivi in polvere (coloranti, conservanti, antiossidanti, addensanti, regolatori di acidità, esaltatori di sapidità, dolcificanti). Inoltre, grazie ai suoi impianti, è in grado di fornire prepararti e mix funzionali in polvere personalizzati in confezioni da 25 kg fino a pochi grammi.

All’inaugurazione del nuovo magazzino sono intervenuti il presidente di Reire srl Camillo Galaverni, l’amministratore delegato Fausto Papa, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente di Unindustria Reggio Emilia Fabio Storchi, Gabriele Grassi Digital Innovation & Communication Director di E80 Group SpA, e Maria Teresa Salomoni, ricercatrice di Proambiente del Tecnopolo CNR di Bologna, che ha presentato il progetto del “Bosco di Reire”: “18mila metri quadrati di terreno di proprietà dell’azienda – ubicati nell’area industriale di Roncocesi, in via Rinaldi 105, a circa 200 metri dalla sede principale di Reire, a ridosso dell’Autostrada del Sole A1 – che, anziché essere destinati all’agricoltura e messi a reddito, saranno convertiti in bosco, con evidenti benefici per l’ambiente e per il benessere della Comunità reggiana”.

 

Il progetto del “Bosco di Reire” è stato affidato agli esperti del Consorzio Proambiente del Tecnopolo Bologna CNR, i quali, valutata la qualità del terreno e le condizioni climatiche anche in previsione dei futuri scenari di riscaldamento, hanno previsto la piantagione di 975 piante appartenenti a 26 specie diverse, comprendenti rampicanti, arbusti e alberi, a loro volta comprese in 14 famiglie.

“Ogni anno il bosco maturo produrrà circa 4 tonnellate di ossigeno, rimuoverà 1 quintale di inquinanti atmosferici (ozono, monossido di carbonio, biossido di azoto e particolato), sequestrerà oltre 1 tonnellata di anidride carbonica (CO2) – il gas climalterante la cui presenza eccessiva in atmosfera determina l’aumento di temperatura del pianeta –, assorbirà 83,24 metri cubici di acqua piovana, diminuendo la possibilità di allagamento derivante dai forti scrosci temporaleschi che si manifestano da alcuni anni a questa parte, a causa degli evidenti cambiamenti climatici” ha sottolineato la professoressa Salomoni.

Il presidente di Unindustria Reggio Emilia Fabio Storchi ha quindi fatto dono al presidente Camillo Galaverni e all’amministratore delegato Fausto Papa della scultura “Homo Faber” dell’artista reggiano Graziano Pompili, che rappresenta l’imprenditore, l’uomo laborioso che crea, che mostra ciò che sa e che può fare”.

Al taglio del nastro è seguita la benedizione dei locali da parte di don Daniele Casini, parroco dell’unità pastorale “Santa Teresa di Calcutta” che comprende le parrocchie di San Michele a Pieve Modolena, San Pio X a Cavazzoli e San Biagio a Roncocesi, in rappresentanza dell’Arcivescovo Giacomo Morandi. La giornata di festa si è conclusa con la visita guidata al nuovo magazzino e con dimostrazioni tecniche operative.

HANNO DETTO

 

Camillo Galaverni, presidente di Reire srl

“Oggi è una giornata di festa e il mio primo ringraziamento è rivolto a tutti coloro che hanno contribuito negli anni alla crescita di Reire, a partire da Annalisa Panciroli a cui è succeduto l’attuale amministratore delegato Fausto Papa, a tutti i dipendenti e i collaboratori di Reire. La nostra è la classica azienda creata da due persone, facendo scelte strategiche volte alla crescita, secondo una politica di grande prudenza, rispettando la regola principale: privilegiare il fare rispetto al dire e cercando di far sì che i debiti fossero pochi e attentamente sotto controllo.

Nell’attività strategica abbiamo operato sempre con lo sguardo rivolto al futuro, badando al contempo al consolidamento dell’azienda, ma le nostre scelte aziendali si sono caratterizzate soprattutto per le scelte a favore dei nostri lavoratori, perseguendo l’obiettivo del loro benessere lavorativo”.

Gabriele Grassi Digital Innovation & Communication Director di E80 Group SpA

“Questo progetto di integrazione e automazione intralogistica è la dimostrazione della lungimiranza di Reire, un esempio concreto di come l’innovazione non sia appannaggio solo di grandi gruppi industriali, ma di ogni realtà imprenditoriale capace di guardare al futuro con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e la sicurezza dei propri processi. La collaborazione tra Reire e il nostro Gruppo è la testimonianza della forza di questo territorio e della sua comunità, un ecosistema che guarda avanti e che continua ad investire su tecnologia, giovani e sostenibilità”.

Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia

“La tecnologia digitale è il grande facilitatore che consente di realizzare stabilimenti come questo, in cui si controlla il processo produttivo momento per momento; una tecnologia che ci aiuta a migliorare la qualità delle nostre aziende e della nostra vita. Unindustra ha dedicato molta attenzione alla cultura digitale, perché il digitale è destinato ad entrare nella vita di tutti, nelle famiglie, nel business, nelle aziende e a tutti noi sarà richiesto di formarci ulteriormente per affrontare questa nuova sfida. Noi siamo molto orgogliosi come imprenditori perché siamo riusciti a realizzare degli ecosistemi in grado di combinarsi tra loro per essere sempre più efficienti, produttivi e competitivi nel mondo e guadagnare sempre nuove quote di mercato. Un ecosistema di cui Reggio Emilia e l’Emilia rappresentano un vanto nell’intero sistema industriale italiano”

Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia

“Questo nuovo magazzino rappresenta una scelta per crescere, un progetto per il futuro. L’innovazione qui tocca diversi ambiti: tecnologia, robotica, digitale, è l’intuizione imprenditoriale che genera innovazione e che parte dal nostro territorio per diffondersi in tutto il mondo. Ulteriore elemento di merito che si aggiunge oggi è la dimostrata sensibilità ambientale di Reire: l’investimento su un bosco urbano concorre a diffondere, con riverberi nel pubblico e nel privato, la sensibilità e il rispetto per l’ambiente. La Pianura Padana è uno dei territori più inquinati d’Europa e tanto nell’impresa come nella pubblica amministrazione occorre rafforzare la consapevolezza che la sfida del futuro sia accrescere la cultura della sostenibilità in tutti gli ambiti, come elemento di rispetto della nostra comunità, della nostra terra e del pianeta.

La storia di questa azienda, quindi, esprime un legame con il territorio, con la Comunità di Cavazzoli. E’ la storia di una rigenerazione urbana ante litteram: dove prima vi era una cantina sociale, nata nel 1937, che si riconverte e con Reire inizia una nuova avventura imprenditoriale. Così come quella cantina, nel dopoguerra, era un elemento fondamentale dell’economia locale del paese e della città, questa azienda oggi continua a dare lavoro, generare sviluppo e benessere ed è un bel biglietto da vista per la nostra città e per l’intero paese”.

 

Breve profilo di Reire

Reire da oltre quarant’anni è attiva in Italia e all’estero nel settore food con il commercio di prodotti per l’industria alimentare a cui fornisce materie prime in polvere latte e i suoi derivati, uova, carboidrati, amidi, grassi vegetali, cacao e caffè, derivati del cocco, proteine vegetali e additivi in polvere (coloranti, conservanti, antiossidanti, addensanti, regolatori di acidità, esaltatori di sapidità, dolcificanti). Inoltre, grazie ai suoi impianti, è in grado di fornire prepararti e mix funzionali in polvere personalizzati in confezioni da 25 kg fino a pochi grammi.

Certificata ISO 9001 e ISO 22005, grazie alle tecnologie utilizzate per la miscelazione e il confezionamento è in grado di rispondere alle esigenze di ogni cliente con forniture personalizzate di prodotti in confezioni da 25 kg fino a pochi grammi.

Con 30 dipendenti e 650 referenze gestite, Reire commercializza annualmente oltre 13.000 tonnellate di prodotti per un valore di circa 30 milioni di euro.

IL BOSCO DI REIRE – PRESENTAZIONE

Reire non investe soltanto nell’ampliamento dell’attività caratteristica, ma anche nella produzione di benefici eco-sistemici, ovvero tutti quei vantaggi che derivano dalle aree verdi per il semplice fatto di esistere, e destina a Bosco diciotto mila metri quadrati di terreno di sua proprietà, ubicati nell’area industriale di Roncocesi, in via Rinaldi 105, a circa 200 metri dalla sede principale di Reire, a ridosso della Autostrada del Sole A1.

L’appezzamento di terreno, anziché essere destinato all’agricoltura e messo a reddito, sarà convertito in bosco, con evidenti benefici per l’ambiente e la Comunità reggiana.

Il bosco infatti produce ossigeno, migliora la qualità dell’aria, mitiga il cambiamento climatico e diminuisce gli estremi termici. I vantaggi derivanti sono evidenti, pertanto, anche da un punto di vista economico in merito a qualità dell’aria e salute pubblica.

Il progetto del “Bosco di Reire” è stato affidato agli esperti del Consorzio Proambiente del Tecnopolo Bologna CNR, i quali, valutata la qualità del terreno, hanno previsto la piantagione di 975 piante appartenenti a 26 specie diverse, comprendenti rampicanti, arbusti e alberi, a loro volta comprese in 14 famiglie.

La densità di messa a dimora sarà piuttosto elevata sui confini, per formare una vera e propria recinzione allo scopo di limitare l’intrusione di estranei “umani”, mentre all’interno verranno rispettate le distanze di piantagione proporzionate alle dimensioni massime che raggiungeranno le alberature a maturità. Tali distanze, all’inizio apparentemente elevate, determinano la formazione di radure sulle quali si insedierà la vegetazione spontanea erbacea e arbustiva, aumentando la biodiversità del luogo.

Attualmente sono già presenti gruppi di aceri, carpini, sanguinelli e querce che verranno lasciati intonsi e, anzi, implementati. A queste specie si aggiungeranno alberi di Giuda, noccioli, biancospini, frassini, olivelli spinosi, allori, tre specie diverse di querce e ancora altri alberi e arbusti prescelti per fornire frutti alla fauna selvatica nel periodo invernale.

L’ampia diversificazione delle specie si traduce, nella pratica forestale, nell’incentivazione della biodiversità vegetale e animale e nella spinta, per quanto possibile poiché artificiale, al naturale dinamismo boschivo: ogni specie ha un proprio tempo di maturazione e quando le roverelle e le roveri avranno chiome ampie 20 metri altre specie, meno longeve, saranno già state sostituite da nuove alberature.

Ogni anno il bosco maturo produrrà circa 4 tonnellate di ossigeno, rimuoverà 1 quintale di inquinanti atmosferici (ozono, monossido di carbonio, biossido di azoto e particolato), sequestrerà oltre 1 tonnellata di anidride carbonica (CO2) – il gas climalterante la cui presenza eccessiva in atmosfera determina l’aumento di temperatura del pianeta –, assorbirà 83,24 metri cubici di acqua piovana, diminuendo la possibilità di allagamento derivante dai forti scrosci temporaleschi che si manifestano da alcuni anni a questa parte, a causa degli evidenti cambiamenti climatici.

IL NUOVO MAGAZZINO – DESCRIZIONE TECNICA

Reire ha selezionato E80 Group per implementare all’interno della sua fabbrica in provincia di Reggio Emilia, che opera anche come centro di distribuzione, un’innovativa soluzione intralogistica integrata e automatizzata.

A questo fine è stato realizzato un impianto greenfield, ricavato anche grazie alla riqualificazione dell’infrastruttura esistente, con l’obiettivo primario di offrire al mercato nazionale un servizio sempre più efficiente, ottimizzando tutte le operazioni della supply chain attraverso un sistema flessibile e modulare capace di monitorare in tempo reale tutti i processi.

Il cuore del progetto è stata l’implementazione di un nuovo sistema di stoccaggio, gestito precedentemente da terzi parti e dislocato lontano dall’headquarters di Reire. La priorità era quella di garantire la massima affidabilità e sostenibilità dei processi, incrementando il livello di sicurezza per tutti gli operatori e la tracciabilità del prodotto, massimizzando la capacità di stoccaggio in uno spazio ristretto.

Partendo da queste premesse E80 Group ha sviluppato una soluzione customizzata che integra tutte le operazioni, dalla preparazione degli ordini allo stoccaggio fino spedizioni; il tutto è gestito da un’unica piattaforma software SM.I.LE80 che dialoga con il sistema di pianificazione risorse (ERP) del cliente, assicurando la supervisione continua e a distanza dell’intera soluzione intralogistica.

Il progetto ha portato alla realizzazione di un nuovo magazzino con scaffalatura a doppia profondità all’interno di un’area di 4mila metri quadrati, con una capacità di stoccaggio di oltre 3000 pallet. Tutte le merci in ingresso vengono controllate e identificate dal sistema di controllo sagome prima di essere stoccate a magazzino.

Tutte le operazioni di movimentazione all’interno della fabbrica avvengono attraverso una flotta di LGV (veicoli automatici a guida laser che raggiungono altezze superiori ai 10 metri); questi sistemi, che movimentano più di 50 pallet l’ora, sono equipaggiati con batterie al litio e dotati di dispositivi di sicurezza che soddisfano e superano gli standard internazionali stabiliti dalle normative in vigore, incrementando i livelli di sicurezza all’interno dell’impianto.

Gli LGV connettono inoltre tutte le operazioni anche all’interno di altre due aree nella parte già esistente: il Block Storage di 1000 metri quadrati destinato allo stoccaggio di materie prime e materiali di imballaggio e il magazzino a scaffali di circa 500 metri quadrati destinato alle scorte ricavato nell’area dall’ex cantina sociale Cavazzoli. Le attività di case picking gestiscono la preparazione degli ordini per il mercato e i sistemi LGV coordinano tutte le attività di pre-staging, ottimizzando così le operazioni di carico sui trasporti.