FERRARA – La Provincia di Ferrara, il Comune di Ostellato e la Regione Emilia-Romagna stanno valutando, di concerto, nuove proposte per rafforzare la lotta al bracconaggio nelle acque interne.
Questo fenomeno, che nel Ferrarese assume particolare rilievo configurandosi come pericoloso e dannoso sia per l’ambiente sia per l’economia, è al centro di un confronto continuo tra l’assessore regionale alla Pesca, Simona Caselli, i consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, e il sindaco di Ostellato, Andrea Marchi.
Tagliani e Marchi, in particolare, sono stati chiamati dalla conferenza dei sindaci a coordinare un progetto provinciale sul tema e la collaborazione tra i diversi livelli di governo del territorio ha già portato di recente all’introduzione di nuove azioni per arginare la pesca di frodo, sia sul piano sanzionatorio sia su quello dei controlli.
La nuova proposta che Regione, Provincia e Comune di Ostellato stanno vagliando, approfondendo gli aspetti tecnici e normativi che incidono sulla sua praticabilità, è quella di emanare un provvedimento che vieti di salpare le reti dal tramonto all’alba. In questo modo si contrasterebbe in maniera sicuramente efficace la presenza, lungo i corsi d’acqua interni, di bracconieri e predatori di pesce nelle ore notturne che operano con intenti criminosi.
Il provvedimento andrebbe a inserirsi in un quadro normativo recente che vuole da più parti contrastare, dal punto di vista amministrativo e penale, le azioni di furto della proprietà ittica.