L’appuntamento internazionale con la black music in Emilia-Romagna. Si esibiranno oltre 200 artisti: tra volti noti: Scott Sharrard, Don Bryant, Jerry Jones, Chilly Bill Rankin, Wee Willie Walker, volto del festival
BOLOGNA – Anteprime, concerti, mostre, premiazioni. Nel nome di Otis Redding, torna alla 32° edizione, il Porretta Soul Festival, dal 18 al 21 luglio, nella città termale dell’Appennino Bolognese. Tra volti noti e prime apparizioni, saranno oltre 200 gli artisti che si alterneranno nei concerti al Rufus Thomas Park nella località di Porretta Terme e nelle piazze e luoghi limitrofi nel prolungamento del festival nel programma The Valley of Soul.
“Il festival – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, alla presentazione alla stampa in Regione- conferma una proposta musicale di grande valore nel panorama nazionale ed internazionale, portando a Porretta grandi artisti americani e nuovi artisti di talento. E’ un vero gioiello del territorio, che sosteniamo nel tempo attraverso i finanziamenti della legge sullo spettacolo, consapevoli del fatto che non investiamo solo in arte e cultura ma anche nello sviluppo dell’Appennino bolognese, ricco di tesori culturali, a volte poco conosciuti, siti archeologici e paesaggi di grande interesse naturalistico”.
“Gli appassionati del soul scelgono il Porretta Soul Festival ormai a scatola chiusa– afferma il direttore artistico Graziano Uliani– senza guardare chi sarà presente, fiduciosi di ritrovare musica di qualità e novità interessanti, che ogni anno proponiamo per ravvivare la tradizione e per allargare gli orizzonti del Soul & Rhythm and Blues, con un occhio particolare alla old school. Il festival continua a coinvolgere tutta la città, ad attrarre persone da varie parti del mondo (America, Australia, Giappone, i luoghi più lontani), con concerti gratuiti nelle piazze di Porretta Terme, creando un’atmosfera di festa che dura quattro giorni. Quest’anno la città si è arricchita anche di un museo stabile, inaugurato recentemente dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dove campeggia l’abito di Rufus Thomas, centinaia tra foto e manifesti e locandine, e i memorabilia del festival”.
La vicesindaco di Alto Reno Terme, Elena Gaggioli, ha riferito che “ il festival fa parte dell’identità del territorio, un vero fiore all’occhiello, in cui il Comune investe non solo finanziariamente ma anche con uno sforzo organizzativo notevole per consentire agli amanti del soul di vivere la manifestazione in completa sicurezza”.
Il programma
Il programma si conferma come sempre molto ricco: dal classico Memphis Sound di Chilly Bill Rankin, accompagnato da Jerry Jones, alla voce del soul man per eccellenza, Don Bryant, e la presenza di artisti del calibro di Scott Sharrand e del veterano Wee Willie Walker, reduce dal successo ai recenti Blues Awards, e volto “immagine” del Festival.
Ci sarà la californiana Anthony Paule Soul Orchestra, da sei anni house band del festival, formata da 11 elementi, che si avvale di grandi solisti e del vocalist Larry Batiste, direttore musicale dei Grammy. Sempre da Memphis in arrivo anche la band The Bo-Keys, già ospiti del festival in passate edizioni. Non mancheranno le nuove star: da Houston, Annika Chambers e, da Chicago, la diva neo-soul Khylah B, oltre a Tony Wilson, definito “il giovane James Brown”, con la sua special guest Judy Lei. Da New Orleans ci sarà Willie West, pupillo del compianto Allen Toussaint e cantante ufficioso dei Meters; mentre da Portland in arrivo l’esuberante LaRhonda Steele, con l’imponente Curtis Salgado, armonicista e front man di osservanza soul-blues. Da Boston ma ormai adottato in Italia, ci sarà Sax Gordon, che si esibirà con Leon Beal e la Luca Giordano Band. Inoltre dalla Australia tornano The Sweethearts, band tutta femminile, e Georgia Van Etten. Infine, per la prima volta dal Burundi, arriverà J.P. Bimeni, performer sulle linee di Otis Redding, Curtis Mayfield e Bobby Womack.
Il premio che ogni anno il festival assegna alla carriera andrà a Pee Wee Ellis, già arrangiatore di James Brown ed Esther Phillips, per il contributo dato alla promozione e alla diffusione della musica soul e rhythm & blues. Il Sweet Soul Music Award 2019, sarà invece assegnato a Sergio Mancinelli, giornalista, conduttore televisivoe radiofonico per radio Rai e attualmente di Radio Capital, per il suo impegno nella promozione della musica soul.
La Anthony Paule Soul Orchestra, band residente del festival, è composta da Anthony Paule, alla chitarra, Endre Tarczy, al basso, Tony Lufrano, al piano ed Hammond B3, Derrick Martin, alla batteria, Charles McNeal, al sax tenor, Robert Sudduth, al sax baritone, Derek James, al Trombone, Bill Ortiz, alla tromba, e Larry Batiste, Sandy Griffith, Omega Brooks, ai cori. A presentare il festival come sempre ci sarà Rick Hutton, conduttore televisivo e radiofonico, già volto di Videomusic e musicista.
La suggestiva atmosfera di Porretta Terme farà da cornice alla manifestazione insieme allo Street Food Village, in pieno centro storico con concerti gratuiti dalle ore 11 alle 19. Inoltre, dal 16 al 26 luglio, nei dintorni di Porretta, ci sarà The Valley of Soul, iniziativa che vedrà 10 concerti collaterali con tanti protagonisti del festival dal 16 al 26 di luglio. Quest’anno l’iniziativa coinvolgerà 8 comuni e con due new entry: Camugnano e Castel di Casio.