Regione: Maltempo. Rimborsi ai cittadini di Lentigione (RE)

125

L’assessore Gazzolo: “Basta alibi. Il Governo ha fissato le norme, dica chiaramente se intende risarcire anche auto e pertinenze delle abitazioni, come abbiamo chiesto”

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – “Non ci possono essere alibi, e nemmeno è accettabile lo scaricabarile. È il Governo che ha stabilito le norme sui rimborsi dei danni che riguardano Lentigione, colpita dall’alluvione del dicembre 2017. E ora tocca al Governo dire chiaramente se intende modificarle per includere anche i risarcimenti sulle automobili e le pertinenze delle abitazioni, così come abbiamo chiesto ripetutamente di fare. Ma i fatti dicono che per ora li ha esclusi, mentre la Regione ha garantito da subito un sostegno di circa 350 mila euro per far ripartire quanto prima le attività commerciali. Lo ripeto: il Governo faccia chiarezza una volta per tutte, dopodiché saremo nelle condizioni di valutare un nostro eventuale intervento”.
Lo ribadisce l’assessore regionale all’Ambiente e protezione civile, Paola Gazzolo, intervenuta in Assemblea legislativa per rispondere a due interrogazioni durante il question time.

“La Regione Emilia-Romagna ha ripetutamente chiesto di rivedere i criteri affinché venissero inclusi anche i beni mobili registrati. E’ questo l’impegno che ho personalmente assunto incontrando i residenti di Lentigione con il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Manghi, lo scorso 17 settembre. Dal Consiglio dei Ministri serve un atto di chiarezza visto che la competenza è nazionale: dica chiaramente cosa intende fare e, di conseguenza, la Regione sarà nelle condizioni di valutare”.

“Dopo il 23 ottobre, termine per la presentazione delle domande, avremo il quadro delle necessità– conclude Gazzolo-. Al momento lo Stato ha messo a disposizione 5 milioni e 600mila euro, ma un altro impegno che ci siamo assunti è quello di chiedere al Governo risorse aggiuntive per assicurare i contributi a tutti gli interessati. Non accetteremo che qualcuno non veda riconosciuti i propri diritti”.