Nei Poli sociali e accanto ai volontari della Protezione civile, in lavori di manutenzione o nel monitoraggio del territorio: percorso al via per i lavori utili alla collettività
MODENA – Potranno svolgere supporto alle attività ai Poli sociali o in altre sedi dei Servizi soprattutto per agevolare l’accesso del pubblico nel rispetto delle disposizioni anti-Covid; altri saranno invece impegnati in piccoli lavori di manutenzione o in interventi collegati alla sicurezza della città coordinati dalla Polizia locale e prevedendo anche il coinvolgimento di altri settori.
Sono i primi Progetti Utili alla Collettività (Puc) che saranno proposti ai beneficiari di reddito di cittadinanza residenti nel Comune di Modena; come stabilisce la delibera, illustrata dall’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, per la predisposizione e l’attuazione dei progetti.
Nella prima fase di sperimentazione, i Puc saranno attivati nell’ambito sociale e della tutela dei beni comuni, includendo attività inerenti la protezione civile e la sicurezza della città. Il Settore Polizia Locale attiverà infatti più di un progetto per impiegare i beneficiari del reddito di cittadinanza nell’ambito di attività di protezione civile accanto ai volontari del Gruppo comunale di Protezione civile; in attività ausiliarie di monitoraggio del territorio, anche affiancando associazioni di volontariato che già collaborano con il Comando e in varie attività di supporto, per esempio, agli attraversamenti davanti alle scuole. Sempre nella fase sperimentale altri progetti riguarderanno, piccoli interventi di piccola manutenzione o di tinteggiatura, coordinati dal settore Lavori Pubblici.
La programmazione sarà dettagliata dai singoli settori coinvolti in questa fase, che individueranno il numero dei beneficiari e assegneranno i responsabili. I Puc saranno quindi inseriti nel catalogo della piattaforma Gepi per consentire ai beneficiari del reddito di cittadinanza di individuare l’ambito in cui prestare la propria opera a favore della collettività dopo una valutazione congiunta con i Servizi sociali territoriali che mantengono anche compiti di supervisione dei procedimenti per la gestione amministrativa ed informatica.
Nella prima fase, che potrà essere comunque attuata solo dopo l’uscita dalla zona rossa in riferimento all’emergenza sanitaria dal Covid-19, i Servizi sociali hanno già individuato una platea di potenziali beneficiari composta da alcune decine di persone tra quelle più giovani e con reddito di cittadinanza di importo maggiore.
Successivamente potranno essere attivati ulteriori progetti utili alla collettività a favore della cittadinanza modenese; i progetti potranno essere sviluppati in ambito sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni, nonché in altre attività di interesse generale coerenti con le finalità dell’ente locale e anche con l’apporto di ulteriori soggetti pubblici del terzo settore.