Reddito di cittadinanza, ancora aperto il bando rivolto al terzo settore per la presentazione di “Progetti utili alla collettività”

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I progetti che verranno presentati entro il 30 aprile saranno inseriti nel prossimo aggiornamento del Catalogo dei progetti

BOLOGNA – È ancora aperto l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per gli Enti del terzo settore interessati a presentare “Progetti utili alla collettività” (Puc) rivolti ai beneficiari del Reddito di cittadinanza.

A oggi i progetti presentati sono 28 e riguardano diversi ambiti: ambiente e cura delle aree verdi;  attività formative laboratoriali con i bambini; promozione culturale e ambito sociale e assistenziale; promozione e supporto in ambito solidale; attività di collaborazione in ambito sportivo. Complessivamente sono 121 i beneficiari del Reddito di cittadinanza che potranno essere impegnati in questi progetti; di questi 72 sono già attivi.

Come funziona il bando
Il bando è sempre aperto e possono partecipare tutti gli Enti del terzo settore (Società Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di promozione sociale, Imprese sociali e Fondazioni) con sede legale e/o operativa nel territorio del Comune di Bologna.

I progetti possono riguardare l’ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Possono essere attività nuove o mirate a implementare i servizi già esistenti, promossi dalle organizzazioni del terzo settore che aderiranno all’avviso. E’ possibile presentare uno o più progetti, anche in più ambiti di intervento. Le proposte pervenute vengono valutate dal Comune e inserite in un apposito elenco, il Catalogo dei progetti, pubblicato sul sito del Comune. Il Catalogo viene aggiornato a cadenza trimestrale sulla base dei nuovi progetti presentati.

La prossima scadenza per presentare i progetti, in vista del prossimo aggiornamento del Catalogo, è fissata per il 30 aprile.

Cosa sono i Puc
I Puc sono attività obbligatorie e non retribuite, destinate a tutti i beneficiari del Reddito di cittadinanza abili al lavoro. L’impegno va da un minimo di 8, fino a un massimo di 16 ore settimanali, da svolgersi nel Comune di residenza. Oltre che un obbligo, i Puc rappresentano un’occasione di inclusione e crescita sia per i beneficiari, che saranno inseriti nei progetti in base ai loro interessi e propensioni, che per l’intera collettività. I Puc vengono infatti individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e vanno supportare e integrare le attività ordinariamente svolte dal Comune e dagli altri Enti pubblici coinvolti.

Per tutte le informazioni consulta il bando e il Catalogo dei progetti
www.comune.bologna.it/bandi/contributi-progetti-utili-alla-collettivita-ambito-reddito-cittadinanza