PARMA – È un Rally del Taro particolarmente avaro quello chiuso lo scorso fine settimana da un Marcello Razzini che non è riuscito nell’intento di ripetere la brillante prestazione della passata edizione, archiviata sul secondo gradino del podio assoluto.
Il pilota di Parma, al via con una Skoda Fabia Rally 2 Evo di MS Munaretto ed affiancato da Gianmaria Marcomini alle note, mostrava le unghie già dallo shakedown, nonostante un notevole parco partenti, viaggiando sullo stesso ritmo dei più quotati avversari alla vigilia.
Condizioni meteo di difficile interpretazione, riesumando quanto già vissuto in Maremma, non impensierivano il portacolori della scuderia Collecchio Corse, firmatario del quinto tempo assoluto nel primo impegno di una Domenica che sembrava poter regalare belle soddisfazioni.
Il secondo round dell’International Rally Cup proseguiva sulla “Tornolo” con Razzini che, ottavo al controllo stop a poco più di tre secondi dal leader, si insediava al settimo nella generale.
Sulla speciale simbolo dell’appuntamento parmense, la lunga “Folta”, il pilota di casa era nuovamente quinto e si apprestava ad aggiustare il tiro alla successiva service area.
Dopo i primi tre crono erano soltanto 25”7 a separarlo dalla testa della classifica e, con cinque prove ancora da disputare, le posizioni di vertice non erano poi così lontane da raggiungere.
“Il parco partenti di questa edizione era davvero importante” – racconta Razzini – “perchè oltre ai vari Avbelj e Nucita si sono aggiunti anche nomi del calibro di Rossetti e di Ostberg. Nonostante questo, durante lo shakedown, eravamo al passo dei migliori quindi molto fiduciosi per affrontare la gara. Le prime tre prove speciali ci hanno visto nelle posizioni a ridosso del podio assoluto e, viste le condizioni meteo, andava già bene così perchè, oltre a guardare il risultato della singola gara, dovevamo pensare anche al campionato. In casa, lo sappiamo, la voglia di fare bene è sempre maggiore, rispetto alle altre gare. Eravamo pronti per lottare.”
Uscito dalla service area con il coltello tra i denti e con la determinazione per poter recuperare il terreno perso nel primo giro Razzini attaccava a fondo ma una staccata, forse troppo incisiva, gli faceva perdere contatto con il terreno, finendo contro un rail sulla quarta speciale.
Uno zero pesante per il parmense, sia nella generale che in ambito di IRC Challenge.
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