Sabato 8 febbraio alle 17.30 lo scrittore presenta il suo ultimo romanzo “L’isola delle anime” (Rizzoli) nel salone monumentale della biblioteca Passerini Landi
PIACENZA – Sarà lo scrittore Piergiorgio Pulixi con il suo ultimo romanzo “L’isola delle anime” (Rizzoli), vincitore del Premio Scerbanenco 2019, il protagonista del terzo appuntamento con la rassegna “Giallo e Nero”, sabato 8 febbraio alle 17.30 nella cornice del salone monumentale della biblioteca Passerini Landi. A dialogare con l’autore sarà Benedetta Barbieri, moderatrice di tutti gli incontri della rassegna “Giallo e nero” giunta alla settima edizione.
Piergiorgio Pulixi fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Nel 2008 ha pubblicato, insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot, “Perdas de fogu”, seguito dal romanzo sulla schiavitù sessuale “Un amore sporco”, inserito nel trittico noir Donne a perdere (2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata con il romanzo “Una brutta storia” (2012), miglior noir dell’anno per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con “La notte delle pantere” (2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e “Per sempre” (2015). Tutti editi da Edizioni E/O. Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo “Padre Nostro” e il thriller psicologico L’appuntamento (E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (E/O) vincitore del premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su “Manifesto”, “Left”, “Micromega” e “Svolgimento” e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Nel 2018 con Rizzoli ha pubblicato “Lo stupore della notte”.
La trama ruota attorno ad alcuni “cold case”. Quando le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce vengono confinate alla sezione Delitti insoluti della questura di Cagliari, ancora non lo sanno quanto può essere crudele un’ossessione. In compenso hanno imparato quant’è dura la vita. Mara non dimentica l’ingiustizia subita, che le è costata il trasferimento punitivo. Eva, invece, vuole solo dimenticare la tragedia che l’ha spinta a lasciare Milano e a imbarcarsi per la Sardegna con un biglietto di sola andata. Separate dal muro della reciproca diffidenza, le due poliziotte formano una miscela esplosiva, in cui l’irruenza e il ruvido istinto di Rais cozzano con l’acume e il dolente riserbo di Croce. Relegate in archivio, le due finiscono in bilico sul filo del tempo, sospese tra un presente claustrofobico e i crimini di un passato lontano. Così iniziano a indagare sui misteriosi omicidi di giovani donne, commessi parecchi anni prima in alcuni antichi siti nuragici dell’isola. Ma la pista fredda diventa all’improvviso rovente. Il killer è tornato a colpire. Eva e Mara dovranno misurarsi con i rituali di una remota, selvaggia religione e ingaggiare un duello mortale con i propri demoni.