PIACENZA – Con il reading teatrale in memoria degli internati militari, “Radio Tricolore: voci del silenzio”, si è concluso venerdì 15 novembre, presso il salone monumentale della biblioteca Passerini Landi, il ciclo delle iniziative organizzate dal Comune di Piacenza per il trentennale della caduta del Muro di Berlino. Ideata e realizzata dall’associazione teatrale culturale “La maschera di cristallo” e presentata dal giornalista Lodovico Lalatta, la rappresentazione teatrale si è incentrata sulla vicenda degli Internati Militari Italiani (IMI) in Germania, nello scorcio della Seconda Guerra Mondiale, una drammatica prova a cui tanti esponenti dell’Esercito Italiano regolare furono sottoposti per aver confermato la loro fedeltà alle libere istituzioni, all’autorità e agli ideali che li animavano. Questo il gruppo di testimoni portato sulla scena: il tenente colonnello Pietro Testa, il sottotenente Franco Camerini, i giovani ufficiali Bellini (8° Reggimento Artiglieria di Verona), Galimberti e Aldo Carlo Farioli, fra’ Ernesto Caroli, fondatore dell’Antoniano di Bologna, il piacentino Ernesto Anelli, Giuseppe Lazzati, che sarà poi notissimo ispiratore del pensiero politico e costituzionale cattolico e rettore dell’Università Cattolica, nonché il grande scrittore Giovannino Guareschi. Quale ambientazione una cantina – la sede, appunto, di “Radio Tricolore” -, uno spazio diviso in due zone, a distinguere i vivi dai morti; in quest’ultima i personaggi hanno preso voce e forma, grazie all’immaginazione della giovane Carlotta Guareschi, in quel luogo in cerca di testimonianze, e al contributo musicale.
“Non poteva avere conclusione più degna – sottolinea l’assessore alla Cultura, Jonathan Papamarenghi – il ciclo delle iniziative per il trentennale della caduta del Muro di Berlino che il Comune di Piacenza ha organizzato, in collaborazione con diverse realtà locali, nell’occasione con l’associazione culturale “La maschera di cristallo”. Agli incontri strettamente legati alla caduta del Muro se ne sono affiancati altri, più generali, volti a ricostruire storicamente un contesto, quello delineato nel “secolo breve”, il secolo dei totalitarismi, caratterizzato anche da drammi e pesanti sconvolgimenti e a mettere in evidenza l’impegno delle Forze Armate con il loro contributo a tutela della democrazia e della libertà. Il reading teatrale “Radio Tricolore: voci del silenzio” ha avuto il pregio di portare all’attenzione una vicenda legata al Secondo Conflitto Mondiale purtroppo un po’ trascurata nel complessivo ricordo di quel drammatico momento della nostra Nazione. Attraverso una serie di testimonianze, commoventi, autorevoli e altamente educative, il pubblico presente ha potuto riportare alla memoria e rivivere i valori, le scelte eroiche e il sacrificio per gli ideali di Patria, libertà e democrazia compiuto dagli Internati Militari Italiani in Germania”.
“Il titolo “Radio Tricolore” – afferma la prof.ssa Giovanna Liotti, autrice del testo e regista della rappresentazione – ricorda una radio clandestina realmente esistita, una delle tre esistenti, e denota il motivo di fondo della scelta coerente – coerente fino al sacrificio della vita – di questi veri Italiani. Le “voci dal silenzio” sono ovviamente le voci di questi soldati, anche se non sono sempre voci fatte di parole, ma spesso fatte di sfoghi interiori. Si tratta però anche del silenzio che veniva dalla Patria, ove spesso questi suoi devoti figli erano dimenticati e relegati nello spazio di un momento infelice della storia, nelle pieghe di un dramma – la guerra, i totalitarismi – che si voleva dimenticare quanto prima possibile”.
Il lavoro teatrale si è concretizzato grazie alla collaborazione tra la prof.ssa Giovanna Liotti, direttrice dell’associazione, e il Maestro Camillo Mozzoni, che ne ha curato il progetto artistico e musicale quale direttore dell’Ensemble “Breath Quartet”.