Raccolta differenziata, una quindicina di trasgressori immortalati dalle fototrappole attive sul territorio comunale

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palazzo del municipio RiminiRIMINI – Un efficace strumento per contribuire a innalzare il livello di controllo contro l’abbandono dei rifiuti, a tutela del decoro urbano e dell’ambiente. Continua a lavorare le “fototrappole”, il sistema di videocamere a sensori posizionate vicino ai cassonetti della raccolta differenziata. Un meccanismo attivo a rotazione in diverse zone della città, anche sulla base delle segnalazioni di situazioni di maggiore criticità. Sono oltre una quindicina i trasgressori immortalati dalle fotocamere perché sorpresi ad abbandonare i sacchetti di rifiuti fuori dai contenitori della raccolta differenziata o ad utilizzare gli stessi in maniera sbagliata.

Le Fotocamere di Controllo Ambientale funzionano anche in caso di assenza totale di illuminazione e possono inviare un sms di allarme nel caso di tentativi di manomissione dei contenitori presenti nell’isola ecologica. Le zone video-sorvegliate, autorizzate dalla Prefettura, sono state individuate sulla base delle segnalazioni pervenute dai cittadini, dalla Polizia Municipale, dall’ufficio ambiente, dal gestore del servizio di raccolta e dalle Guardie Ecologiche Volontarie. L’occhio elettronico infatti rappresenta un ausilio all’attività che da anni conducono le Guardie ecologiche volontarie della provincia di Rimini. Un’attività di controllo che interessa l’intero territorio comunale e che annualmente si traduce in circa un centinaio di infrazioni accertate dalle Gev, notificate poi dalla Polizia Locale. Le sanzioni variano da un minimo di 52 euro ad un massimo di 300 a seconda del tipo di violazione che si commette.

“Le fototrappole rappresentano un importante strumento in più a nostra disposizione per cercare di verificare e andare a limitare l’abbandono dei rifiuti e il mancato rispetto delle regole di utilizzo delle isole ecologiche, un occhio elettronico che si integra con il prezioso lavoro delle guardie ecologiche volontarie e della Polizia Locale – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – La possibilità di risalire all’identità dei trasgressori penso possa (PUO’ toglierei “PENSO POSSA”) rappresentare un forte deterrente per coloro che ancora non si rendono conto di come anche solo un sacchetto di rifiuti abbandonato rappresenti un’offesa al decoro della città e uno sfregio all’impegno della stragrande maggioranza dei cittadini che con attenzione si dedicano alla raccolta differenziata, che anche nel nostro territorio continua a crescere. La corretta differenziazione di plastica, carta, vetro e rifiuti organici è indispensabile per agevolare i processi di trattamento e riciclo di tutte le tipologie di materiali che in questo modo rientrano nei processi produttivi evitando l’uso di materie prime vergini”.