La domanda del consigliere Bosco
“Alla luce dell’articolo di stampa chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere politico-amministrativo nel merito. In particolare chiedo se, per far fronte al prossimo sblocco degli sfratti, il Comune intenda attingere al patrimonio immobiliare gestito da Acer”.
La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative all’alto numero di richieste di sfratto pendenti su locali adibiti ad abitazione che dovrebbero andare in esecuzione una volta terminato il blocco imposto dell’emergenza sanitaria; pone la seguente domanda di attualità per sapere come intendano agire per scongiurare il drammatico scenario che si prospetta; per sapere se ritengano di sollecitare il futuro Governo, anche in coordinamento con altre Amministrazioni comunali e con Anci e in vista dell’arrivo degli stanziamenti del Recovery Fund, per la stesura di un piano straordinario per l’abitare che coinvolga le città, in particolare le grandi aree urbane e metropolitane a grande tensione abitativa; per avere una valutazione politico amministrativa complessiva sul tema”.
La risposta dell’assessore Gieri
“Grazie presidente,
ringrazio i consiglieri per consentirmi, nella risposta, di fare il punto delle azioni che abbiamo messo in campo. Come sapete, l’ho detto anche in un’intervista, non amo mai parlare di emergenza anche quando ci sono tutte le condizioni perché in qualche maniera questo termine venga utilizzato, perché ritengo che dobbiamo sempre farci trovare pronti ad affrontare i problemi. Lo dico perché sul tema sfratti, lo ricordavano bene i due consiglieri nel loro intervento, l’emergenza è qualcosa che accade improvvisamente, mentre dello sblocco degli sfratti, quindi dell’avvio delle esecuzioni, siamo consapevoli da mesi, quindi dobbiamo farci trovare assolutamente pronti. Ne approfitto per fare il punto delle azioni messe in campo. L’attività straordinaria del progetto Mille case per Bologna per la realizzazione di nuovi alloggi pubblici, è di per sé una risposta alla crescente domanda di casa, sia nell’immediato sia nel medio periodo. Come sapete, questo progetto l’abbiamo avviato a inizio mandato, quindi proprio in una situazione in cui già di disagio abitativo si parlava. Lo abbiamo rendicontato rispondendo a qualche interrogazione dei consiglieri, questa attività è a disposizione di tutti, perché i numeri sono importanti. Naturalmente, ci tengo qui a sottolineare, che il progetto e il programma Mille case per Bologna si integra perfettamente e anticipa anche alcuni contenuti del Piano urbanistico generale che abbiamo recentemente adottato, che ha tra i suoi pilastri strategici l’abitabilità e l’inclusione. Bologna quindi un piano per l’abitare ce l’ha già e non l’ha preparato oggi ma ci sta lavorando da tempo, è il PUG che nel suo complesso, nelle sue diramazioni, come il programma Mille case per Bologna, costituisce il nostro piano per l’abitare. Tenete conto per capirci, che nel vecchio PSC sul tema casa c’erano sostanzialmente quattro righe, mentre invece nel nuovo Pug, registrando i cambiamenti avvenuti in città e quindi le nuove necessità, il tema dell’abitare è un pilastro centrale del nostro Piano strategico.