Bologna

Question Time, chiarimenti sull’interramento della linea ferroviaria Bologna – Porto Maggiore

BOLOGNA – L’assessore Claudio Mazzanti ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sull’interramento della linea ferroviaria Bologna – Porto Maggiore.

La domanda della consigliera Clancy
“Viste le notizie relative al progetto di interramento di alcuni tratti della linea Bologna Porto Maggiore, progetto lungamente discusso che ora pare abbia subito ulteriori modifiche e sarebbe pronto a partire;
visto che il progetto, a quanto consta alla scrivente, prevede l’interramento della linea ad un solo binario con grave compromissione della possibilità di sviluppo futuro della linea SFM, come testimoniato da moltissimi tecnici del settore dei trasporti e anche, in una partecipata Commissione consiliare, dall’allora Assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini;
viste le dichiarazioni del Presidente del Quartiere San Donato San Vitale Simone Borsari che prefigura la creazione di una ciclabile, di un percorso pedonale e di una fascia verde sull’attuale tracciato ferroviario, seppure, sempre a quanto consta alla scrivente, l’interramento della linea ferroviari riguarderà solo i tratti stradali con passaggio a livello; pongo la seguente domanda di attualità per sapere se le modifiche al progetto siano così sostanziali da consentire la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale continuo, come pare lascino intendere le dichiarazioni del Presidente di Quartiere, o se il progetto, come in origine, si limiti all’interramento nei tratti interessati dai passaggi a livello; per sapere quali pensano possano essere i vantaggi a livello ambientale di un tale progetto che sostanzialmente agisce esclusivamente sulla “fluidificazione” del traffico veicolare privato; per sapere se non ritengano che la compromissione dello sviluppo futuro della linea SFM non rappresenti un passo indietro rispetto agli impegni ambientali della Giunta; per avere una valutazione politico amministrativa sul tema”.

La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile consigliera, con riferimento alla sua domanda, le preciso che l’intervento di interramento della linea ferroviaria SFM2 Bologna-Portomaggiore è stato oggetto di apposita Conferenza dei Servizi regionale nel 2015 che ne ha approvato il progetto definitivo con migliorie e prescrizioni. Successivamente, nel 2018, FER ha espletato una procedura di gara per l’affidamento dell’attività di adeguamento del progetto definitivo del 2015 alle predette prescrizioni e migliorie: le modifiche più rilevanti hanno riguardato il mantenimento della permeabilità carrabile in corrispondenza di via Cellini (dove il progetto del 2015 prevedeva il mantenimento della sola permeabilità pedonale) e la previsione della realizzazione della fermata Libia con tutte le sue funzionalità in modo da poter essere aperta da subito al servizio passeggeri, mentre il progetto del 2015 ne prevedeva solo un iniziale attrezzaggio tecnologico.

L’obiettivo dell’intervento è quello di eliminare 5 passaggi a livello tramite l’interramento di due tratti della linea:
Tratta T1: tra la galleria esistente Zanolini, che è a binario unico, e la Fermata Rimesse
Tratta T2: tra via Cellini e via Larga
Le aree di intervento di riqualificazione superficiale, con previsione di aree verdi a ricopertura della galleria e realizzazione di percorsi ciclopedonali, sono circoscrivibili a tutta la tratta di galleria artificiale compresa tra Fermata Zanolini e la futura fermata Libia, la zona della Fermata Rimesse, interessata da un nuovo cavalcaferrovia sull’omonima via, nonché la zona nell’intorno della Fermata via Larga, come vede tutto il tratto. In queste zone il progetto prevede la realizzazione di nuovi tratti di percorsi ciclopedonali che consentono la ricucitura con i percorsi esistenti.

I benefici che l’opera comporta attengono diverse componenti, tra le quali vi è quella ambientale. In estrema sintesi l’intervento di interramento comporterà:
un incremento della salubrità delle zone interessate in termini di riduzione di inquinamento e rumore;
maggiore regolarità e sicurezza per il traffico ferroviario, grazie all’eliminazione dei 5 passaggi a livello e delle relative interferenze alla circolazione ferroviaria, miglioramento dell’accessibilità ai servizi ferroviari, grazie agli interventi previsti sulle Fermate Rimesse e Larga e alla realizzazione completa della nuova Fermata Libia (fermata ospedale Sant’Orsola)
maggiore sicurezza e minore congestione per il traffico veicolare;
un miglioramento della continuità e della sicurezza dei percorsi pedonali e dei percorsi ciclabili nelle zone interessate dagli interventi.

Il progetto in questione non comporta una limitazione e una compromissione delle potenzialità di sviluppo futuro della linea SFM2 Bologna-Portomaggiore. Si tratta di una discussione che è già stata affrontata negli anni scorsi e analizzata in maniera approfondita dal punto di vista tecnico, essendo già stati evidenziati i vincoli esistenti presenti sulla tratta urbana della linea. Il progetto di cui stiamo trattando tiene conto di tali vincoli e, partendo da essi, prevede interventi che riqualificheranno e miglioreranno il servizio ferroviario, senza introdurre elementi di ulteriore limitazione all’esercizio della linea.

Si tratta pertanto di un’opera strategica, da tempo attesa, per la quale sono state reperiti per intero i finanziamenti necessari alla sua realizzazione, nell’ambito del Progetto Integrato Mobilità Bolognese (P.I.M.BO.) grazie alla revisione che il CIPE ha approvato con l’apposita delibera numero 65 del 2020. Questo significa che per mantenere la tempistica e il cadenzamento di questa linea, come voi sapete, è prevista la realizzazione di un doppio binario di scambio passata la Zona Roveri, ecco perché si dà questa indicazione perché si è tenuto conto di quello che significa il binario unico quindi si è creata la condizione per avere comunque un cadenzamento adeguato. L’altra questione è di grossa rilevanza perché il Cipe e il Ministro dei Trasporti hanno approvato sostanzialmente una linea completa, quindi con una fermata al Sant’Orsola finita e sopratutto l’eliminazione del passaggio a livello di via Cellini con tutto quello che significava per gli abitanti della zona. Terza questione, non va dimenticato il fatto che, come già avvenuto su altre linee ferroviarie, ad esempio Bologna-Malalbergo, così come avviene qua, tutto il percorso che viene interrato viene trasformato in piste ciclabili e sistemato con verde urbano, quindi si migliora il servizio ferroviario e contemporaneamente si risolve un problema di mobilità e sopratutto la parte superiore diventa un percorso di mobilità dolce, questo credo che sia molto importante, oltre all’integrazione di una cifra di circa 10 milioni di euro che è servita per completare al 100% l’intervento”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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