La domanda della consigliera Scarano
“Le corsie senza delimitazione non incoraggiano l’uso della bici. Rivedere i criteri di progettazione. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se, ad oggi, l’amministrazione è in grado di trarre un bilancio sulla percentuale di gradimento della qualità e del grado di sicurezza delle piste ciclabili poste in essere , in particolare per quella realizzata in Via Saragozza la cui segnaletica orizzontale presenta già dei frequenti tratti scoloriti e quindi non individuabili e ciò costituisce un evidente pericolo”.
La risposta dell’assessore Mazzanti
“Rispondo alla consigliera ricordandole che le piste ciclabili sono tutte costruite sulla base di leggi nazionali e in rispetto al Codice della Strada, sono fatte conformemente a quanto previsto dal legislatore, proprio perché è vero che è aumentato l’uso della bicicletta, parliamo di un 20% in più a livello nazionale, d’altra parte nel nostro Piano investimenti abbiamo sia piste in struttura dove questo è possibile farlo, e anche piste di questo caso, che nona caso il legislatore su richiesta unanime dei comuni italiani , amministrati da partiti di destra, centro e sinistra, non è una richiesta di Bologna, il Codice della Strada è stato modificato perché in sede Anci sindaci di destra, di centro di sinistra, hanno chiesto al governo di allora e al parlamento di cambiare il Codice della Strada per permettere questo tipo di piste, in linea con altrettante piste che da anni vengono costruite nello stesso modo in tantissimi paesi europei, del nord Europa.
Con riferimento alla sua domanda, come già precisato in risposta ad un precedente suo quesito, si conferma che gli interventi eseguiti lo scorso anno in diversi assi viari della città e quelli programmati in futuro, finalizzati a rendere l’organizzazione dello spazio stradale più favorevole alla circolazione delle biciclette, traggono ampio giovamento dalla possibilità, introdotta di recente nel Codice della Strada, di realizzare nuove tipologie di percorsi ciclabili come la corsia ciclabile ex art. 3 comma 1 punto 12-bis) del Codice della Strada, inserita all’interno della ordinaria corsia veicolare come parte integrante di essa e destinata alla percorrenza delle biciclette.
Molte delle novità che lo scorso anno hanno interessato il Codice della Strada, è opportuno ricordarlo, sono il frutto di un lungo impegno di varie Amministrazioni comunali, tra cui anche la nostra, coordinate dall’Anci in sede di confronto con le strutture del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, volto ad adeguare la normativa italiana in senso maggiormente favorevole alla circolazione delle biciclette, come già avviene da decenni in moltissime nazioni ciclisticamente evolute, europee e non solo.
È appena il caso di rammentare i vantaggi pratici offerti da una rete ciclabile di tipo leggero e ubicata prevalentemente in carreggiata:
I riscontri a disposizione dell’Amministrazione sulle opere realizzate non evidenziano situazioni di criticità e anzi inducono a confermare l’impostazione progettuale fin qui seguita che, si ricorda, è pienamente in linea con gli indirizzi indicati dai vigenti strumenti di pianificazione a livello comunale e sovracomunale (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – Pums – e Piano Generale del Traffico Urbano – Pgtu, al cui interno vi è il Biciplan di Bologna).
La manutenzione della segnaletica stradale è un’attività garantita normalmente dall’Amministrazione nell’ambito del servizio manutentivo del patrimonio strade e segnaletica comunale (contratto “Global Strade”): in tale ambito viene mantenuta in efficienza tutta la segnaletica orizzontale, con ripassi programmati e periodici che riguarderanno ovviamente anche i nuovi elementi di segnaletica ciclabile introdotti dai più recenti interventi.
Infine, per quanto attiene al caso specifico di via Saragozza, si precisa che tale sistemazione è stata attuata con una procedura speditiva, in sinergia con un intervento estivo di manutenzione del manto stradale. Tale modalità operativa si è resa necessaria per fare fronte in maniera rapida alle nuove esigenze di mobilità dettate dall’emergenza COVID-19, nell’ambito del “Piano emergenziale della mobilità ciclabile” licenziato lo scorso 28 luglio 2020 dalla Giunta comunale. Cogliendo tale opportunità, è stata solo anticipata la realizzazione di un assetto stradale già previsto dalla pianificazione in essere, la cui realizzazione in origine era demandata ad un progetto già inserito nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici, con codice intervento n. 6074. Tale progetto, che andrà in esecuzione nella seconda parte del corrente anno, costituirà la sede più opportuna per apportare una serie di affinamenti puntuali tesi a migliorare ulteriormente l’efficacia di quanto fin qui realizzato”.
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