La domanda del consigliere Sassone
“In relazione all’articolo di stampa dove i residenti muniti di relativo contrassegno sono stati multati per la sosta, dove dichiarano che nei sei anni precedenti non si sia mai verificato un fatto simile chiede un proprio pensiero politico in merito e se non ritenga che, ai residenti in zona, debbano essere date alternative per la sosta dei propri veicoli”.
La risposta dell’assessore Mazzanti
“Gentile consigliere, con riferimento alla domanda sentito in proposito il Comando di Polizia Locale, è necessario innanzitutto premettere che le strade situate nell’area dell’ex Ghetto costituiscono tuttora, così come in passato, oggetto di controlli riguardanti il rispetto delle norme del Codice della Strada. Risultano infatti applicate, a tale riguardo, diverse sanzioni relative alle varie tipologie di violazioni in materia sosta. Per quanto concerne specificamente l’aspetto ora in esame, non si può che evidenziare come gli agenti accertatori siano tenuti ad effettuare controlli, in qualunque zona della Città, sia di iniziativa che a seguito di segnalazioni inoltrate dalla cittadinanza. Nello svolgimento di questo servizio, in qualità di pubblici ufficiali, non hanno alcuna facoltà di agire in maniera discrezionale od effettuare valutazioni di carattere soggettivo, ma hanno l’obbligo, imposto dalla legge, di applicare sanzioni ogniqualvolta accertino violazioni. Sottolineo “inoltrate dalla cittadinanza”. Ricordo al consigliere Sassone che in seguito alla commemorazione di Marco Biagi sono stati pubblicati due articoli, su due quotidiani con cronaca locale, che si chiedevano come mai c’era così tanto disordine nella sosta e come mai non ci fosse una presenza assidua o degli ausiliari o della Polizia Locale per far cessare questa sosta impropria e abusiva essendoci da sempre i cartelli di sosta vietata, e multe in passato ne sono state fatte”.