Bologna

Question Time, chiarimenti sulle misure di prevenzione Covid nei centri commerciali

BOLOGNA – L’assessore Alberto Aitini ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle misure di prevenzione Covid nei centri commerciali.

La domanda della consigliera Scarano

“Il Governo ha deciso che i centri commerciali non sono sicuri, e questa decisione fa intendere che chi lavora nei centri commerciali non è ritenuto in alcun modo capace di mettere in pratica delle misure di prevenzione, anche molto stringenti, adatte a tutelare la salute dei clienti e dei dipendenti. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta di esprimere un pensiero politico in merito e vorrei conoscere se condivide o meno l’accorato appello che si leva da diversi piccoli centri commerciali come ad esempio il Fossolo 1 o il Centro Gallia e che evidenzia quanto sia contraddittoria questa scelta. Sono anche a chiedere se, le immagini degli assembramenti che già nella giornata di ieri si sono verificati in città laddove lo shopping è ancora consentito, possono indurre le persone a pensare che il Governo abbia deciso dove i bolognesi possono o non possono effettuare le spese di Natale”.

La risposta dell’assessore Aitini

“Grazie presidente, grazie consigliera, penso che sappiamo tutti quanto sia complicato fare scelte che devono tenere conto di una molteplicità di aspetti. Gli esperti dicono chiaramente che negli spazi chiusi la trasmissione del virus avviene molto più rapidamente rispetto che negli spazi aperti. Allo stesso tempo condivido il fatto che nella nostra città ci siano anche dei piccolissimi centri commerciali che non hanno grandi afflussi di persone soprattutto non hanno grandi afflussi di persone contemporaneamente e sono quindi più simili a negozi di vicinato. Probabilmente sarebbe stato meglio fare una differenziazione tra piccoli centri commerciali e grandi centri commerciali è chiaro che in queste scelte, che si fanno a livello nazionale, tener conto della molteplicità degli aspetti che ci sono in campo e delle differenze che ci possono essere in tutta Italia tra diverse tipologie di centri commerciali è molto difficile, e io penso che non sia stato fatto. Sicuramente è una scelta che penalizza le attività commerciali all’interno dei centri commerciali e, come ho detto più volte, la cosa importante poi è che ad alcune scelte del Governo, che devono prima di tutto salvaguardare la salute dei cittadini, corrispondano poi misure economiche che vadano ad aiutare le attività che sono direttamente coinvolte dalle quelle stesse scelte.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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