La domanda della consigliera Lembi
“Visti gli articoli di stampa invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico-amministrativa circa i dati riportati nella seduta della Commissione”Parità e Pari opportunità” del 3 marzo 2021 che esplicitano una particolare questione legata alla violenza di genere e alle nuove generazioni. Chiede altresì una opinione su una possibile azione/campagna comunicativa ad hoc, da promuovere coinvolgendo l’Università e la scuola”.
La risposta dell’assessora Zaccaria
“Gentile consigliera Lembi,
torno brevemente a quanto siamo riuscite ad esplorare nella commissione di mercoledì 3 marzo. Il tema era sulle violenze di genere, ma con un focus appunto sulle giovani. Abbiamo parlato di violenze nei confronti delle giovani donne in coppie giovani, di violenze che arrivano dalla famiglia quando fuoriescono dal modello che ci si aspetta da loro, della diffusione di immagini sessualmente esplicite che è un reato in forte crescita, molto diffuso tra i giovani visto l’utilizzo delle nuove tecnologie per il suo compimento, ma anche in generale di bullismo, le cui vittime in questo caso possono essere le ragazze ma anche i ragazzi. Tutto questo a conferma che la violenza nei confronti di giovani donne, o di giovani in generale o di persone ritenute fragili, è basata su stereotipi ancora fortemente radicati che vedono donne e soggetti fragili in posizione di subordinazione, tanto da farli diventare destinatari di prevaricazioni e violenze. Quello che è emerso molto chiaramente, da parte di tutte le figura professionali presenti, sia dalla Procura con personale molto preparato, ma anche dalle attiviste e associazioni presenti, è quello che di solito indichiamo come un deficit culturale: alla base di ciascuna delle forme di violenza che ho citato, che colpiscono persone giovani, troviamo però sempre le stesse carenze culturali che caratterizzano ogni tipo di sopraffazione e violenza di genere, ovvero la mancanza di una vera parità nella considerazione e nell’immagine dei generi, la svalutazione della figura femminile e, quando le vittime sono giovani uomini, la prevaricazione di persone in condizioni di fragilità o ritenute in condizioni di inferiorità.