BOLOGNA – L’assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sull’associazione Mozart.
La domanda del consigliere Errani
“Visto la rassegna stampa in merito alla chiusura dell’Associazione Mozart 14 come conseguenza della pandemia Covid-19, nata per volontà di Alessandra Abbado, nel solco delle attività di musica per il sociale portate avanti dal padre, Claudio Abbado. In particolare, la città di Bologna rischia di perdere due esperienze importanti quali l’attività musicale e sociale rivolta alle persone detenute presenti presso la Casa Circondariale di Bologna, il Coro Papageno diretto dal maestro Michele Napolitano, e il progetto Leporello rivolto ai minori presenti presso l’Istituto Penale Minorile di Bologna. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta: ad esprimere una valutazione politica sull’opportunità di sostenere, anche tramite il Comitato Locale Esecuzione Penale, la continuità delle attività musicali e sociali che l’Associazione Mozart realizzava alla Dozza e al Pratello”.
La risposta dell’assessora Zaccaria
“La notizia mi ha dato veramente un dispiacere. L’Associazione Mozart, lo ha già evidenziato lei, ha portato in città per 7 anni dei progetti preziosissimi, non solo quelli del coro Papageno, l’attività musicale presso il carcere minorile, ma come ha già evidenziato il laboratorio di musicoterapia per i bambini ricoverati al Policlinico Sant’Orsola, i laboratori di ritmo e voce per i ragazzi sordi o con disabilità percettive; portare la musica nel modo in cui lo faceva questa associazione è estremamente prezioso e a prescindere dalla visibilità che poi progetti come il coro Papageno hanno avuto, lo ha già indicato lei, due occasioni veramente eccezionali, credo che l’arricchimento e la possibilità di accesso al mondo della musica che hanno dato loro in questi anni davvero non possa essere disperso. Mi sono davvero rammaricata quando ho saputo che la pandemia tra le varie vittime illustri anche nel mondo della cultura aveva colpito l’Associazione Mozart 14, un dispiacere vero. Posto il fatto che voglio essere ottimista e andiamo verso una ripresa di tutte le attività, nello specifico quelle che lei ha già evidenziato, presso il carcere della Dozza, ma anche presso l’istituto minorile, io credo che l’Amministrazione comunale dovrà necessariamente impegnarsi e in qualche modo farsi carico, non le so dire in questo momento se all’interno del Clepa, dove però c’è comunque un confronto tara tutti gli attori del carcere come è ben noto, ma diciamo anche in rapporto anche a altre associazioni, che possano in qualche modo raccogliere, proseguire, o coinvolgere anche in qualche modo quello che si può dell’Associazione Mozart 14.
Credo che non ci possiamo permettere di perdere questo contributo per il beneficio sociale che ha e poi perché non possiamo soccombere rispetto ai danni che la pandemia ha fatto. Sappiamo che ha colpito il mondo della cultura in una maniera in cui forse ancora oggi capiamo poco delle conseguenze, forse la prossima Amministrazione dovrà necessariamente farsene carico, dico la prossima perché come ha detto lei, in realtà, le attività nel carcere non sono ancora riprese a pieno ritmo, e spero che i prossimi mesi vedano un rientro più regolare con tutte le attività che venivano svolte prima ed è quel momento in cui effettivamente valutare come proseguire. Credo sia una grossa mancanza, penso ai detenuti e alle detenute che si vedono da un giorno all’altro privati di quello che era un punto di riferimento. Io personalmente ho assistito ad alcune esibizioni del coro Papageno, chi l’ha visto lo sa, e credo che la partecipazione dei detenuti e delle detenute insieme, fosse qualcosa di molto prezioso a cui non possiamo rinunciare. Condivido in pieno le sue osservazioni e mi auguro che si possa procedere. Mi farò carico sperando di riconvocare un ulteriore e ultimo incontro del Clepa per sollevare immediatamente la questione, Tutto quello che posso fare in questo periodo senz’altro sarà mia cura farlo”.