BOLOGNA – L’assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità delle consigliere Mirka Cocconcelli e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull’allerta caldo.
La domanda della consigliera Cocconcelli
“Allerta gialla anche a Bologna per l’eccessive temperature. La Regione, Arpae e Protezione Civile hanno già diffuso un’allerta meteo, associata a temperature massime superiori a 34 gradi che potrebbero comportare danni alla salute soprattutto nei cittadini anziani e comportare un iper afflusso di codesti cittadini presso i PS cittadini. Dato che prevenire è meglio che curare e non vogliamo trovarci di fronte agli ennesimi episodi di mala organizzazione ospedaliera cittadina, chiedo all’Amministrazione quali politiche si pongano in essere per aiutare gli strati deboli della popolazione”.
La domanda della consigliera Borgonzoni
“Visti gli articoli di stampa – di seguito allegati – alla luce dell’ondata di caldo che sta colpendo e colpirà la nostra città per un tempo non ben precisato e toccherà temperature che sfioreranno i 40° sono a chiedere quali strumenti siano stati messi in atto sinora soprattutto per salvaguardare la popolazione più anziana e fragile e se non ritiene sia necessario intervenire ulteriormente con strumenti informativi/preventivi, un servizio domiciliare di controllo agli anziani ma anche alle persone disabili, autobus con regolare aria condizionata e soluzione tempestiva dei guasti. Chiedo anche di sapere se ha in animo di adoperarsi con provvedimenti speciali”.
La risposta dell’assessore Rizzo Nervo
“Le domande mi consentono, credo utilmente anche di fare la ricognizione e comunicare ulteriormente quelle che sono le misure messe in atto come sempre in caso di ondate di calore prolungate come in questo momento sta avvenendo e anche segnalare quello che è uno sforzo supplementare che stiamo cercando di realizzare proprio per l’intensità di quest’ondata.
Per quanto riguarda il fenomeno delle ondate di calore e le politiche che l’Amministrazione mette in campo per prevenire i rischi si specifica che annualmente, nel periodo da metà giugno a metà settembre, si attiva il progetto di “Prevenzione delle Ondate di Calore”. Tale progetto definisce azioni per prevenire i rischi che le alte temperature estive possono provocare, in particolare alle persone anziane, sole o in nucleo, con una situazione di fragilità elevata, determinata da problemi di natura sanitaria o di natura sociale.
L’azione specifica del Comune si orienta attraverso una rete di solidarietà a sostegno degli anziani e delle loro famiglie; la rete è resa possibile dal contributo delle associazioni di volontariato, dei centri sociali e anziani e delle Farmacie che, insieme al lavoro professionale, relativo all’assitenza domiciliare, del servizio Ages (Aledebaran Gestione Emergenza Sociale), contribuiscono a realizzare le azioni previste.
Il progetto, coordinato per la parte operativa da CUP 2000, si inserisce nel più complesso progetto di sostegno agli anziani fragili attivo per tutto l’anno, noto come Progetto E-Care finalizzato al sostegno e alla compagnia degli anziani costretti al domicilio per problemi clinici, sociali e di funzionalità motoria.
L’azione di sensibilizzazione del Comune raggiunge circa 4.000 anziani, individuati in collaborazione con l’Azienda Usl di Bologna, a cui viene inviata una lettera che è già stata inviata nel mese scorso, con le informazioni relative al progetto, il numero verde da contattare e i consigli da mettere in atto, per proteggersi quanto più possibile nelle giornate caratterizzate da ondate di calore. Si tratta di cittadini ultra-sessantacinquenni, individuati dall’Azienda Usl, con una situazione di fragilità molto elevata, determinata da problemi di natura sanitaria e sociale.
Sia oggi, sia domani, avendo io chiesto a Cup 2000 di anticipare le modalità normali di chiamata degli anziani anche se siamo ancora al secondo giorno di calura (ricordo che questa modalità si attiva dopo il terzo giorno di ondate di calore quando non vi è neanche la tregua notturna), per questo le persone più fragili individuate dall’AUSL inizieranno a ricevere telefonate di informazione e prevenzione tese a capire le condizioni effettive di tali persone, la presenza di riferimenti famigliari o assistenziali che possano eventualmente raccogliere particoalri fragilità che il caldo acuisce e informare sui comportamenti corretti da assumere in corso di ondata di calore. Oggi e domani tale attività è svolta dagli operatori del call center, proprio per questa richeista specifica che ho fatto loro, lunedì invece saranno coinvolti come normalmente avviene i volontari delle associazioni. Già dal 15 giugno sono stati attivati e restano attivabili i servizi previsti dal piano di prevenzione (interventi al domicilio di assistenza, accompagnamenti, iniziative di socializzazione, consegna al domicilio di farmaci e alimenti); il numero verde 800562110 è disponibile per avere informazioni e contattabile dalla generalità della popolazione per attivare dei servizi o anche solo per consigli ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17 e al sabato dalle 8.30 alle 13.
Il progetto è realizzato con la collaborazione dell’Azienda Usl di Bologna, Asp Città di Bologna, Arpae, Protezione Civile del Comune, Servizi Sociali dei Quartieri ed è coordinato operativamente da CUP 2000.
Le associazioni di volontariato coinvolte sono: A.U.S.E.R. (Associazione per l’autogestione dei servizi e della solidarietà), il Comitato Provinciale di Bologna della Croce Rossa Italiana, Anteas G.Fanin (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà), Pubblica Assistenza Croce Italia, ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali e Aree Ortive).
Inoltre forniscono la loro attiva collaborazione sia le farmacie private aderenti a Federfarma Bologna che le farmacie comunali di AFM.
Ricordo nello specifico i servizi che già richiamavo prima, il servizio telefonico ondate di calore del Comune di Bologna, il servizio specifico di assistenza domiciliare, i servizi offerti dal volontariato che non solo contribuisce con le chiamate ma, anche rispetto alle singole caratteristiche di ogni associazione, interviene mettendo in gioco quella capacità di vicinanza (spesso territoriale) che possono mettere in campo, il servizio di supporto infermieristico telefonico, il servizio di consegna dei farmaci.
Non abbiamo implementato questi servizi, nel senso che non ne abbiamo immaginati degli altri, la cosa che ho fatto ieri, oltre al fatto di chiedere a Cup di anticipare il servizio di chiamata agli anziani, è stato di chiedere ai soggetti coinvolti di prestare particolare attenzione in questi giorni e anche di darci frequentemente dei feedback.
Abbiamo anche dato comunicazione il 5 giugno, con una conferenza stampa, per dare informazione ai cittadini dell’avvio del progetto e delle azioni poste in essere, oltre alla lettera arrivata a casa dei 4 mila anziani fragili.
Per quanto riguarda il miglioramento del comfort per i passeggeri TPER ci informa che è un obiettivo costantemente perseguito. Nei mesi estivi Tper cerca di limitare l’utilizzo dei pochi autobus urbani non climatizzati secondo necessità, dando assoluta priorità a quelli con aria condizionata, la copertura del servizio con mezzi climatizzati, quest’anno, è a livelli prossimi alla totalità. A titolo di esempio di stretta attualità, sui 404 bus in servizio nella giornata di oggi, solo 12 sono quelli senza impianto di condizionamento: in percentuale, il 2,9%. La situazione è prevista in ulteriore miglioramento a breve: dal primo luglio, l’inserimento di due nuovi minibus sulle linee navetta A e C e il mantenimento dei mezzi filoviari consentiranno ragionevolmente di contenere ulteriormente l’impiego di bus non climatizzati. Si vuole, peraltro, assicurare che l’attenzione manutentiva da parte delle officine Tper quanto a controlli preventivi è molto alta e che, in caso di guasto in linea all’impianto di condizionamento su un bus, il conducente richiede immediatamente la sostituzione del mezzo.
Tper non si sottrae anche a ulteriori segnalazioni sull’adeguatezza della temperatura in caso di climatizzazione e ovviamente si comprende che nei giorni più caldi dell’anno salire su un bus non sufficientemente climatizzato costituisca un disagio anche grave, così come, al contrario, quando il divario termico tra l’interno e l’esterno è troppo accentuato. In questi casi è possibile rivolgersi all’autista, che potrà attivare o disattivare il sistema, cercando di soddisfare, per quanto più possibile, la richiesta”.