Question Time, chiarimenti sull’abbonamento gratuito al trasporto pubblico per i senza fissa dimora

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BOLOGNA – L’assessore Davide Conte ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d’attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) sull’abbonamento gratuito al trasporto pubblico per i senza fissa dimora.

La domanda della consigliera Montera:

“Premesso che nei giorni scorsi ho letto di un’iniziativa del Consigliere del Partito Democratico della Regione Emilia-Romagna Antonio Mumolo, che sollecitava la Giunta ad estendere anche alle altre città la possibilità di far utilizzare liberamente i mezzi pubblici alle persone in condizione di grave marginalità adulta, in particolare alle persone senza dimora, per poter raggiungere le mense, i dormitori, o le attività di inserimento lavorativo.

Rammento che il Comune di Bologna, grazie all’impegno di una pluralità di soggetti istituzionali a del mondo associativo, agli inizi di quest’anno ha avviato per primo questa opportunità, seguito dal Comune di Reggio Emilia. Oltre a questo il Consigliere invitava la Regione ad avviare un tavolo di lavoro congiunto con i Comuni del territorio regionale a maggiore densità abitativa del territorio regionale, le associazioni che si occupano del sostegno alle persone senza dimora e alle aziende di trasporto pubblico locale per cercare di trovare una risposta ai crediti non esigibili, ovvero alle multe pregresse comminate per aver utilizzato i mezzi pubblici senza pagare il biglietto. Ho letto inoltre con grande piacere che l’Assessore regionale ai trasporti Corsini e la Vice presidente Schlein si sono resi disponibili ad avviare il tavolo. Data l’importanza del problema posto dal Consigliere che evidenzia la necessità di favorire il percorso di integrazione sociale di queste persone che oggi possono fruire di un abbonamento gratuito, ma che hanno accumulato dei debiti che incidono pesantemente sulla possibilità di uscire dalla strada, chiedo al Sindaco ed alla Giunta una valutazione su questa iniziativa e quali azioni concrete si possono mettere in campo per partecipare attivamente al tavolo regionale”.

La risposta dell’assessore Conte:

“Il tema è delicato ed estremamente importante. La mia risposta l’articolo in tre passaggi molto veloci. Il primo passaggio riguarda la partecipazione al Tavolo, e ovviamente da parte dell’Amministrazione comunale la disponibilità c’è, nello specifico da parte dell’assessore Mazzanti, per quanto ovviamente sia fondamentale evidenziare la trasversalità di tale intervento, che coinvolge ovviamente il sistema dei servizi sociali. Il tema non è semplicemente dare un abbonamento, la sfida tipica dell’Amministrazione comunale non è semplicemente soddisfare un problema puntuale, ma riuscire a creare un supporto ulteriore a una politica di aiuto e sviluppo delle vite di queste persone, delle loro competenze, del loro stile di vita, della loro quotidianità, nel lungo periodo, non solo nell’immediato; come diceva lei usano l’autobus per andare in servizio e usano l’autobus per muoversi nella quotidianità.

Per me è molto importante nel percorso di autonomia e indipendenza di queste persone il coinvolgimento non soltanto dell’assessore Mazzanti, ma anche dell’assessore Brigazzi i cui uffici sono i più attivi in questo tipo di interventi. Voglio evidenziare la trasversalità, noi vediamo spesso la politica in modo puntuale, con interventi secchi, qui vediamo la trasversalità, che parlando poi di multe arriva a me, come capita sempre quando parliamo di multe, dove la mia competenza è meramente tecnica, ma se nel primo punto confermo la partecipazione dell’assessore Mazzanti confermo anche la mia disponibilità a entrare nel merito e a partecipare al Tavolo nel momento in cui ci sia necessità di uno studio della materia.

Quello che è importante evidenziare, il problema è molto semplice, forse non è neanche necessario creare un tavolo, basta veramente che la Regione implementi la sua deliberazione. Il passaggio vero è che quanto ha deliberato al Regione interviene sull’evitare che si generino situazioni critiche per quanto riguarda il trasporto pubblico ai senza fissa dimora e nello specifico al momento di conflitto che è quello della multa, con tutto quello che ne compete intorno, quando succede il fatto. L’elemento quindi interviene sull’oggi, sul futuro. Quindi è necessario intervenire sul passato, la nostra azione e ringrazio per il lavoro svolto in questi anni, perché ovviamente quanto avvenuto in Regione nasce dai territori, dalla conoscenza dei problemi reali grazie alle associazioni, agli avvocati di strada, e grazie al presidio di voi consiglieri e alle vostre sollecitazioni. Importante sarebbe intervenire sul pregresso e quindi la Regione deve ampliare la sua deliberazione andando a sanare le situazioni del passato. Se un senza fissa dimora in questo momento non ha un patrimonio, non ci sono problemi. L’elemento interessante da proporre anche nel confronto con l’assessore Mazzanti e Barigazzi è questo, non è necessario un tavolo di lavoro, basta ampliare la deliberazione e stanziare le risorse necessarie per sanare le situazioni pregresse. Che non generano problemi nel contingente, perché se uno non ha un patrimonio è inattaccabile dal punto di vista della ricerca delle risorse, per compensare il pagamento della multa e tutti i costi conseguenti, ma dal momento in cui un senza fissa dimora riesce ad accedere al lavoro, ad avere un patrimonio, la situazione degenera subito perché il patrimonio diventa oggetto di recupero dei crediti. Questo è molto importante per lo sviluppo delle politiche, altrimenti risolviamo il problema attuale, ma il vero problema è il pregresso. Quindi è importante che la Regione intervenga compensando i soggetti che hanno bilancio questi crediti la possibilità di compensarli.

Arrivo al terzo punto, e succede anche a noi, nel momento in cui tu hai a bilancio iscritti dei crediti inesigibili è molto difficile la loro cancellazione. E il rischio di danno erariale è possibile. Cancellare i crediti è una delle procedure più complesse per le amministrazioni comunali e per le imprese. Quest’altro passaggio fa capire come sia importante sanare il passato così come stiamo sanando il presente, per dare a questi soggetti una prospettiva di futuro. La cancellazione del credito non è possibile di default, ha una complessità per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche per il potenziale danno erariale, ma anche per le imprese è una procedura complessa.

In conclusione benissimo la partecipazione dell’assessore Mazzanti a partecipare al Tavolo, con la mia collaborazione vista la natura fiscale e di bilancio. Secondo step il fondamentale intervento della Regione, non è importante creare nuovi tavoli, ma se necessari interveniamo pure, semplicemente manca un pezzo alla loro deliberazione, hanno risolto il presente, non sanando il passato, ma il passato è un po’ una spada di Damocle sul futuro di queste persone nel momento in cui riescono a emanciparsi da una situazione di criticità. Questo va risolto, visto che è a quello che noi guardiamo permettere ai nostri cittadini di avere un futuro e potere realizzare il proprio progetto di vita, ed è li che è importante sanare il passato al pari di quello che stiamo facendo col presente. Ma sanare il passato non è possibile con un semplice colpo di spugna, ma una cancellazione di crediti è una procedura complessa e occorre un intervento economico da parte della Regione nel momento in cui si intenda procedere”.