Question Time, chiarimenti sulla valorizzazione del lavoro dei dipendenti comunali

40
BOLOGNA – Il Sindaco Virginio Merola ha risposto alla domanda d’attualità della consigliera Gabriella Montera (Partito Democratico) sulla valorizzazione del lavoro dei dipendenti comunali. La risposta è stata letta dall’assessore Marco Lombardo.

La domanda della consigliera Montera

“Fra i tanti temi oggetto del confronto di questa accesa campagna per le primarie, abbiamo letto che la Sindaca di San Lazzaro, in corsa per la candidatura a Sindaca di Bologna, ha consegnato ai dipendenti e alle dipendenti del Comune di Bologna una lettera nella quale preannunciava precisi impegni. Si riferiva ad interventi per la conciliazione vita-lavoro, per lo smartworking e per l’incremento del salario accessorio. Ritenendo che il riconoscimento del lavoro e delle competenze dei collaboratori e delle collaboratrici del Comune sia dirimente per il benessere e il raggiungimento degli obiettivi politico/amministrativi, e pur considerando che lo stanziamento dei fondi destinati al trattamento accessorio e allo sviluppo delle risorse umane è subordinato a vincoli contrattuali e normativi; chiedo al Sindaco e alla Giunta le proprie valutazioni in merito e quali interventi sono stati fatti nel corso di questo mandato per valorizzare il prezioso lavoro dell’apparato tecnico/amministrativo dell’ente”.

La risposta del Sindaco Merola letta dall’assessore Lombardo

““Gentile Consigliera,
questa Amministrazione ha sempre riconosciuto che la valorizzazione del lavoro e delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune sia un elemento imprescindibile per il benessere della nostra collettività e il raggiungimento degli obiettivi politico/amministrativi.

Per quanto riguarda l’incremento del salario accessorio dei dipendenti di questa Amministrazione, occorre premettere che le risorse destinate a incentivare le politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività (Fondo per le risorse decentrate) sono annualmente determinate sulla base delle rigorose disposizioni contrattuali e legislative vigenti.
In particolare l’ammontare complessive delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2016.
Il Comune può destinare risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa solo nei limiti stabiliti dalla contrattazione nazionale e nei limiti dei parametri fissati per la spesa di personale dalle vigenti disposizioni.
Pertanto il totale delle risorse da assegnare al salario accessorio dei dipendenti non può essere aumentato sulla base della sola volontà o dei proclami delle singole amministrazioni, ma unicamente nel rispetto dei precisi vincoli contrattuali e normativi.
Occorre evidenziare tuttavia che pur nel rispetto delle suddette stringenti norme questo Comune ha sempre messo a disposizione dei dipendenti tutte le risorse possibili, come risulta dagli atti adottati ogni anno dalla Giunta comunale.
Del tema della conciliazione inoltre già da tempo il Comune di Bologna si è fatto carico.
Istituti come la flessibilità dell’orario di lavoro, il telelavoro e lo smart working sono modalità lavorative che sono state introdotte nella nostra Amministrazione molto tempo prima che l’emergenza epidemiologica portasse all’attenzione di tutti il lavoro a distanza.
Questo Comune infatti ha iniziato la sperimentazione del lavoro agile, sulla base delle indicazioni del Ministero delle pari opportunità, fin dal 2018.
La sperimentazione è iniziata con un numero ridotto di collaboratori, su base volontaria, per monitorarne attentamente gli esiti e costituire un’opportunità per integrare ed ampliare le forme di lavoro flessibile, anche al fine di rispondere meglio alle esigenze di bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti.
La pandemia ha necessariamente richiesto l’estensione del lavoro a distanza, non solo alla totalità dei dipendenti, ma anche alla totalità delle giornate lavorative.
Questa esperienza ha sicuramente dato nel periodo emergenziale risultati al di sopra di ogni aspettative, che è stata portata a sistema in un’ottica di un servizio che sia effettivamente in grado di rispondere alle necessità della nostra comunità.
Infatti il nostro Comune è stata una delle prime Amministrazioni a livello nazionale ad aver adottato il Pola, che ha previsto il lavoro agile quale modalità di lavoro ordinaria per la totalità dei lavoratori e delle lavoratrici che svolgono prestazioni compatibili con tale modalità di svolgimento della prestazione”.