La domanda della consigliera Cocconcelli
“Ribadisco quanto scritto nell’art. di Repubblica del 14.01.2021 “Prima chi rischia di più”. Il messaggio dovrebbe essere chiaro ed esplicito a tutti: “Priorità assoluta a chi è più esposto!!!”, le altre categorie, non a diretto contatto con i pazienti, aspettino diligentemente il proprio turno. La vaccinazione deve essere somministrata prioritariamente, come da Leggi e Regolamenti, ai Sanitari in prima linea e intendo Medici, Infermieri, Oss, Farmacisti, Fisioterapisti, tecnici di radiologia/di laboratorio, ospiti e operatori delle ex Rsa, Usca, operatori presso degenze per anziani, addetti al front office ed al Cup o similari, che quotidianamente sono a stretto contatto con i pazienti/cittadini; mentre gli amministrativi che, magari, lavorano in smart working è opportuno che aspettino diligentemente il proprio turno, senza prevaricare nessuno. Questo concetto è bene rimarcarlo per evitare che i soliti “furbetti” anticipino, arbitrariamente, il loro turno vaccinale.
La risposta dell’assessore Barigazzi letta dall’assessore Mazzanti
“Gentile consigliera,
ringrazio per la domanda che mi consente di dare informazione sul continuo e incessante lavoro che stiamo compiendo con l’Azienda su quella che sarà, senza ombra di dubbio, la più grande sfida che affronteremo quest’anno. La pratica vaccinale rappresenta una delle modalità più efficaci per contrastare la diffusione del contagio da Sars-Cov2 e, come per tutte le campagne vaccinali, è necessario pianificare l’esecuzione della vaccinazione identificando i target di popolazione che più di altri non solo sono a rischio ma anche rappresentano un bacino di potenziale ampliamento della diffusione dell’epidemia. Tra questi, come è ben indicato da vari documenti nazionali e regionali, rientra pienamente la categoria degli operatori sanitari che ha visto un alto numero di soggetti colpiti dalla malattia (dall’inizio dell’epidemia abbiamo osservato 1660 casi positivi – dato aggiornato al 12 gennaio).