La domanda del consigliere Piazza
“Preso atto dell’intenzione di cedere i lavoratori della divisione operations della Fiera ad una nuova società, delle preoccupazioni espresse dai lavoratori che dopo aver contribuito alla qualità degli eventi fieristici e quindi al successo della fiera di Bologna oggi vengono e si sentono considerati come ‘costi su cui risparmiare’, dell’annullamento della contrattazione integrativa poco prima di aprire la procedura di cessione, del mancato accordo sindacale su questa operazione, pone la seguente domanda d’attualità per avere una valutazione generale da parte della Giunta. Cosa ha fatto e cosa intendere fare la Giunta per tutelare i lavoratori. Come valuta la disdetta dell’integrativo poco prima di avviare la cessione”
La domanda della consigliera Palumbo
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito al piano della grande Fiera, il cui assenso sarà dato a fine anno dal CdA di BolognaFiere e che vede la fusione di BolognaFiere con Ieg, la società quotata che mette insieme i quartieri di Rimini e Vicenza. Visto che da questa fusione ne uscirà una società unica (riminese) per la ristorazione e solo un soggetto (Bf servizi) per gli allestimenti, si sta lavorando al nuovo piano industriale che delineerà lo sviluppo della società nel prossimo futuro, non si è preso in considerazione il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di BolognaFiere che sono sempre stati penalizzati e vengono spostati da una società all’altra a secondo delle convenienze e le congiunture economiche. Il 27 novembre è stata presentata una domanda in Question Time sulla sorte dei lavoratori di BolognaFiere nella cui risposta, ricevuta per iscritto il 9 dicembre, si rassicurano i lavoratori ricordando l’esistenza del Protocollo d’intesa in materia di appalti, legalità, sviluppo e qualità del lavoro, tra Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, BolognaFiere Spa e organizzazioni sindacali. Le organizzazioni sindacali che seguono la vicenda hanno riferito pubblicamente che BolognaFiere non intende applicare il protocollo di intesa su menzionato. Pone la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sul tema. Per sapere dall’Amministrazione come pensa di intervenire affinché BolognaFiere applichi il Protocollo d’intesa in materia di appalti, legalità, sviluppo e qualità del lavoro del 5 agosto 2020 ai fini di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
La risposta dell’assessore Lombardo
“Grazie presidente, ringrazio i consiglieri Piazza e Palumbo per le domande di Question Time che mi chiedono di fare il punto sulla situazione anche alla luce degli ultimi aggiornamenti. Siccome non ho nulla da nascondere rispetto alla risposta, anche se irritualmente, parto dalla risposta scritta alla domanda precedente perché è valida e in vigore tutt’oggi. La vicenda della cessione del ramo d’azienda da BolognaFiere Spa e Bologna Fiere Servizi è nota alla Giunta che segue costantemente gli sviluppi della Fiera, non solo in qualità di socio, ma anche in funzione del ruolo strategico che la Fiera ha nella città di Bologna. Come è noto e come è stato anche citato dai consiglieri, pochi mesi fa, esattamente il 5 agosto, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa in materia di appalti, legalità, sviluppo e qualità del lavoro tra Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia Romagna, Bologna Fiere Spa e le organizzazioni sindacali. Che prevede, tra l’altro, un tavolo di sito relativo al quartiere fieristico, tavolo che si è riunito il 16 novembre scorso su richiesta delle organizzazioni sindacali. Ci tengo a sottolineare che, non solo sono stato uno degli autori del protocollo di sito insieme a tutti gli altri, ma che mi sono impegnato in tutte le riunioni che sono state convocate rispetto al tavolo per partecipare e quindi rinnovo la disponibilità anche a convocare il tavolo, ricordo che la convocazione spetta alla Città metropolitana. Nel rispetto dei ruoli come soci pubblici, insieme a Regione e Città metropolitana, ci siamo impegnati a monitorare lo sviluppo della vicenda, nonché l’avanzamento delle trattative sul rinnovo della contrattazione aziendale. Pur non potendo entrare nel merito della discussione delle dinamiche sindacali, ricordo che è in corso una negoziazione tra le parti in sede aziendale, abbiamo invitato le parti, come richiesto anche dal Consiglio con l’ordine del giorno del 12 ottobre, a riprendere prima e portare avanti poi la trattativa, perché pensiamo che ci siano tutte le condizioni per raggiungere un punto d’incontro tra le esigenze d’impresa e dei lavoratori. La crisi che stiamo attraversando non ci permette divisioni o strappi ma, garantendo i diritti dei lavoratori, ci impone dei cambiamenti che devono essere discussi nelle sedi opportune. Le istituzioni quindi devono farsi garanti e per questo abbiamo fortemente voluto il protocollo di sito, perché in questo accordo sono contenute tutte le tutele dei lavoratori.
Tornando alla cessione, ricordo che l’azienda cessionaria fa parte del gruppo Bologna Fiere ed è controllata al 100% da BolognaFiere Spa. La direzione aziendale ha comunicato, e sappiamo che è stato illustrato anche ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, che l’operazione è finalizzata alla crescita dei mercati di riferimento e aumentare di conseguenza anche le occasioni di lavoro anche per i dipendenti coinvolti. In una fase come questa, in cui le fiere hanno avuto uno stop forzato, come voi sapete, dovuto alle regole anti-covid generate dagli effetti della pandemia e le avranno ancora per lungo tempo rispetto al blocco della filiera legata all’internazionalizzazione. Vigileremo anche grazie ai nostri consiglieri nel CdA che queste finalità siano reali, come vigileremo su tutto il percorso di fusione tra Bologna Fiere Spa e Ieg Fiera di Rimini e Vicenza. Voglio essere chiaro ed esplicito, abbiamo ricevuto garanzie che i lavoratori non coinvolti manterranno le stesse condizioni economiche e di contratto e io auspico che si possa giungere in fretta anche ad un accordo sul contratto integrativo, e ribadiamo che il protocollo di agosto contiene tutte le tutele per i lavoratori, sia in termini sostanziali che procedurali per l’attuale momento di passaggio ma anche per il futuro, compreso il diritto alla reversibilità del trasferimento e il rientro sulle mansioni originarie in caso di eventi che incidano in maniera rilevante sulla società cessionaria. Ho riletto la risposta proprio perché penso sia di interesse non solo dei consiglieri proponenti, ma di tutto il Consiglio comunale e perché questa risposta non è altro che la stessa posizione che io ho ribadito tutte le volte che sono stato coinvolto all’interno del tavolo.
Un aggiornamento: ieri come sapete c’è stata una nuova protesta dei lavoratori, dei sindacati, in Regione che hanno incontrato l’assessore regionale Colla, sempre rispetto alla difficile vertenza con l’azienda per il rinnovo del contratto integrativo e il passaggio del personale alla controllata Bologna Fiere Servizi. L’assessore Colla si è impegnato a favorire una discussione che tenga insieme i temi dell’organizzazione del lavoro e la tutela dei lavori a tempo determinato, quindi non stiamo parlando di un passaggio che determina né delle menomazioni del reddito dei lavoratori, né dei loro diritti, né perdita di posti di lavoro, ma stiamo parlando in questo caso della tutela dei lavoratori a tempo determinato. Ribadisco la mia disponibilità alla Città metropolitana rispetto alla convocazione del tavolo con questi due temi all’ordine del giorno, proprio quelli citati dall’assessore Colla: il tema del lavoro nella società dei servizi e il mantenimento delle garanzie per i lavoratori, anche a quelli a tempo determinato. Condivido inoltre la posizione espressa ieri da Stefano Biosa della Filcam Cgil, che questa operazione non si possa fare a discapito dei lavoratori a tempo indeterminato e continuo a pensare che il rispetto del protocollo di sito firmato ad agosto contenga in sé tutte le garanzie del caso. Quindi penso di essere stato chiaro nella risposta, esplicito che questa risposta e altre risposte verranno fornite in ogni occasione i consiglieri comunali me lo chiedano, sia in occasione del Question Time sia in altre occasioni, e che i lavoratori e anche le organizzazioni sindacali, sia confederali, sia di base che quotidianamente mi interrogano su questo tema avranno sempre la medesima risposta, perché questo è l’intendimento da parte mi a e da parte dell’Amministrazione comunale”.
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