Domanda del consigliere Errani:
“Visto la rassegna stampa sulle difficoltà legate alla riapertura delle scuole secondarie di secondo grado a Bologna, per mancanza di insegnanti (blocco delle assunzioni e mancata nomina dei supplenti), la formazione di classi coperte da “organico legato all’emergenza Covid” che non garantiscono la continuità della didattica, ma anche relativamente alle problematiche acustiche riscontrate dagli studenti che frequentano la “Scuola in Fiera”. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica sull’opportunità per il Comune di Bologna di un confronto con Governo, Regione e Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, per poter garantire il diritto allo studio e la continuità educativa a Bologna”.
Risposta dell’assessora Zaccaria:
“Consigliere Errani prendo atto delle sue considerazioni generali su cui fondamentalmente sono d’accordo, lei evidenzia dei problemi che sono tutti esistenti che però hanno una caratura e un livello che ci sfugge, e non dico questo assolutamente per declinare delle responsabilità. perché penso che non si possa dire altro che il Comune di Bologna si è fatto carico fin dall’inizio dell’emergenza di tutto quanto poteva farsi carico per le proprie competenze per arrivare a una riapertura. Alcuni dei problemi che lei cita sono problemi cronici purtroppo, come la carenza di personale, che è poi quela che ha portato, come ho detto in parte prima, alcune scuole a ridurre il tempo scuola; è una carenza che non è un evento di quest’anno, anche se ovviamente il covid ha amplificato problemi già presenti, oltre all’essersi tutti quanti trovati di fronte a una situazione inaspettata, sia come tipo di emergenza, sia come entità e durata della chiusura scolastica imprevedibile che c’è stata. L’auspicio che lei aveva formulato, nella domande è quello di un confronto tra istituzioni e le posso dire che il confronto a livello con Regione e Ufficio scolastico è quello che noi abbiamo fatto settimanalmente partecipando a tavoli di confronto che hanno sempre coinvolto non solo gli enti locali, ma proprio l’Ufficio scolastico regionale quando non i dirigenti scolastici, per quello che riguarda il Comune di Bologna. Ora, è evidente che non siamo noi a dare indicazioni ai dirigenti, ma è allo stesso modo evidente che quando ci si incontra si cercano di affrontare i problemi in un’ottica, che però io per quello che ho visto in questi mesi, direttamente, è qualcosa che abbiamo tutti ben presente, gli obiettivi che lei evidenzia come appunto la necessità di garantire il diritto allo studio la continuità educativa, ma sopratutto la tutela della sicurezza degli alunni e delle alunne è qualcosa che non solo tutti abbiamo ben presente, ma sono gli obiettivi comuni che ci hanno portato a un confronto continuo che non è ancora finito, perché è chiaro che quest’anno probabilmente non finirà, su ogni tema c’è la necessita di confrontare i diversi aspetti delle diverse istituzioni coinvolte.
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